Dopo la visita alla chiesa bisognerà percorrere un percorso con fondo a volte sterrato ma prevalentemente ben asfaltato che attraversa la tipica vegetazione delle Murge. Il percorso si immerge in distese di prato da foraggio ove spesso si incontrano animali al pascolo.
Frequenti sono le file di balle di fieno posizionate tutte ordinate che garantiscono foto suggestive. Il percorso non presenta grosse difficoltà essendo su un fondo molto regolare, anche se a volte sterrato. Il percorso circolare passa anche nelle vicinanze di un laghetto.
Descrizione:
Il percorso comincia dal piazzale dell’imponente chiesa della Madonna della Scala, che presenta un porticato molto suggestivo. L’architettura religiosa che vediamo è di costruzione recente mentre quella originale risalente al XI secolo, di cui oggi rimane solamente il portale, era di patrimonio di una grande famiglia nocese. Fu poi ceduta alla famiglia Lenti che ne prese cura. In particolare la signora Laura Lenti, nel 1950, diede vita ad un lavoro di ampliamento, creando un monastero con una chiesa molto più grande, quella che oggi vediamo. I primi monaci a risiedervi furono i Benedettini, che con il loro motto “ora et labora” resero famosa l’abbazia per la loro attività di restauro di pergamene e libri antichi.
Visitata la struttura, bisogna uscire dal cancello principale e svoltare verso sinistra per raggiungere l’incrocio con la SS239. A questo incrocio svoltare a sinistra in direzione Gioia del Colle e poi subito alla prima stradina a destra dove vi è una proprietà privata che fa angolo. Percorsi 350 metri girare sulla stradina sterrata a destra che taglia in due un grosso prato delineato da muretti a secco, tipici della Murgia, costruiti con le pietre racimolate durante l’operazione di ripulimento dei terreni.
La stradina continua gradualmente a diventare più stretta e presenta una vegetazione lungo lo sterrato più alta e invadente. Questo sterrato, lungo 1,5 chilometri, termina all’incrocio asfaltato; a questo punto girare a sinistra e seguire la strada che regala scorci di paesaggio pianeggiante dove è possibile veder pascolare nei grossi prati coltivati a foraggio mucche e greggi, nonché grossi stoccaggi di balle di fieno giallastre tutte ordinate.
Il percorso continua curvando a sinistra per reimmettersi di nuovo sulla strada principale SS239. Prestando attenzione attraversare la strada e immettersi nella strada sterrata frontale.
Mantenere la sinistra alle prime due intersezioni per raggiungere il lago Milecchia che si può notare a destra del percorso. Dopo il lago ci sono due biforcazioni, alla prima si svolta a destra, subito dopo bisogna girare a sinistra per la salita che porta al piazzale della chiesa.