Ci sono anche gli amanti dell’acqua calma e tranquilla, ma il vero kayak è quello praticato nell’acqua viva e turbolenta, detta selvaggia.
Ho disceso infiniti fiumi, selezionato i più bei percorsi, e scelto quelli intatti, solitari, con acqua pura, percorrendo molti chilometri in ogni parte del mondo, nella speranza di portare a conoscenza di tutti, ambienti di rara bellezza e di natura incontaminata.
Il percorso del Tagliamento con la sua acqua color turchese non è meno affascinante dell’Isonzo. È possibile percorrere tutto il fiume dalle Alpi fino all’Adriatico, nei pressi di Lignano, per 125 chilometri in 5 giorni con la tenda.
Di solito si preferisce partire sul Fella, più ricco d’acqua, a Chiusaforte. Letto ampio e selvaggio con leggeri ostacoli solo all’inizio. Molte ramificazioni, visibilità spesso scarsa, con gorghi alle confluenze dei rami secondari, isolotti e spesso cataste di legna trasportati dalle piene.
La velocità della corrente è molto alta sino a Degnano (la pendenza all’inizio è del 3×1000), ed è condizionata dalla pendenza regolare, poiché il fiume incontra solo occasionalmente rocce di grosse dimensioni da poter frenare la corrente.
Dopo Latisana, le sponde diventano più alte, la corrente si annulla con meandri a volte rilevanti fino alla foce. Il fiume visto dalla strada, sembra più facile di quanto non lo sia dalla barca. Appoggio automobilistico ai ponti sul Fella, poi dopo Latisana molto difficile. Sbarcare 500 metri prima dello sbocco nel mare.
Note tecniche: percorso per kajak monoposto, canadese o rafting, da fare tra maggio e giugno con la massima portata.
In apertura: il Tagliamento dal ponte di Venzone, foto di Davide e Paola.