4 meravigliose destinazioni in Emilia-Romagna per ammirare il foliage autunnale!

25 ottobre 2024 - 9:00

L'autunno è una stagione meravigliosa per scoprire l'Appennino Tosco-Emiliano e, più in generale, l'Emilia-Romagna. Questa regione, infatti, è ricca di parchi suggestivi dove i colori dell'autunno esplodono e regalano scorci meravigliosi. Di seguito alcuni dei luoghi migliori in cui ammirare il foliage di questo territorio unico

Alla ricerca dei nuovi colori dell’Emilia-Romagna

L’autunno è sicuramente la stagione più colorata dell’anno, questo è noto, e forse non c’èniente di meglio che partire per un’escursione nella natura alla ricerca di questi colori variegati.

Passeggiare nei boschi, magari in compagnia dei suoi “abitanti”, inebriati dai profumi dell’autunno, è sicuramente un’esperienza quasi catartica in grado di rigenerarci come, magari, non avremmo mai pensato.

Il periodo migliore è tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, quando il verde lascia il posto a mille sfumature dal marrone al rosso porpora, dal giallo fino al viola e all’arancione.

Decisamente uno spettacolo unico sia per gli occhi che per l’anima. Dunque, non resta che allacciarsi gli scarponi e intraprendere qualche sentiero in alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Emilia-Romagna: dal Parco delle Foreste Casentinesi fino all’Appennino Tosco-Emiliano ci sarà solo l’imbarazzo della scelta.

 

1- La Riserva Naturale del Bosco della Frattona

Questa prima proposta vi guiderà nei dintorni di Imola, lungo la valle del torrente Correcchio. Proprio in questo luogo, infatti, sopravvive ancora oggi una preziosa testimonianza dell’antico paesaggio della prima fascia collinare.

Si tratta del Bosco della Frattona, uno dei rari lembi forestali sopravvissuti all’impatto delle moderne attività umane presenti sulle colline emiliano-romagnole.

Basti pensare che il substrato che caratterizza l’area è geologicamente denominato “sabbie di Imola”, note nell’Ottocento con il nome di “sabbie gialle” in virtù della presenza nel suolo di ossidi di ferro, formatisi circa un milione di anni fa e che sono stati capaci di restituire interessanti fossili di animali e piante risalenti al Paleolitico inferiore.

Per queste ragioni, l’area è protetta sia a livello regionale che europeo, ed è gestita attentamente per preservare il suo grande valore naturalistico.

Ogni passo in questa riserva non sarà solo un’avventura nella storia ma anche una grande opportunità per catturare la bellezza del foliage.

_Potete trovare tutti i percorsi escursionistici sulla pagina ufficiale dell’Ente dei Parchi della Romagna

 

2- Il Monte Penna e la Foresta della Lama

Per questa seconda alternativa ci si sposta a meno di 50 Km da Firenze e Forlì, a cavallo del crinale appenninico.

In questo punto, infatti, si estende uno dei patrimoni forestali più importanti d’Italia, considerato un vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna e della natura: il Parco Nazionale Foreste Casentinesi.

Si tratta di un’area molto particolare non solo perché propone a chi la visita un’estrema varietà di paesaggi, ma anche perché è in grado di offrire un ventaglio di opportunità, itinerari ed esperienze a dir poco spettacolari.

Uno dei luoghi che meritano di più in questo parco, specie se si vuole ammirare il foliage nel suo massimo splendore, è il Monte Penna e la sottostante Foresta della Lama.

Questo rilievo è appunto un bellissimo punto panoramico sulla sottostante foresta e su gran parte delle valli che scendono verso la Romagna.

Lo spettacolo dalla cima del monte è decisamente uno dei più suggestivi di tutto l’Appennino: a perdita d’occhio foreste secolari che alla fine di ottobre si animano di colori dalle tinte più varie che richiamano la grande diversità e ricchezza delle Foreste Casentinesi.

Nelle giornate terse, poi, il vostro sguardo riuscirà a raggiungere anche la linea di costa adriatica e le colline romagnole, dal faentino fino al riminese.

_Potete trovare tutti gli itinerari escursionistici sulla pagina ufficiale del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

_ Qui, invece, trovate l’itinerario per raggiungere la cima del Monte Penna

 

3- Il Lago Calamone

Lungo l’Appennino Reggiano c’è uno dei luoghi più gettonati di tutta l’Emilia-Romagna per assistere al fenomeno del foliage: il Lago Calamone, detto anche “Lago del Ventasso”.

Situato sul versante nord occidentale del monte Ventasso, nei pressi di Ramiseto in provincia di Reggio Emilia, questo specchio d’acqua di origine glaciale è alimentato da tre sorgenti naturali ed è il lago naturale più grande dell’Appennino Reggiano.

Per secoli è stato al centro di una leggenda che lo voleva senza fondo e collegato con gli abissi del mare.

Questo mito fu sfatato nel 1762 dallo scienziato Lazzaro Spallanzani, il quale attraversò il lago servendosi di una barca munita di un filo piombato.

In autunno le chiome dense degli alberi di faggio che attorniano il lago creano un paesaggio incantevole, quasi a ricordare un bosco incantato.

Il Lago Calamone è facilmente raggiungibile da Ventasso Laghi seguendo la strada forestale chiusa al traffico che sale lungo le pendici del monte.  Dal lago poi, dipartono diversi sentieri naturalistici decisamente suggestivi.

_Se volete alcuni spunti sui sentieri da seguire potete consultare la pagina ufficiale dell’Appennino Reggiano

 

4- La Valle del Sillaro

L’ultima proposta vi porterà sull’Appennino bolognese, all’interno della splendida Valle del Sillaro, un territorio che va dalla sorgente del Monte Ravignana fino a Castel San Pietro.

Caratterizzata dal torrente Sillaro, questa valle è da considerarsi un luogo incontaminato caratterizzato di arbusti di ogni genere.

La Valle del Sillaro è suddivisa in tre zone differenti: l’Alta valle, che va dalla sorgente del Sillaro fino al Monte Ravignana e alla località di Molino di Cà di Lesso; la Media valle, che comincia da Molino di Cà di Lesso e termina a Marzocchina; infine, la Bassa valle, che va dalla località di Marzocchina sino a Castel San Pietro Terme.

A partire dalla sorgente fino al termine della valle, potrete incontrare incantevoli boschi di querce di vario tipo, aceri, il carpino nero e alcuni castagneti.

_Potete trovare alcuni percorsi trekking in quest’area su questa pagina

 

 

 

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