Tandem of father and daughter, family cycling in Alpe Adria itinerary - Friuli-Venezia Giulia, Italy
Il Friuli Venezia Giulia è un vero paradiso per gli appassionati di bicicletta e mountain bike.
Centinaia di chilometri di itinerari segnalati, moltissimi dei quali su ciclovie dedicate, consentono di esplorare la selvaggia natura friulana.
Ph.: Gettyimages / Elena Degano
Dalle Dolomiti fino al mare Adriatico, passando per il grande fiume Tagliamento, si possono esplorare su due ruote paesaggi indimenticabili e tante cittadine ricche di storia e cultura, a volte millenaria.
Abbiamo scelto per voi, tra i tanti, due itinerari ciclabili tra i più interessanti.
L’itinerario ciclabile dell’Alpe Adria, nel tratto italiano che conduce dalle montagne al mare, e la Ciclovia del Tagliamento, un percorso unico lungo la storia e la natura del grande fiume.
L’Alpe Adria Radweg è un itinerario che unisce due paesi e tre regioni: Friuli Venezia Giulia, Land Salisburgo e Land Carinzia, attraversando quindi per un tratto l’Austria e per un altro l’Italia.
Malborghetto, Ph.: Gettyimages / PhotoMet
Il tratto italiano inizia quindi dal confine a Coccau per arrivare a Grado, sul Mare Adriatico, dopo 175 km.
Nel tratto friulano la denominazione dell’itinerario è FVG1. L’ente turistico del Friuli Venezia Giulia ha preparato un roadbook dettagliato che si può scaricare qui.
Dati tecnici:Punto di partenza: Coccau Punto di arrivo: Grado Difficoltà: bassa Lunghezza: 175 km Quota massima: 810 m (Camporosso)
Si parte subito dopo il confine italiano, tra le montagne, pedalando su asfalto fino al villaggio di Coccau.
Si continua seguendo le indicazioni della FVG-1 immersi nella natura, fino a Tarvisio, centro noto agli appassionati di trekking e mountain bike, perché da qui partono numerosi itinerari e sentieri.
Attraversiamo il centro della cittadina su percorso dedicato, per giungere a Camporosso e poi a Valbruna e Ugovizza, dove si riprende la ciclabile.
Si prosegue fino a Malborghetto, dove è possibile visitare un importante Museo etnografico ospitato nel cinquecentesco Palazzo Veneziano.
Chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo a Tarvisio, Ph.: Gettyimages / Saccobent
L’itinerario continua passando da Bagni di Lusnizza, località nota per le sue benefiche sorgenti e poi San Leopoldo.
Si scende poi a Pontebba, in Valcanale, che nel XVIII secolo segnava il confine orientale tra Repubblica Veneta e Impero Austriaco. Il ponte sul torrente Pontebbana segnava esattamente il confine tra la Pontebba veneta e quella asburgica.
Continuiamo a pedalare, tra salite e discese, si giunge a Pietratagliata che conserva i ruderi di un castello medievale. Da qui, tra ponti e gallerie, si attraversa uno dei punti più suggestivi dell’intero percorso.
Duomo di San Andrea Apostolo, Venzone, esterno, Ph.: Gettyimages / Massimo Losito
A Dogna si percorre il panoramico ponte sul torrente, dal quale è possibile ammirare il Montasio, meta di trekking e ciaspolate invernali.
Si prosegue per Casasola e Villanova, fino a raggiungere Chiusaforte. Da Chiusaforte si pedala su pista dedicata, fino al suggestivo ponte di ferro che attraversa il Fella, un affluente del Tagliamento, il più importante fiume del Friuli Venezia Giulia.
Polveriera napoleonica, Palmanova, Ph.: Gettyimages / Sergio Delle Vedove
Superati i prati dell’argine del Tagliamento, si attraversa il torrente Venzonassa percorrendo un ponticello e si entra a Venzone, circondata da imponenti mura medievali.
Qui si possono visitare il Duomo di Sant’Andrea e la misteriosa e antica Cappella di San Michele, dimora delle storiche mummie.
Si pedala lungo il Tagliamento fino a Bordano, che ospita la Casa delle Farfalle, la più ampia esposizione di farfalle e insetti vivi in Italia, con 1.000 metri quadrati di serre riscaldate e altrettanti di mostre e laboratori.
A Braulins attraversiamo di nuovo il Tagliamento proseguendo in direzione di Osoppo, da dove con un’escursione di circa 3 ore è possibile raggiungere l’omonimo Forte, da cui si gode di una bellissima vista sul Tagliamento.
Superata Buja, sempre su pista ciclabile, si arriva a San Floreano dove si può fare una deviazione e percorrere in bicicletta l’Ippovia In@natura della Valle del Cormor.
Riprendendo il nostro itinerario raggiungiamo e superiamo Carvacco, Vendoglio, Tricesimo e Luseriacco.
Superate Tavagnacco e Feletto Umberto, si continua su sterrato: attraversiamo il canale Ledra, ed entriamo a Udine attraverso il suo polmone verde, il Parco del Cormor, luogo ideale per una pausa di relax.
Dal Parco del Cormor si continua verso il centro di Udine, città ricca di testimonianze artistiche e storiche che meriterebbe almeno un giorno di visita.
