Costiera Amalfitana: trekking nelle Valli dei Mulini

30 maggio 2023 - 5:50

Atrani, tra i più piccoli comuni della Costa Amalfitana, è chiuso tra pareti in roccia calcarea ed è noto per le sue caratteristiche abitazioni dei pescatori ubicate sottogli archi della strada costiera.

Sede dell’Università dei Duchi ai tempi della Repubblica Marinara, qui erano educati i giovani delle nobili famiglie locali.

Dalla piazzetta, termine naturale della Valle Dragone, parte l’itinerario che conduce al promontorio di Scalella.

Qui, tra corti e giardini, ancora si lavora alla salatura del pesce azzurro stipato in giare d’argilla.

Fuori l’abitato si susseguono scorci paesaggistici poco conosciuti dal turista di passaggio: pareti calcaree a picco sopra le teste, agrumeti e vigneti terrazzati, un verde intenso che incornicia le facciate di pallide case.

In fondo al borgo, alla sinistra orografica, ha inizio una serie di rampe che portano in testa al vallone, che fiancheggiano mulini e antiche fabbriche che producevano la rinomata pasta della costa.

Alcuni sono in stato d’abbandono, altri, pur conservando la loro struttura, sono sfruttati dai contadini della zona come depositi per gli attrezzi o ricoveri per animali.

Superata la Chiesa dell’Avvocata, una serie di tornanti che tagliano il pendio permettono di guadagnare quota attraverso i limoneti.

Giunti presso la rotabile per Ravello, il sentiero devia a sinistra scendendo verso un ponte sul torrente Dragone.

Sulla sponda opposta sale un ripido sentiero che s’apre con vedute panoramiche sulla Valle dei mulini di Atrani.

Al bivio per Pontone si devia a sinistra per una ripida gradinata che porta ai ruderi di un antico maniero medioevale (portale in pietra): la zona del Castrum Scalellae.

Guadagnato lo stretto crinale avvolto dalla pineta, si aprono scorci paesaggistici tra i più belli della costa: Capo d’Orso e Ravello coi giardini di Villa Cimbrone.

Presso la terrazza del Belvedere si ammirano i panorami aerei di Atrani e di Amalfi; a dividerli, la splendida Torre dello Zirro.

Ritornati al bivio si risale fino a Pontone dove si apre una bella terrazza panoramica che prospetta sulla Valle dei Mulini.

Da piazza San Giovanni ha inizio il comodo sentiero che scende fino alla Valle dei Mulini di Amalfi nei pressi dei ruderi delle cartiere utilizzate, fino alla metà del ‘900, per la lavorazione artigianale della famosa carta di Amalfi.

Le numerose sorgenti e le cascate alimentano il torrente Canneto che serpeggia tra la folta vegetazione creando un’esplosione di colori e profumi intensi come il muschio ed altre erbe.

Più a monte, il sentiero termina presso la Riserva Naturale del Corpo Forestale con cascate che superano i 60 metri; qui la gola è nel suo tratto superiore e conserva rare specie botaniche tra cui la felce Woodwardia radicans.

Dalla Riserva basta tornare indietro e proseguire in discesa sul sentiero principale che attraversa tutta la valle fino a raggiungere la periferia nord di Amalfi, ricca di splendidi tesori d’arte (Duomo e Cripta di S. Andrea, Chiostro del Paradiso), storia (Museo Cattedrale), cultura (Arsenali) e artigianato (Museo della Carta, botteghe di ceramica, spezie e liquori).

 

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