Da Castelnuovo Don Bosco all’Abbazia di Vezzolano

20 maggio 2018 - 16:00

L’itinerario si snoda tra i vigneti e percorre un tratto in cresta da cui, in condizioni favorevoli, è possibile avere una vista che spazia dal Monviso al Gran Paradiso al gruppo del Rosa.

Si esce da Castelnuovo Don Bosco, paese natio del fondatore dell’ordine dei Salesiani, in direzione di Berzano. Appena fuori dall’abitato s’incontra sulla destra la prima delle gemme romaniche: San Eusebio, del XII sec. Poco più avanti inizia l’itinerario, ben illustrato da un pannello di legno.

Il primo tratto sale in trincea in modo ripido, così da guadagnare la cresta della collina. Si prosegue con continui saliscendi mantenendosi sempre appena sotto il filo del crinale, puntando a nord. In 45 minuti si raggiunge la deviazione che passando in mezzo ad una vigna ci porta alla chiesetta di Santa Maria di Cornareto.

Sorge in punta al poggio, in posizione panoramica, ed i primi documenti che la citano risalgono al 1298. Sulla cima all’altura seguente è già visibile la terza chiesa dell’itinerario: San Michele Arcangelo, la cui struttura attuale è del 1700, ma che sorge su un preesistente edificio già documentato nel 1205.

All’imbocco del bivio che ci farà risalire a questa chiesa si trova un imponente biancospino con tanto di cartello poiché, di solito, queste piante hanno le dimensioni di arbusti.

Ancora qualche saliscendi e ci troviamo sulla cima di un colle da cui è possibile vedere, alle spalle, le due chiese appena visitate e, davanti a noi, la meta con il complesso di Vezzolano.

Si scende fino ad un pilone e si abbandona del tutto la strada per percorrere un sentiero sulla destra. Dopo una breve discesa si affronta una ripida salita che porta, passando in un bosco di roveri, su un colletto. Pochi passi e siamo arrivati all’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, risalente al 1095.

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