Basilicata: il Monte Alpi

20 maggio 2018 - 14:59

Un’affascinante escursione sulla cima considerata un vero e proprio balcone su buona parte dell’Appennino Lucano che regala anche incantevoli scorci sul vicino golfo di Policasto.

Il monte Alpi è situato al margine settentrionale del Parco Nazionale del Pollino, al confine con un altro parco: quello dell’Appennino Lucano. È contraddistinto da versanti molto differenti: a occidente verticali pareti rocciose inframmezzate da cenge (dove prospera il pino loricato), a oriente vaste distese boscose.

È proprio da quest’ultimo versante che inizia questa salita che permette di raggiungere la cima senza grosse difficoltà. Tutta la prima parte si svolge nella fitta e maestosa faggeta del bosco Favino, mentre in alto si percorre la lunga e panoramica cresta che prima scavalca il monte Santa Croce e poi termina sul monte Alpi.

La cima è un vero balcone su buona parte dell’Appennino Lucano ma non mancano scorci verso il vicino golfo di Policasto. Il percorso è in buona parte segnato con i classici segni bianco-rossi e, nella parte bassa, anche con cartelli indicatori. In alto i segni si fanno meno visibili ma se non c’è nebbia non ci sono problemi di orientamento.

Alla partenza ci sono aree adibite al pic-nic dove è possibile anche rifornirsi di acqua, il rifugio Favino non è sempre aperto e quindi occorre informarsi preventivamente se si vuole usufruire di questa struttura. L’escursione è piacevole, poco frequentata e sicuramente da consigliare.

Da Castelsaraceno si sale verso il valico. Dopo circa 2,5 chilometri ad un bivio si prende a sinistra. Si prosegue per un chilometro e mezzo circa e ad un altro bivio si prende di nuovo a sinistra. Poco più di un chilometro e di nuovo altro bivio sotto il monte Armizzone, nei pressi dell’omonimo rifugio.

Si continua a salire a destra costeggiando il rifugio. Per una strada sterrata si prosegue nel bosco per un altro chilometro e mezzo fino ad un ampio parcheggio dove la strada è interrotta da una sbarra (circa 7 chilometri da Castelsaraceno).

Dal parcheggio (1335 m circa) si segue la strada con sbarra (cartelli) e dopo un breve tratto in un bosco misto (pini, alberi, ontani, ecc) si raggiunge il rifugio Favino, in una invitante piana erbosa (1345 m circa). Verso sinistra inizia il sentiero segnato (bianco-rosso) nr 970.

Anche altri itinerari iniziano da questo luogo. Lo si segue e dopo un breve tratto si attraversa una zona che era adibita a carbonaia (cartelli informativi). Sempre seguendo il largo e il comodo sentiero si sale nel maestoso bosco di faggi. Senza difficoltà la mulattiera obliqua verso sinistra fino ad uscire dal bosco poco sotto la cresta.

Qui il sentiero si fa meno marcato e dopo un breve tratto ripido traversa verso sinistra tenendosi sul margine del bosco. Giunti sui prati alcuni ometti indicano la direzione per la cresta che si raggiunge in breve (1740 m circa, 1 ora). Verso destra si segue il largo e panoramico crinale che permette di arrivare sulla cima Santa Croce (1893 m, 1.20 ore).

Dalla cima si continua per la cresta ancora un tratto (esili tracce di sentiero e vecchi segni di vernice), fino quota 1860 circa, dove occorre piegare nettamente verso sinistra (ometti) e per una traccia sempre più marcata si raggiunge la larga sella erbosa sottostante (1820 m circa).

Si gira verso sinistra e si riprende la cresta dove una traccia proprio sul filo permette di salire abbastanza agevolmente tra le pietre fino alla vetta del monte Alpi (1900 m, 1.45 ore). Per il ritorno compiere lo stesso itinerario.

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