MURGIA: I Claustri di Altamura

20 maggio 2018 - 12:40

Altamura è la città di Federico II di Svevia, “Puer Apuliae”, il ragazzo della Puglia, che la volle rifondare ed ergere a sua roccaforte. Sua fu anche la volontà di edificare quella Cattedrale dedicata all’Assunta, inconfondibile grazie alla maestosa facciata coronata dalle due torri campanarie, che è ancora oggi uno dei più nobili esempi del Romanico pugliese, fatto di forme raffinate che si fondono con elementi orientaleggianti.

Questa mescolanza di stili rappresenta l’incontro di culture diverse: Federico II qui, col chiaro intento di far crescere la città, concesse esenzioni fiscali a tutti, creando così una popolazione fatta dalle più svariate etnie e fedi religiose. Greci, latini, arabi, ebrei si ritrovarono così ad Altamura a formare una comunità tanto variegata quanto sorprendentemente armoniosa, e l’insolito reticolato stradale del centro storico tradisce proprio questa caratteristica.

Claustro Cionno

A testimoniare la coesistenza di più comunità etniche e religiose, ad Altamura possiamo incontrare i “claustri”, piazzette del centro storico raggiungibili soltanto tramite uno stretto vicolo, delimitate dalle case che vi si affacciano e con il fondo del cortile lievemente inclinato verso l’interno per la raccolta delle acque piovane. Gli oltre duecento claustri di Altamura hanno tutti una propria storia, legata alle famiglie che qui hanno abitato nei secoli, e che merita sempre di essere raccontata.

Imperdibili i dettagli architettonici di scale e balconate in pietra e ferro battuto, le maschere apotropaiche, gli stemmi e le figure votive che adornano queste piazze in miniatura. La struttura tipica del claustro, arroccata intorno al cortile centrale è nata per scopi difensivi, ma ha ottenuto il risultato di creare conoscenza, amicizia, rispetto tra le famiglie.

Attraversare Porta Bari e immettersi in corso Federico II di Svevia. Girare a sinistra in via Laudati. Nei pressi del civico 10 immettersi in Arco Fratelli Festa. Scendere la rampa di scale e entrare in Claustro San Gennaro. Dopo la visita alla piazzetta, uscire e svoltare a sinistra, tornando in via Laudati. Girare a sinistra, nei pressi del civico 70, in Claustro Fratelli Salvatore. Uscendo prendere a sinistra, ritornando in via Laudati. Svoltare a destra in via S. Chiara e poi ancora a destra in Claustro Antodaro. Dopo la visita, uscire e proseguire a destra fino a incrociare via Già Corte d’Appello, quindi girare a sinistra. Raggiungere piazza Don Minzoni, imboccare a destra via S. Caterina e poi a sinistra via Fratelli Baldassarre. Dopo 40 metri svoltare a sinistra in via Forno Nuovo, poi a sinistra via Ruggiero e dopo pochi metri a destra Claustro Inferno.
Uscendo, girare a sinistra e poi a destra in via Forno Nuovo. Procedere per 20 metri circa e imboccare la strictula a sinistra. Avanzare fino a incrociare via S. Caterina, quindi girare a sinistra e subito dopo, nei pressi del civico 43, immettersi in Claustro Antonio Donato Cionno. Uscendo dirigersi a sinistra. Girare a sinistra in via Continisio. Avanzare per 20 metri fino a raggiungere a destra Claustro Giuseppe Nicola Altieri, dedicato a uno scultore locale. Uscendo svoltare a sinistra e procedere fino a incrociare via S. Caterina, girare a sinistra fino a incrociare corso Federico II di Svevia.

Procedere in via Santa Croce fino a incontrare via Falconi, quindi svoltare a sinistra. Entrare, nei pressi del civico 50, in Claustro Tradimento, che rimanda alla leggenda del “voltafaccia” di alcuni altamurani che avrebbe fatto capitolare la città ai Borboni nel 1799. Si possono notare mascheroni apotropaici, fiori e conchiglie sulle pareti di un’abitazione. Tornare indietro e svoltare a sinistra in via Falconi per poi avanzare in via S. Lucia. Nei pressi del civico 53 accedere a sinistra in Claustro Tricarico, che prende il nome dal proprietario di uno dei suoi palazzi, professore di medicina all’Università di Altamura nel XVIII secolo; nella corte interna si trovano i resti di un’antica macina. All’uscita riprendere a sinistra via S. Lucia. Al civico 41 si accede a sinistra in Claustro Giudecca, costituito da una piazza ramificata: visto dall’alto ricorda la Menorah ebraica, un candelabro con tre bracci, corrispondenti a tre piccoli vicoli ciechi che dipartono dalla piazzetta centrale. Questo claustro era abitato dalla comunità ebraica, tra le più presenti in Puglia; all’ingresso, in alto, una piccola cariatide denominata Sinagoga, dà il benvenuto a chi entra. Tornare indietro e girare a sinistra in via S. Lucia, fino a incrociare via Conservatorio Carmine, quindi svoltare a destra. Procedere fino a piazza S. Giovanni e poi a destra in via S. Gaetano fino a raggiungere, nei pressi del civico 19, Claustro Papa. Dopo la visita, svoltare a destra in via S. Gaetano. Avanzare fino a incrociare via Falconi, quindi prendere a sinistra. Al termine della strada immettersi a destra in Arco del Duomo, fino a giungere in corso Federico II di Svevia, e girare a sinistra per tornare a Porta Bari. L’arrivo è in piazza Mercadante.

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