Il Tour delle Cime di Velino e Sirente / 1a tappa
A così poca distanza dalla capitale, sembra quasi impossibile assistere a paesaggi contrastanti dove rilievi dolci e semplici diventano ripidi e tecnici nel giro di pocheore, capaci di celare grandi emozioni anche per gli escursionisti e alpinisti più esigenti.
Il Velino, spoglio, contrasta con il vicinissimo gruppo del Sirente dove boschi di latifoglie, prevalentemente faggete, dominano il paesaggio fino a quota 1600.
L’itinerario che vi proponiamo diviso in tappe attraversa proprio i gruppi montuosi del Velino e del Sirente, toccando le principali cime e i principali luoghi d’interesse del Parco Regionale d’appartenenza.
Da Massa d’Albe si arriva all’imbocco dei sentieri, passando sulla destra della chiesa del paese e proseguendo su una sterrata fino a Fonte Canale, da cui partono diversi itinerari per l’intero gruppo. Si prosegue sulla sinistra seguendo le indicazioni per i sentieri nr. 4, 5 e 6, salendo in mezzo a un ripido prato e ad alcuni gruppi di aghifoglie.
Il sentiero continua evidente in salita costante ma non impegnativa, fino a 1400 metri di quota, dove si divide dagli altri due, puntando dritto verso la vetta.
La salita continua inerpicandosi fra l’erba sempre più rada, fino a raggiungere una placca calcarea sulla quale l’uso delle mani può rivelarsi utile. La salita continua ripida, senza rilevanti tratti in piano, fino all’inizio di un canalino, dove è necessario arrampicarsi.
I passaggi sono comunque non esposti (I grado), ma è bene prestare attenzione a non rimanere incastrati per via degli zaini di più giorni.
Usciti dal canalino la salita continua sulla cresta, sempre con buona pendenza, fino ad arrivare in vetta, e alla grande croce d’acciaio, issata da tre escursionisti del Dopolavoro della Banca d’Italia, negli anni ’50 del Novecento.
Dopo una sosta per godere al meglio la vista – che abbraccia il gruppo montuoso, le valli circostanti e, in alcuni casi, il massiccio del Gran Sasso – si scende per il sentiero nr. 3. Costeggiando i costoni rocciosi che si gettano sui circhi glaciali sottostanti e sulla valle dei Briganti, si arriva al solitario Rifugio Sevice (m 2146 ), in uno stupendo avvallamento ai piedi dell’omonimo monte.
A circa 20 minuti di cammino dal rifugio, seguendo il sentiero nr.3 è presente inoltre la Fonte Sevice (m 1955), dov’è possibile rifornirsi d’acqua.