Calabria: il Cammino di San Francesco da Paola
Immerso tra i boschi dell’Appennino cosentino e il Mar Tirreno, la Sila e lo Ionio, un lungo itinerario a tappe ripercorre le terre che diedero i natali a San Francesco da Paola e ne segnarono la vita.
Un grande santuario color sabbia sbuca dalla vegetazione, sorretto da un grande muraglione ad archi.
Alle spalle dell’elegante facciata barocca e rinascimentale, un campanilesquadrato come quelli che si trovano a decine tra i borghi della Calabria tirrenica.
È il Santuario di San Francesco di Paola, un luogo mistico immerso nella natura, contornato dalle alture appenniniche e costruito dove nel 1435 il santo fondò una cappella dedicata a San Francesco d’Assisi.
Si trova qui il punto centrale del Cammino di San Francesco da Paola, un itinerario suddiviso in 12 tappe e 3 “sotto-sezioni”, che mostra in tutta la sua bellezza la natura della Calabria settentrionale.
In cammino tra le montagne calabresi: la “Via del Giovane”
Sono le colline di San Marco Argentano il punto di inizio di questo cammino. Più precisamente, il convento dove il giovane Francesco venne portato dai genitori nella speranza di veder guarire un’infezione all’occhio.
Per le prime tre giornate di cammino si parte quindi dalla valle del fiume Crati, dominati dal grande torrione normanno e, più in fondo, dalle cime di Sila e Pollino.
A mezzacosta, passando per il bosco di Cinquemiglia, si prende la direzione del sud, verso la città natale del religioso, passando per i piccoli borghi fondati nel medioevo dalle comunità arbereshe.
Sono grandi foreste di castagni, cerri, abeti e faggi a circondare le prime tappe. Uno di questi, era quello dove il santo sostava nei suoi spostamenti tra un villaggio e l’altro.
E prima di arrivare a Paola, proprio qui si tocca la “Cima Coppi” di tutto il cammino: i 1.389 metri del Cozzo Cervello.
La Via dell’eremita
Prima e seconda sezione dell’intero cammino si danno incontro al Santuario di Paola. È questo il luogo centrale per l’ordine dei Minimi, consacrato nel XVI secolo.
Dopo aver visitato la Basilica, si riprende la via della montagna per altre tre tappe, salendo le creste che portano al valico di Croce Verranco e successivamente a San Fili.
È poi il corso del torrente Emoli a dettare la via verso Cerisano e le sue antiche residenze costruite dalla nobiltà locale.
Infine, la terza tappa conduce a Paterno Calabro dopo aver toccato il borgo di Mendicino, un piccolo paese famoso per la sua tradizione tessile, legata al baco da seta.
Oggi, nell’ex-filanda, un museo è stato appositamente allestito per mostrare le tecniche di questa pratica sempre più rara da ritrovare.
La Via dei Monasteri
Infine, dal santuario di Paterno, costruito alla fine del 1400 sotto la supervisione del Santo, parte l’ultimo lungo tratto di cammino.
Questa volta la direzione da prendere è quella del sole che sorge, verso Corigliano e il Mar Ionio.
Ricalca il percorso che unisce le tre chiese costruite dal Santo in Calabria – oltre a quella di Paola.
Dal punto di vista naturalistico, è un immersione dapprima nelle Serre Cosentine, poi, dopo aver fatto tappa nel capoluogo Cosenza, nella natura della Sila.
Dopo aver camminato verso Pedace e lungo la valle del fiume Cardone, si giunge agli 830 metri di Spezzano della Sila, dove è situato il terzo convento fondato da Francesco.
Senza mai oltrepassare lo spartiacque, si prosegue quindi sul versante occidentale della Sila, lungo la valle del fiume Arente. Prima si incontra Rose con il suo centro storico, mentre nella tappa successiva si termina ad Acri.
L’ultima frazione si guadagna scendendo verso il Mar Ionio, in un paesaggio che si riempie via via di magnifici uliveti. L’arrivo finale è al santuario di San Francesco a Corigliano.
Tre cammini in uno
Con una lunghezza complessiva di 247 chilometri, il percorso presenta un andamento sempre ricco di saliscendi. Spesso si superano i 1.000 metri di dislivello positivo nelle singole tappe.
Il primo tratto di 49 km è diviso in tre tappe e collega i due luoghi più importanti del giovane San Francesco: San Marco Argentano e Paola, sulla costa tirrenica.
Il secondo, da Paola a Paterno Calabro, è chiamato la Via dell’Eremita. Misura 62 km e passa in tre tappe attraverso le zone in cui Francesco e i suoi seguaci si ritirarono come eremiti.
L’ultimo tratto è la Via dei Monasteri: lungo quasi il doppio degli altri due – 135 km – si sviluppa in sei tappe dal santuario di Paterno calabro a quello di Corigliano.
Tutte le mappe e le indicazioni possono essere scaricate e consultate a questo link.
Si ringrazia la pagina ufficiale del Cammino di San Francesco da Paola per il materiale fotografico.
_ Scopri gli altri itinerari della Calabria:
Seguici sui nostri canali social!
Instagram – Facebook – Telegram