Nel cuore verde della Campania sannita e longobarda, alle porte dello splendido Parco regionale del Taburno, fra le province di Napoli, Caserta e Benevento – alla quale appartiene – c’è Dugenta.
Un paese di 2600 abitanti sorto in una posizione considerata strategica già da tempo immemorabile.
Oggi si ripropone come fulcro del territorio.
A Dugenta, infatti, arriverà nel 2023 l’Alta Velocità e, un po’ come accadeva nel vecchio West, la sua crescita economica e turistica subirà un’accelerazione prodigiosa.
Ph.: Carmine e Mario Gisondi
Accelerazione che Dugenta saprà di certo cogliere al volo, ma senza snaturarsi, proteggendo le proprie preziose risorse naturali.
Qui infatti la pianura convive in armonia con la montagna, e laghi e corsi d’acqua animano un contesto piacevolmente vario, ovunque verdeggiante e incontaminato
Qui è possibile dedicarsi alle più disparate modalità di esplorazione, dal deltaplano al cicloturismo, dalle escursioni a cavallo al trekking.
Madre di vini e olii pregiati, il territorio di Dugenta offre un artigianato gastronomico di altissimo livello.
Dai formaggi agli affettati (qui, quasi ininterrottamente, da giugno a ottobre, si svolge una delle sagre più amate e antiche d’Italia, la Sagra del cinghiale), dal pane cotto a legna ai prodotti dell’agricoltura.
Questa terra fertile ci invita con garbo a rallentare, a toglierci l’armatura di ansie che spesso ci appesantisce nella vita di tutti i giorni.
E a gustare i piaceri di un sottile turismo esperienziale, all’insegna di ritmi a misura d’uomo, ritemprando l’anima a tavola, e le gambe e i polmoni lungo i sentieri montani.
Attraversata dalla celeberrima via Francigena, che conduceva i pellegrini a Roma e verso la Terra santa, e interessata dall’ambizioso progetto di recupero dei cammini d’Europa, questa parte ancora poco conosciuta della Campania, offre una miriade di itinerari affascinanti, fra monasteri, torri, castelli, piccoli centri, valli e crinali dai panorami mozzafiato.
Il sentiero dei Longobardi, con un percorso di circa 27 chilometri (dislivello di circa 340 mt), percorribile a piedi in 6 ore e mezza (che si riducono a 2 ore e mezza in bici), non presenta punti particolarmente impegnativi ed è dunque accessibile a tutti.
Si parte da Airola e poi, toccando la bella Sant’Agata de’ Goti – la località simbolo del passato longobardo dell’intero comprensorio – si arriva in una terra promessa del vino quale è Solopaca.
Altro percorso emblematico è sicuramente quello della cosiddetta Dormiente del Sannio, cioè il sentiero che ricalca il profilo del massiccio del Taburno, il quale, visto da Dugenta, sembra appunto assomigliare ad una donna distesa a riposare.
Questo itinerario inizia il viaggiatore a tutte le meraviglie naturalistiche del Parco regionale del Taburno-Camposauro, consentendogli di immergersi completamente nella traboccante, sinfonica biodiversità del paesaggio.
Il dislivello è di circa 430 metri, con un’altitudine massima di 650. Il tempo di percorrenza a piedi è di 8 ore e mezza, che diventano 5 ore e mezza a cavallo, e 3 ore e mezza in bici.
Il Sentiero del Pellegrino, che ricalca l’antica via Francigena, che attraversava la Valle Caudina, è lungo poco meno di 28 chilometri.
Presenta un dislivello di circa 500 metri e può essere percorso a piedi in 7 ore. Ovvero circa tre ore in bicicletta e 4 ore e mezza a cavallo, procedendo all’andatura più tranquilla.
E anche questo percorso, fascinosamente sospeso fra storia e natura, promette emozioni indimenticabili
Ma, come abbiamo detto, gli itinerari possibili sono innumerevoli. Ognuno potrà scegliere quello che più si confà alle sue esigenze e al suo personale modo di vivere la gioia del cammino.
Il sito ufficiale del Parco del Taburno