Il Col di Tenda: le Rochers de Gata

20 maggio 2018 - 15:57

Da sempre luogo di transito e porta verso il mare per chi proveniva dalla Pianura Padana, il Colle di Tenda è inoltre circondato da una natura rigogliosa, verdeggiante e estremamente variegata.

Punto di confine tra l’antica Gallia Cisalpina e la Gallia Narbonense ai tempi della Repubblica romana, il Colle di Tenda era frequentato già dall’antichità per svariate ragioni. Dai mercanti del sale ai pellegrini diretti a Santiago de Compostela, il Colle di Tenda vide un primo progetto di traforo nel lontano 1614 con il duca Carlo Emanuele I di Savoia.

Forte Centrale, foto di Piefke la Belle

Nei secoli la pista originaria fu battuta svariate volte e divenne luogo di costruzione per fortificazioni e edifici militari. Grazie alla sua posizione strategica vide la costruzione del tunnel stradale nel 1882 e nel 1898 di quello ferroviario.

L’itinerario:

Dal piazzale di fronte al Bar “Le Marmotte”, si imbocca la strada sterrata a sinistra. Tralasciata la strada a destra, che sale al Forte Centrale, si prosegue fino al successivo incrocio. Si prende la strada a destra e, superata una sbarra, si procede con alcuni sali scendi fino a giungere al Forte Tabourda (m 1982).

La strada che sale al Colle, foto di Sergio Morchon

Tenendo il forte sulla destra si prende il sentiero a sinistra. Si prosegue per alcune centinaia di metri. Da notare su alcune rocce le incisioni lasciate dai soldati italiani negli anni Trenta del secolo scorso. Quando il sentiero piega verso sinistra, si prende il sentiero che scende nel vallone di Framoursoure.

Superati i ruderi di alcuni ricoveri, si prosegue lungo l’ampio sentiero sulla destra idrografica del vallone. Il sentiero con un tornate raggiunge il ruscello. Attraversato il corso d’acqua si procede in discesa fino a raggiungere un ampia costa prativa. Si prosegue sempre in discesa fino a giungere al salto di roccia dei Rochers de Gata.

Vista dal Colle, foto di Piefke la Belle

Seguendo la traccia di sentiero che si intravede sulla destra (fronte alle rocce), si scende fino a incontrare una piccola scalinata che porta all’ingresso del bunker, costruito dai soldati italiani nel secolo scorso.

Per tornare indietro si ripercorre l’itinerario dell’andata.

Se si volesse, risalendo il pendio erboso, si può prendere il primo sentiero che si incontra sulla sinistra e che porta alle Baisse de Lagouna, dove si incrocia il GR52A che raggiunge Tenda, l’abitato più importante dell’alta Valle Roya.

In apertura, foto di Piefke la Belle.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Toscana: 4 percorsi vista mare da scoprire in inverno

Piemonte: Oasi Zegna d’inverno, paradiso di neve per le ciaspole

Svizzera d’inverno, Val Roseg: con le ciaspole tra panorami e montagne