Il Sentiero dello Spirito è un percorso decisamente incredibile da percorre.
Tuttavia lo è ancora di più se si pensa che questo itinerario si inserisce in una delle aree protette più belle presenti sul suolo italiano.
Il Parco Nazionale della Maiella è, da sempre, un luogo di grande richiamo per via della sua sacralità e bellezza: si tratta di un lembo verde di terra florida e selvaggia, contraddistinto da faggete secolari solcate da numerosi canyons ricchi di acque e cascate.
Foto d’archivio
Ma ci sono anche cime brulle e sentieri inerpicati che conducono a eremi solitari incastonati nella roccia.
Sarà un viaggio nella memoria, nella natura e anche nella sacralità dato che il sentiero vi permetterà di visitare gli eremi più suggestivi del territorio candidati a patrimonio naturale dell’Unesco.
Percorrerete, infatti, gli stessi sentieri millenari attraversati da pastori e uomini di fede che abitavano queste dimore scavate nella pietra, luoghi silenziosi e carichi di mistero.
Il Sentiero della Pace è uno dei più importanti percorsi presenti nel Parco Nazionale della Maiella e in tutto l’Abruzzo.
In totale conta all’incirca 73 Km e, in virtù di ciò, necessita di almeno quattro giorni di cammino per essere percorso interamente.
L’itinerario vi farà passare per tutti i principali luoghi di culto eremitici della Maiella: si tratta di un viaggio ideale sulle tracce dell’eremita Pietro di Morrone, quello che divenne successivamente Papa Celestino V.
Fu proprio lui a scegliere i luoghi più remoti della Maiella per il suo percorso di fede.
Ph.: da www.majambiente.it
Intorno al 1200, infatti, alcuni uomini in cerca di Dio scelsero queste zone inaccessibili per condurre una vita da eremiti e dedicarsi a preghiera e meditazione.
Gli eremi della Maiella sono definiti anche “eremi celestiniani” perché Pietro Da Morrone, appunto, ne fondò la maggior parte.
Avrete l’occasione di visitare tutti gli eremi principali: Dall’eremo di Sant’Onofrio a quello di San Giovanni all’Orfento, da Sant’Onofrio a Morrone fino agli eremi di Santo Spirito.
E poi ancora da San Bartolomeo in Legio fino alla splendida Abbazia romanica di San Liberatore a Majella attraversando boschi autentici abbarbicati sui fianchi dei monti.
Come si diceva poc’anzi, il Sentiero dello Spirito è lungo 73 Km e per completarlo sono necessari almeno quattro o cinque giorni di cammino, mentre le tappe sono quattro, oppure di più ma questo dipende dal tempo che avrete a disposizione.
L’itinerario parte da Badia di Sulmona e arriva fino all’Abbazia di San Liberatore a Maiella, a Serramonacesca.
Gli eremi sono stati costruiti sfruttando le inclinazioni delle pareti di roccia che ne formano le mura e i tetti.
Alcuni sembrano quasi un tutt’uno con la roccia, altri invece impongono con essa un contatto molto stretto: all’Eremo di San Giovanni, costruito a 1200 metri di altezza, si entra infatti strisciando per qualche metro all’interno della roccia.
Ecco di seguito tutte le tappe del cammino.
La prima tappa del Sentiero dello Spirito parte da Badìa di Sulmona e conduce fino a Caramanico Terme, e vi farà percorrere la traversata del massiccio del Morrone.
Dovrete seguire il segnavia bianco e rosso (sigla S) e salire sulla cima del Monte Morrone passando per l’eremo di San Pietro.
Inizierete con una dolce salita per poi ridiscendere dopo una svolta.
Prima di salire verso San Pietro, tuttavia, dovrete fare assolutamente una deviazione per l’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone.
Dall’eremo di San Pietro dovrete quindi salire in direzione sud, all’interno di una faggeta, per poi incrociare il sentiero R5.
Ph.: da www.laquilablog.it
Uscendo poi dal bosco dopo aver percorso un fosso che divide il “Colle dei cani” da “Cimerone”, giungerete in una splendida valletta interna alla dorsale da dove, con una dolce diagonale, raggiungerete la sella sud della vetta del Monte Morrone.
Dalla cima, passando per la sella nord, dovrete scendere fino al rifugio Iaccio della Madonna e proseguire scendendo sul versante opposto del massiccio.
Raggiungerete così la strada interpoderale del Morrone (Q7), che dovrete attraversare e percorrere fino alla contrada San Vittorino e a Caramanico Terme.
Questa tratta si percorre in circa nove ore, tuttavia, vista la lunghezza della tappa si può anche decidere di spezzare il percorso in due parti e pernottare al Rifugio laccio della Madonna.
