Emilia, autunno spettacolare al Lago del Cavone e Cascate del Dardagna

9 ottobre 2024 - 14:00

In autunno il Lago del Cavone regala colori ed emozioni uniche: nel cuore dell'Emilia il Parco del Corno alle Scale è un ambiente magico e selvaggio, tra montagne, foreste e cascate

Emilia spettacolare d’autunno al Lago del Cavone, nel cuore del Parco del Corno alle Scale

Il Parco del Corno alle Scale è ricco di una flora e una fauna sorprendentie in autunno regala itinerari magici e spettacolari.

lle quote più alte, si possono ammirare la Genziana purpurea e l’Erica baccifera, due testimonianze del periodo glaciale, quando queste montagne sono nate.

Scendendo di poco si possono  vedere le fioriture gialle della Viola con sperone ,nelle zone battute dal vento la Genziana primaticcia e nelle vaste praterie gli alti fusti dell’Anemone a fiore di Narciso.

Per quanto riguarda la fauna, con un po’ di fortuna possiamo  vedere il volo maestoso dell’Aquila , la picchiata del Falco pellegrino e scorgere i segni del passaggio del Lupo, indiscusso padrone di queste foreste, monitorato all’interno del parco con la tecnica del wolf-howling.

Non mancano neanche le sue prede tradizionali come caprioli, daini, cervi e cinghiali.

Sono luoghi ricchi d’acqua e i tre salti delle cascate del torrente Dardagna sono una meta imperdibile del parco sia d’estate che d’inverno, quando si ricoprono di ghiaccio creando scenografie e giochi di luce suggestivi.

 

Trekking spettacolare al Lago del Cavone e alle Cascate del Dardagna

Siamo in un territorio ricco di storia e tradizione che vale la pena di scoprire.

Il percorso parte dal lago del Cavone a mt 1422 nel Parco Regionale del corno alle Scale, comune di Lizzano in Belvedere (Bo).

Saliamo per poco lungo la strada asfaltata.

Oltrepassiamo una piccola galleria e alla nostra sinistra inizia la  carrabile (sentiero nr.329).

Dopo 20 minuti ci fa giungere in località Le malghe (mt.1650),dove d’estate il pastore ci delizia con i suoi formaggi dai profumi straordinari.

Proseguiamo in salita e dopo trenta minuti giungiamo al Lago Scaffaiolo e al rifugio Duca degli Abruzzi(mt.1794).

Lasciamo  la carrabile e andiamo a sinistra verso il Passo dello Strofinatoio (sentiero 00) avendo alla nostra sinistra quelle che d’inverno sono le piste da sci che hanno visto i primi passi di un grande campione come Alberto Tomba.

Giunti al passo, la salita si fa un poco più’ impegnativa, ma dopo pochi minuti arriviamo prima a Punta Giorgina (m.1927), poi alla croce del Corno alle Scale (m.1945).

Questa è la vetta più alta del parco e terrazzo naturale straordinario dove in primavera, dopo il disgelo, si possono ammirare le gallerie dell‘Arvicola delle nevi, un piccolo roditore che vive solo sui rilievi più alti dell’Appennino.

Attraverso vaccinieti e praterie d’alta quota scendiamo verso il rifugio Le Rocce (Sentiero 335) camminando sul filo del crinale fino al Passo della Porticciola, riconoscibile dal suo ampio sperone di roccia.

Da qui svalichiamo sempre in discesa fino a giungere nella splendida conca glaciale del Cavone in fondo alla quale, tenendo la nostra sinistra, ci addentriamo in una bellissima faggeta costeggiando il Rio Piano.

Dopo una trentina di minuti di cammino dentro il bosco raggiungiamo nuovamente il punto di partenza immettendosi nel lago del Cavone.

Località di partenza e arrivo: Lizzano in Belvedere

Difficoltà: E

Dislivello: + – 500 metri

Tempo di percorrenza: circa 4  ore

 

Informazioni utili

La pagina ufficiale del Parco che descrive nel dettaglio l’itinerario alle Cascate del Dardagna

Il sito ufficiale del Parco, ricco di informazioni utili