A beautiful sunny autumn day in the Alps of Friuli Venezia-Giulia, Italy
Il Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane venne istituito ufficialmente nel lontano 1996 ed è inserito nel comprensorio montano soprastante l’alta pianura friulana.
L’area protetta si estende dalla provincia di Pordenone fino a quella di Udine, e abbraccia la Valcellina, l’Alta Valle del Tagliamento, e i territori confluenti verso la Val Tramontina.
Questo parco è da considerarsi è un vero e proprio paradiso per l’escursionismo di tipo naturalistico.
Infatti, l’aspetto più caratteristico del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è il fatto di essere attraversabile unicamente in assetto escursionistico.
Specialmente seguendo la rete sentieristica primaria, individuata e gestita tenendo conto degli aspetti relativi alla garanzia della manutenzione, degli standard di sicurezza, dell’impatto naturalistico e dell’importanza storica.
Ph.: Gettyimages/nogreenabovetwothousend
Non mancano i percorsi tematici, accessibili a tutti, caratterizzati dalla vicinanza ai centri abitati e dalla particolarità di introdurre, rappresentare e fornire spunti sull’area interna del parco.
I rimanenti tracciati, più impegnativi e caratterizzati da attraversamenti di aree con sentieri privi di segnaletica e con segnavia scarsi o assenti, garantiscono la conservazione degli aspetti alpinistici tradizionali: ovvero il gusto dell’avventura e della scoperta.
In questo modo, poi, si assicura anche la tutela spontanea di vaste aree.
Infine, le strutture d’appoggio come ricoveri, bivacchi e casere sono davvero numerose.
Di seguito trovate alcuni percorsi più o meno impegnativi che probabilmente non vi lasceranno delusi.
Il primo itinerario proposto vi guiderà alla scoperta della magnifica Cascata del Ghirei, collocata in Val Rovadia.
Quest’ultima si trova sulla destra orografica della Val Tagliamento, proprio all’altezza di Forni di Sopra.
Il salto d’acqua è originato dalle acque del Rio Ghirei ed è raggiungibile dalla località di Andrazza tramite il segnavia CAI 368.
Il percorso inizia poco a valle dei laghetti artificiali in zona Davost a Forni di Sopra e, dopo poche decine di metri, vi ritroverete a camminare a fianco del Fiume Tagliamento.
Il primo punto di interesse del sentiero riguarda un affioramento di rocce ricche di gessi che, essendo solubili e friabili, determinano un evidente fenomeno franoso e un’incisione nel letto del fiume.
L’area è stata messa in sicurezza con notevoli opere di ingegneria naturalistica utilizzando pietra, legno e salici per il consolidamento dei pendii.
Ph.: da www.fornidisopra.it
Da qui il sentiero riprenderà più stretto e pianeggiante, e vi farà attraversare piccoli ruscelli, prati e stavoli che ricordano l’antico utilizzo di queste aree.
Terminato il sentiero scenderete a sinistra verso il fiume, che dovrete attraversare su un ponticello di cemento, per poi riprendere il cammino in leggera discesa su una strada asfaltata.
Arrivati nei pressi di una centralina idroelettrica incrocerete una pista forestale che seguirete fino ad arrivare in Val Rovadia.
Risalirete quindi la valle, interessante sia per la sua geomorfologia che per gli importanti ritrovamenti fossiliferi.
Prima che il sentiero aumenti bruscamente la pendenza, sulla sinistra vi vedrete apparire l’alta cascata del Rio dei Ghirei, rinfrescante d’estate e ghiacciata d’inverno.
L’intero percorso si può completare in circa 5 o 6 ore di cammino ed è decisamente alla portata di tutti.
Qui trovate tutti i dettagli sull’itinerario.
Ci si sposta, ora, verso il Pian de Cea lungo il Sentiero Geologico Alto Cellina.
Questo percorso ad anello vi consentirà di raggiungere e osservare alcuni siti di interesse nell’ambito delle scienze della terra.
Il Pian de Cea si trova giusto a 7 km dalla località di Claut.
Per arrivare al sentiero si deve raggiungere la frazione di Lesis e proseguire lungo la “Strada degli Alpini”.
Il parcheggio del Pian de Cea è situato presso il guado della Val di Giere.
Dal Pian de Cea, poi, parte una pista forestale che permette di raggiungere e attraversare parte del Pian de Crode.
Proseguirete quindi su un sentiero in discesa che conduce alla piattaforma di osservazione sulle Piramidi di terra site presso le sorgenti del Cellina.
Ph.: da www.parcodolomitifriulane.it
Queste ultime sono particolari morfologie legate all’erosione di depositi morenici (di origine glaciale) da parte delle acque ruscellanti.
Queste forme sono presenti sia in Trentino che in Alto Adige, mentre sono poco frequenti nelle altre regioni alpine.
Risalirete sullo stesso sentiero per proseguire, sempre in salita, fino all’imbocco del Landre Scur, una grande cavità carsica del massiccio dei monti Frate e Ressetum.
Rientrerete quindi, per un breve tratto, sul sentiero che conduce alla grotta e procederete, in discesa, verso località Casavento.
Camminerete oltre la casera per alcune centinaia di metri dove vi sarà possibile osservare, nell’alveo di un piccolo torrente, il masso che conserva le orme di dinosauro presso Casera Casavento.
Da Casera Casavento, infine, potrete rientrare verso Pian de Cea utilizzando la strada.
Trovate tutti i dettagli sulla pagina ufficiale dedicata.
Questo itinerario vi condurrà verso il Monte Ciavac, un colle che sovrasta la località di Andreis e anticipa i ripidi versanti e le pareti del massiccio del Monte Raut.
Nell’area di Andreis è infatti particolarmente evidente un’importante faglia chiamata Sovrascorrimento Periadriatico.
Questo significa che le formazioni dolomitiche e calcaree più antiche, a causa di una intensa azione tettonica, sono sormontate su rocce di origine diversa (calcari, arenarie e argille) di età più recente.
Ph.: da cyclinginlove.com
Il movimento si sviluppa lungo una netta linea di frattura, lunga un centinaio di chilometri, riconoscibile nei pressi del Col de Crous e all’interno della gola del torrente Susaibes.
Si tratta di un sentiero percorribile in circa 4 o 5 ore di cammino, tuttavia è consigliato a trekker piuttosto allenati.
Potete trovare l’itinerario completo sulla pagina dedicata.
L’ultima proposta di viaggio è un’escursione piuttosto impegnativa che si sviluppa su terreni selvaggi interamente attraversati da percorsi, sentieri e tracce che richiedono capacità di individuazione e valutazione.
Oltre a un’adeguata esperienza escursionistica e alpinistica.
Si tratta dell’ascesa al monte Chiarescons, il quale domina le valli Poschiadea, Settimana e il Canal Grande di Meduna.
Ph.: da app.parcodolomitifriulane.it
Questo massiccio è collocato a sud rispetto all’abitato di Forni di Sopra (Udine) e saprà offrirvi scorci spettacolari sui massicci dei monti Pramaggiore e Cornagèt.
Il tempo di percorrenza totale va dalle 6 alle 8 ore, tuttavia non sono presenti punti di appoggio lungo tutto il percorso.
Qui potete trovare l’itinerario completo.
_ Scopri gli altri itinerari e percorsi in Friuli Venezia Giulia
Seguici sui nostri canali social!Instagram – Facebook – Telegram