Interminabili orizzonti si perdono a vista d’occhio, lungo i regolari disegni dei campi che caratterizzano un ambiente rurale tra i più fertili del mezzogiorno italico, uno degli storici granai dell’impero romano. questi variopinti fazzoletti di terra disegnano la verde conca del dianum, antico nome del vallo; in passato coltivati a grano, lino, canapa e tabacco, oggi producono essenzialmente orticoltura da serra.Una dimensione geografica senza confini di spazio e di tempo: questa è la sensazione che si avverte giungendo a Polla, primo centro abitato che da il benvenuto a chi, per la prima volta, entra da Nord nel Vallo di Diano. Il paese occupa l’estrema parte settentrionale dell’altopiano, proprio nel punto in cui le due catene montuose degli Alburni e della Maddalena vengono a contatto, originando un naturale ingresso in questa immensa conca racchiusa dai monti. Dal ponte sul Tanagro si imbocca la SS426 e si prende verso sud attraverso paesaggi caratterizzati da campi e masserie. In breve si giunge a S. Arsenio, caratteristico paese sviluppatosi lungo la fascia pedemontana occidentale del Vallo. Strade e traverse si rincorrono parallele, vanno a intersecarsi in un impianto ortogonale su cui prospettano le facciate e i portali di alcuni palazzi gentilizi, lungo l’arteria principale che attraversa un centro storico caratterizzato da vicoli acciottolati.
Verso la montagna si arriva a S. Pietro al Tanagro, lungo una strada che i locali vollero fortemente e realizzarono a proprie spese per congiungersi sia con Polla, a settentrione, che con Teggiano verso sud. Ci aspetta ora S. Rufo, tipico borgo sorto all’ombra di grandi montagne, antico casale di feudi ben più importanti presenti nel Vallo (Polla, Atena, Sala, Diano). Con un centro storico disposto a mezzacosta lungo l’antico asse viario (l’odierna SS 166 degli Alburni), la sua popolazione si dedica prevalentemente all’agricoltura e all’allevamento di bestiame. Una magnifica cortina di palazzi antichi e case gentilizie fanno bella mostra lungo la via principale che attraversa il paese sorto proprio lungo la Via degli Alburni. Da qui si discende lungo la statale verso il Vallo e, all’incrocio presso S. Pietro, prendendo a destra si continua verso nord, attraversando il lungo rettilineo che taglia il Vallo, da un punto all’altro, fino allo scalo di Atena. Qui, nuovamente sulla SS 19 (antica Via Regia borbonica) per le Calabrie, si risale in direzione Polla.