Trekking a Benevento: alcuni consigli
Lo sport rappresenta da sempre un ottimo modo di tenersi in forma sia dal punto di vista fisico che mentale. Se poi questo viene praticato in mezzo alla natura allora le sue capacità ed i relativi benefici aumentano a dismisura.
In tal caso una grandissima attrazione è incarnata dal trekking: quello che alcuni considerano niente di più che una semplice passeggiata in montagna, in realtà è moltodi più.
Stiamo parlando di un movimento costante in pendenza che garantisce un grandissimo dispendio di energie e calorie.
Un’opzione ideale dunque per chi vuole perdere peso o semplicemente tenersi in forma ed allo stesso tempo farsi circondare dal verde di un panorama meraviglioso come quello italiano.
Vediamo in questo focus dove andare in montagna a Benevento, quali sono i sentieri migliori per il trekking in questa località, quando praticarlo e dove invece andare a correre, considerando che, proprio nel Sannio, si sta realizzando una delle piste ciclabili più lunghe d’Europa.
Dove andare in montagna a Benevento?
Partiamo dal primo punto di analisi del trekking nel beneventano, ovvero dove andare a praticare questo sport come area geografica precisa.
Benevento è una località costellata di conformazioni montuose, per cui c’è l’imbarazzo della scelta in fatto di trekking. Dal monte Mutria al Taburno, passando per la grotta delle fate o ancora Terme Telese.
Per non parlare di Vitulano o Monte Pendime, Bucciano e Bocca della Selva. Insomma un vasto panorama e spettro di catene montuose affascinanti quando si parla di sport in altitudine.
Attraversare questi passi immergendosi nel verde e respirando l’aria tersa mentre si pratica sport è quanto di meglio si possa chiedere.
Quali sono i migliori sentieri di trekking a Benevento?
Proprio a proposito di montagne da scalare praticando il trekking nel beneventano, abbiamo sopra citati il gran numero di passi montuosi rintracciabili in loco.
Una pluralità di cime dalla differente conformazione, altitudine e caratteristiche naturali. Ciascuna di esse si predispone alla finalità sportiva sebbene accompagnata da guide apposite.
Infatti avventurarsi in tali percorsi montuosi senza la giusta guida da seguire che conosca ad hoc il posto significa rischiare l’incolumità personale ed esposi a rischi seri.
Mai praticare zone mai battute, specie se in altura, se non affiancati da figure esperte del posto.
Il trekking quindi richiede sempre e comunque una stabilità data dalla guida alpina o in ogni caso da un professionista del campo come nel caso del trekking.
I migliori sentieri da praticare a Benevento sono sicuramente quelli meno tortuosi come la grotta delle fate o Terme Telese.
Le altre cime sopra menzionate richiedono già una preparazione maggiore in fatto di fiato e resistenza man mano che si sale di quota.
Quando fare trekking a Benevento?
I periodi migliori in cui praticare trekking, sempre con le dovute accortezze, in linea generale e quindi comprendente anche la località di Benevento sono quelli primaverili/estivi.
Quindi i mesi attenzionati sono aprile, maggio, giugno e settembre; mesi che hanno dalla loro un clima e condizioni atmosferiche ideali per escursioni in montagna.
Infatti queste stagioni primaverili/estive hanno il vantaggio di offrire temperature non rigide e tassi di umidità bassi.
Aspetti che influenzano e non poco le capacità respiratorie e di ossigenazione specie quando si tratta di sport in altura.
Quindi avere un clima che di base aiuta e che non sia mutevole (passando dalla pioggia ala sole tipo marzo per esempio) comporta una stabilità delle condizioni ambientali appunto ottimale. Il discorso comprende un po’ tutte le regioni d’Italia, e per tanto anche quella campana in questione. D
i certo il meridione offre maggiori garanzie da questo punto di vista rispetto al settentrione, che di solito è più soggetto a perturbazioni provenienti dal nord Europa.
Di fatto il trekking è uno sport che si orienta di più verso i passi montuosi del sud dello stivale proprio per la garanzia climatica. C
iò non vuol dire che anche le catene e cime settentrionali di confine ostacolino un discorso del genere, ma di sicuro sono meno indicate.
Dove andare a correre a Benevento?
Come sottolineato in fase di premessa in questo focus non esaminiamo solo la questione trekking nel beneventano ma anche un altro sport tanto amato in tutta Italia: la corsa. Attività aerobiche per certi aspetti simili, ma che si differenziano sicuramente nell’habitat ideale in cui mettere in pratica simili discipline.
Eh sì, perché con paesaggi meravigliosi come quelli del Sannio, anche attività normali che si fanno sul web, ad esempio il cercare il miglior casinò online per tentare la fortuna e cambiare vita, hanno tutto un altro sapore.
Infatti mentre nel caso del trekking esso riguarda le altitudini e le pendenze, la corsa ha bisogno necessariamente di condizioni pianeggianti.
O al massimo di passaggi collinari, che non abbiano una pendenza eccessiva che affaticherebbe e di molto la tenuta fisica durante la corsa.
A Benevento esistono diverse location che si confanno alla messa in atto del running: Apollosa, San Giorgio Venticano, Torrioni, Peturno, Chianchetelle o ancora Castel del lago e Ponte Tavole. Zone, queste, molto ampie e poco trafficate, decisamente naturali come elementi ambientali, che per tanto favoriscono la pratica della corsa.
Essa proprio come per il trekking necessita di un contesto salubre, e non contaminato da smog e aria rarefatta. Al netto di queste variabili, correre diventa una prassi facile da portare a casa, senza troppi patemi. Una buona abitudine che aiuta il corpo a tenersi tonico, e la mente a svagarsi dai cattivi pensieri e dagli affanni quotidiani.
Spesso chi pratica queste tipologie di spot lo fa proprio per abbinare il doppio beneficio psicofisico.
Strumenti, dunque, running e trekking che anche in versione amatoriali garantiscono ottimi risultati in breve tempo.
Se ci si applica si riesce infatti a bruciare le tappe che conducono al miglioramento personale. Che si tratti dunque di Benevento o di altre località italiane il messaggio che deve passare è praticare lo sport.
In qualsivoglia forma esso si palesi, poiché non è tanto importante questo quanto ciò che esso genera nel nostro fisico e sul piano mentale.
Una valvola di sfogo unica che migliora le giornate e sensibilizza se praticato in mezzo alla natura anche verso le questioni di salvaguardia ambientale. In tal modo si unirà utile e dilettevole, per un miglioramento personale ma anche del mondo che ci ospita.