_ In questa pagina potete trovare tutti i dettagli della tappa
_ Qui, invece, trovate alcune informazioni sul rifugio
Da Caramanico terme dovrete ripartire alla volta del rifugio Di Marco: risalirete per intero la Valle dell’Orfento, una delle aree di maggior pregio naturalistico di tutto il parco.
La prima parte dell’itinerario si snoda attraverso la gola del fiume Orfento dove, superato l’antico Ponte di San Cataldo, la valle si aprirà progressivamente davanti a voi lasciando intravedere le imponenti pareti calcaree che la caratterizzano.
Procederete quindi lungo il fiume toccando il Ponte del Vallone prima e quello di San Benedetto poi, dal quale, entrando in faggeta, raggiungerete i resti dell’eremo di Sant’Onofrio.
Proseguendo incrocerete il sentiero che scende dalla Rava dell’Avellana fino al Ponte della Pietra.
A quel punto dovrete deviare a sinistra per dare inizio alla lunga salita che conduce in cima alla Rava.
Giunti in cima, in breve ridiscenderete verso Pianagrande dove, in prossimità di un incrocio, svolterete a destra (sentiero B1) in direzione rifugio M. Di Marco.
Se invece vorrete arrivare fino all’Eremo di San Giovanni, allora dovrete girare a sinistra al bivio e fare una piccola tappa aggiuntiva.
La seconda tappa risale per intero la Valle dell’Orfento e presenta, lungo la Rava dell’Avellana, pendenze e dislivelli piuttosto impegnativi.
Se vorrete fare un percorso diverso sarà sufficiente partire da Caramanico Terme, risalire per il sentiero P fino a Decontra (Frazione di Caramanico) e lì proseguire lungo il sentiero B1 per Pianagrande e l’Eremo di San Giovanni.
In questa pagina trovate tutte le informazioni utili sulla seconda tappa.
Giunti alla terza tappa dovrete affrontare la discesa da Pianagrande a Roccamorice: si tratta del vero e proprio cuore del Sentiero dello Spirito in quanto toccherete tre eremi celestiniani e vi muoverete in un contesto ambientale unico.
Dal rifugio scenderete per Pianagrande e, dopo un tratto in comune con il sentiero B1, devierete a sinistra in direzione dell’eremo di San Giovanni.
Dall’eremo si proseguirà per un sentiero a tratti esposto e, appena risaliti a Pianagrande, dovrete deviare verso la valle percorrendo la carrareccia e svoltando poco dopo a destra in direzione del vallone di Santo Spirito.
Scendendo nel fitto della faggeta e dopo circa un’ora di cammino arriverete sul fondo della valle (incrocio con il sentiero P).
Ph.: da fondoambiente.it
Da lì risalirete sul versante opposto per raggiungere, dopo un breve tratto su strada asfaltata, l’eremo di Santo Spirito.
Visitato l’eremo tornerete indietro fino all’incrocio presente sul fondo del vallone dove svolterete a destra.
Usciti dal bosco, dopo un tratto su strada sterrata, dovrete compiere un’altra deviazione a destra intraprendendo un ripido sentiero tra le felci che scende fino al vallone di San Bartolomeo.
Dall’eremo salirete fino a Macchie di Coco, dove vi incamminerete per Roccamorice.
_ Scopri i dettagli di questa tappa sul sito del parco nazionale della Maiella
L’ultima tappa del cammino si svolge nel settore più a nord del parco, tocca due eremi e si conclude a Serramonacesca, nei pressi dell’Abbazia di San Liberatore.
Il primo tratto dell’itinerario si svilupperà su una strada asfaltata fino a che non raggiungerete un colle.
A quel punto la strada si farà sterrata e scenderete gradualmente all’interno del Vallone Sant’Angelo di Lettomanoppello.
Arrivati sul fondo del fossato, lo dovrete attraversare per raggiungere, all’ombra di imponenti pareti di roccia verticali, la Grotta Sant’Angelo.
Ph.: da www.parcomajella.it
Dal vallone risalirete per una traccia tortuosa e procederete lungo un’altra strada sterrata fino a toccare la strada provinciale che congiunge Lettomanoppello a Passo Lanciano.
Devierete a destra e, dopo aver passato Fonte Pirella, girerete a destra dopo una curva ed entrerete su una sterrata che diverrà poi sentiero.
Giunti al crocevia con il sentiero D2 dovrete scendere per il Sentiero S in direzione eremo di Sant’Onofrio.
Dall’eremo si proseguirà fino a Contrada Brecciarola e, più a valle, giunti sulla strada asfaltata, si devierà a destra per l’Abbazia di San Liberatore a Majella a Serramonacesca, luogo d’arrivo del sentiero.
Potete trovare tutti i dettagli sul sentiero nella pagina ufficiale del parco.
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