Ciclovia del Volturno: 150 km lungo il fiume dal Molise a Capua, Campania

Un bellissimo itinerario in bicicletta dal Molise alla Campania seguendo il corso del fiume Volturno. Pedaliamo dalle sorgenti fino all'antica Capua, tra montagne, vigneti, abbazie e antichi borghi medievali.

21 ottobre 2021 - 10:16

Nei luoghi del vino Terre di Volturno IGP

La Ciclovia parte dalle sorgenti del Volturno in Molise, a 567 metri sul mare, e arriva a Capua, sul mare, in Campania.

Ha inizio dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, alle pendici della catena delle Mainarde, ai piedi di monte Azzone, da cui hanno origini le acque del Volturno.

Abbazia di San Vincenzo in Volturno, Ph.: Gettyimages/Freeartist

 

Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche.

I dislivelli abbordabili mostrano un profilo altimetrico in continua e leggera discesa, salvo alcuni saliscendi abbastanza ripidi nel comune di Cerro al Volturno e Colli al Volturno, e alcuni più lievi a Ruviano e Castel Campagnano.

Il traffico su queste strade è talmente poco sostenuto da non rappresentare alcun problema.

Uno dei motivi del fascino di questo itinerario è quello di attraversare i vigneti che danno vita al Terre di Volturno IGP.

Sono vini bianchi, rossi e rosati che devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti da uno o più vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione per le province di Caserta e Napoli.

Da Volturno a Campo della Fontana

Lungo la prima parte del percorso si pedala su una piacevole sterrata che segue il fiume per i suoi primi 3 chilometri.

Si costeggia l’area archeologica degli scavi della città monastica di Castel San Vincenzo e continua attraverso appezzamenti di campi erbosi e coltivati a graminacee.

Dopo un breve e facile guado si procede su asfalto attraverso la piccola frazione di Cartiera, continuando sulla strada proveniente da Pizzone, fino a raggiungere il centro abitato di Cerro al Volturno.

Da qui si sale e si attraversano i graziosi villaggi di Petrara e Valloni.

Monteroduni, Ph.: Gettyimages/Laz@Photo

Una stradina asfaltata di 6 chilometri circa, fondo sconnesso, scende e poi risale fino a un lavatoio nella frazione di Casale: da qui si prende una ripida discesa fino al centro abitato di Colli al Volturno.

Lasciata la strada per Fornelli, presso Ponte Rosso riappare nuovamente il fiume.

Si costeggia sulla sinistra orografica il corso d’acqua fino ad attraversarlo sulla diga di Ripaspaccata, nel comune di Montaquila.

Procediamo fino a Taverna di Roccaravindola attraverso una piana coltivata.

Superato il ponte dei Venticinque Archi, si lascia la strada percorrendo un facile saliscendi su sterrato che in breve giunge al grazioso villaggio di Campo della Fontana (Monteroduni).

Nel cuore della Campania, fino a Vairano Patenora

Costeggiando il fiume si raggiunge il Ponte del Re.

Qui si dirama una variante sulla riva sinistra di 12,5 chilometri (Ciorlano, Pratella, Ailano), che si ricongiunge al percorso principale della riva destra (comune di Vairano Patenora), dopo aver attraversato il grazioso e tranquillo villaggio di Mastrati (comune di Pratella).

Si prosegue sui tratti pianeggianti che attraversano i comuni di Venafro, Sesto Campano e Presenzano.

Il centro visite della centrale Enel di Presenzano è a 500 metri dal percorso che costeggia per 300 metri l’invaso inferiore.

Si attraversa la SS85 Venafrana e si prosegue su stradine interne, tra i campi coltivati della Bonifica nel comune di Vairano Patenora.

Siamo a circa 65 chilometri dalla partenza e questo può essere considerato il punto di arrivo della prima tappa.

Si trovano strutture ricettive, servizi bike friendly, mezzi di trasporto pubblico (treno, auto e bus) da Napoli, Roma e Pescara, nonché l’uscita autostradale di Caianello della A1.

Pedalando verso Capua

A tre chilometri dal centro di Vairano si congiunge il percorso della riva sinistra della Ciclovia con il percorso principale della riva destra, che si era diviso precedentemente in località Ponte del Re, nel comune di Ciorlano.

Si prosegue ora per Pietravairano.

Si costeggia un canale di irrigazione del Consorzio di Bonifica su tratto sterrato e si attraversa il territorio dei comuni di Raviscanina, Sant’Angelo d’Alife e Alife.

Il centro storico di Alife è circondato da una imponente opera muraria di epoca romana e dista 2 chilometri dal percorso della Ciclovia.

Dopo Alife si entra nel comune di Gioia Sannitica e ci si inerpica lungo i saliscendi di Ruviano che sovrastano il fiume con punti panoramici sulla valle.

Proseguendo per Castel Campagnano si supera la caratteristica frazione di Squille, con lievissime variazione altimetriche si susseguono coltivazioni di ulivi fino a Caiazzo.

Qui è possibile sostare e far tappa in uno degli accoglienti agriturismi della zona.

Da Caiazzo a Capua, verso il Mar Tirreno

Ci apprestiamo ora a compiere l’ultimo e più facile tratto della Ciclovia: da Caiazzo si pedala attraverso la Piana di Monteverna.

Superato il centro abitato si procede per Castel di Sasso toccando Pontelatone e Bellona.

Prima di oltrepassare il Ponte di Annibale, una lieve deviazione (poche centinaia di metri) porta alle splendide sorgenti minerali di Triflisco.

Anfiteatro di Capua, Ph.: Gettyimages/LianeM

Dopo Sant’Angelo in Formis e la sua splendida abbazia interamente affrescata, Capua è a portata di pedale.

Le prime case del paese ci accolgono attraverso un dedalo di viuzze basolate ed archi di portali finemente decorati.

La segnaletica locale ci obbliga a compiere una serpentina attraverso vicoli e cardi fino a costeggiare il grande fiume campano e raggiungere così, finalmente, l’imbocco del Ponte Romano sul Volturno.

Cantine per la degustazione

Il Verro

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