Si costeggia la Roggia, uno dei canali d’acqua più antichi di Udine, fino a Piazza della Libertà. Da via Pradamano pedaliamo fino a piazza Cavalcaselle.
Piazza Libertà, Udine, Ph.: Gettyimages / Saccobent
Si gira attorno Villa Gallici Deciani in località Selvuzzis e, finito lo sterrato, si arriva a Persereano, Santo Stefano Udinese, Tissano e poi Palmanova, un piccolo gioiello di storia e arte.
Pedaliamo nella bella piazza e, seguendo le indicazioni per Aquileia, usciamo dall’omonima Porta.
Da qui inizia il Sentiero degli Spalti, punteggiato di suggestive località, tra cui Strassoldo, con il seicentesco castello, e poi Cervignano del Friuli.
La ciclabile arriva fino ad un vero gioiello dalla storia millenaria: Aquileia, sito Unesco.
Basilica di Santa Maria Assunta in Aquileia, Ph.: Gettyimages / Rhombur
La ciclovia passa dal Foro Romano e in prossimità della Basilica, che custodisce il più antico e grande mosaico cristiano in Europa Occidentale.
Lasciata alle spalle Aquileia, cominciamo a respirare l’odore del mare: si apre una vista magnifica sulla Laguna di Grado, che ci regala un’anteprima dell’Adriatico.
Un itinerario dalle sorgenti del Tagliamento fino al mare, da Forni di sopra fino a Lignano. Un vero e proprio viaggio nella natura e nella storia del grande fiume.
Grado, Ph.: Gettyimages / KrasWerk
Data la presenza di molti tratti su sterrato è consigliato l’uso di una mountain bike. La Ciclovia è nota come FVG6, nome che si può trovare nella segnaletica lungo il percorso.
La partenza dell’itinerario ciclabile vero e proprio è a Socchieve, un antico comune della Carnia tra le Dolomiti Friulane e quelle Pesarine.
Da qui si prosegue in direzione di Enemonzo, con la chiesa dei Santi Ilario e Taziano, una della più antiche della Carnia. Si prosegue pedalando lungo i campi prima su asfalto e su sterrato dopo la località Privilegio.
Ph.: Gettyimages/ChiccoDodiFC
Nei presso del sottopasso di Esemon di Sotto, si prosegue sempre su sterrato e si affronta la rampa che sale sul ponte sul Degano.
Superato il ponte, si gira verso i campi sportivi di Villa Santina e poi verso i laghetti. Qui inizia il percorso ciclopedonale che porta a Invillino. Si prosegue su ciclopedonale fino a Caneva di Tolmezzo e da qui al ponte sul But.
Gemona, Ph.: Gettyimages / Dragoncello
A questo punto iniziano le indicazioni della Ciclovia FVG6. Si scende a destra, passato il ponte, e si prosegue ancora su ciclopedonale, fino alla rotonda nei pressi della piscina.
Superata la rotonda, si svolta a destra poco prima del campo sportivo e, a lato della sede degli Alpini, si riprende la ciclabile fino al ponte di Verzegnis.
Superato il ponte ci troviamo sulla riva destra del Tagliamento.
Da Verzegnis si raggiunge Cavazzo Carnico, che si trova su un bel lago, con piccole spiagge e anche la possibilità di seguire corsi di vela.
Si attraversa l’abitato e si riprende la pista ciclabile che conduce fino a Pioverno. Da qui si raggiunge Ospedaletto di Gemona e poi, proseguendo tra il Tagliamento ed il canale Ledra-Tagliamento, fino al ponte di Braulins.
Tagliamento, Ph.: Gettyimages / Mny-Jhee
Non essendo ancora completata la passerella ciclabile sul Ledra, da qui si può scegliere tra due percorsi.
Il primo consiste nell’attraversare il ponte in direzione Braulins, seguendo poi le indicazioni della FVG3, immettendosi poi nella Strada di Bottecchia fino al Lago di Cornino e poi fino a Cimano.
La seconda richiede invece che si continui sulla sinistra del Tagliamento, seguendo la Ciclovia Alpe Adria FVG1, raggiungendo Osoppo, le sorgive di Bars, lasciando la FGV1 ed entrando nella SR463 nei pressi del Ledra, per poi arrivare a Cimano.
Le prime case di Cimano ci attendono in salita, dove comincia il ponte sul Tagliamento.
Al primo incrocio si prende verso destra e ci si dirige verso Muris per strada sterrata.
In prossimità dell’abitato si arriva alla strada principale, da qui si imbocca una strada diventa sterrata e conduce al Lago di Ragogna e da qui a Pignano.
Attraversiamo la SP5 e raggiungiamo uno sterrato che porta a Aonedis. Si prosegue per Villanova, dove si possono visitare delle antiche grotte sotterranee.
Lignano Sabbiadoro, Ph.: Gettyimages/VEX Collective
Ancora sterrato fino a Carpacco e poi su ciclopedonale fino a Vidulis e Dignano. L’itinerario prosegue sugli argini fino a Latisana e poi Lignano Sabbiadoro, nota località di villeggiatura sul Mare Adriatico.
Sul sito della FIAB di Gemona è possibile scaricare la traccia GPX della Ciclovia del Tagliamento e il dettaglio del percorso.