La primavera è ormai al suo culmine e, ormai, ci si trova ad un passo dalla calda stagione estiva.
Per questa ragione, forse è bene sfruttare a pieno le miti giornate primaverili per godersi al massimo ogni esperienza in un territorio ricco come quello emiliano.
Vi troverete immersi all’interno di panorami cangianti che vanno dai paesaggi agresti della Pianura Padana fino alle montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano, a un passo dalle dolci Colline Toscane.
Ph.: da www.travelemiliaromagna.it
Le alternative proposte svariano dai percorsi in mountain bike a quelli da intraprendere a piedi in luoghi diversissimi tuttavia accomunati dallo splendore naturalistico che si sviluppa nei loro dintorni.
In aggiunta, si tratta di itinerari percorribili anche in famiglia data l’esigua difficoltà complessiva.
Non resta che inforcare lo zaino oppure mettersi in sella e partire alla scoperta di un territorio che riserva sempre magnifiche sorprese.
Il Sentiero delle Cascate di Sant’Annapelago è un percorso escursionistico ad anello completamente immerso nel bosco nella zona dell’Appenino Modenese (Parco del Frignano).
Passeggerete lungo il Rio Valdarno e il Fosso del Terzino e andrete alla scoperta di ben sei cascate alimentate dal Rio Valdarno, tutte collocate a una manciata di chilometri l’una dall’altra.
Questo itinerario vi farà dimenticare le temperature e l’umidità della pianura, soprattutto durante le giornate più calde di questa stagione.
Ph.: di Claudia Golinelli da www.travelemiliaromagna.it
Ma saprà regalarvi anche un’escursione imperdibile, soprattutto se amate i boschi, i suggestivi salti d’acqua e la possibilità di immergere i piedi nelle fredde e limpide acque di queste piscine naturali.
Ricordate, però, che presso queste cascate vige il divieto di balneazione, quindi vi suggeriamo di prestare molta attenzione e di seguire le regolamentazioni locali.
_ L’itinerario completo è disponibile sul sito ufficiale
I piedi sono il mezzo di locomozione tradizionale per percorrere il Sentiero del Tidone, sito nell’area dei Colli Piacentini.
Quando il Po si allontana verso l’orizzonte, a diventare protagonista è il torrente che conferisce il nome alla valle, quella del Tidone.
Risalendolo in direzione della sorgente, vi imbatterete nella Diga del Molato, imponente opera terminata nel 1928 che ha generato il Lago di Trebecco, bacino artificiale lungo 2,5 km.
Questo sentiero costeggia l’intero torrente del Tidone e vi permetterà di scoprire l’incredibile bellezza e la varietà paesaggistica della valle.
Ph.: da www.travelvaltidone.it
I 69 Km di sentiero percorrono sia la provincia di Piacenza che quella di Pavia, e due regioni: l’Emilia-Romagna e la Lombardia.
Se poi vorrete prendere in considerazione dei trekking più brevi e giornalieri targati Piacenza, allora meritano una menzione quelli in Valnure verso il verdissimo Lago Nero (di origine glaciale) e alla volta del piccolo ma affascinante Lago Moo.
C’è poi anche il Lago Bino, straordinaria opera della natura che lo ha diviso in due, decorando in primavera la più grande delle porzioni del lago con una meravigliosa “pennellata” di ninfee gialle.
Per un approfondimento sul percorso potete consultare il sito ufficiale
Qui, invece, trovate qualche percorso in Valnure.
Questo divertente percorso è l’alternativa ideale se si viaggia in famiglia.
L’itinerario si percorre in bici partendo da Comacchio e, in meno di due ore, vi condurrà alla scoperta di uno dei tesori naturalistici più suggestivi di tutta l’Emilia-Romagna.
Da Comacchio, appunto, costeggerete la Valle Fattibello fino all’altezza della Stazione Foce.
Da quest’ultimo punto, inoltre, partono diverse escursioni in barca per visitare tutta l’area del territorio.
Ph.: da www.ferraraterraeacqua.it
Procederete poi lungo l’argine Agosta tra svassi e cormorani fino ad arrivare a sud delle valli, dove le acque sono interrotte da un lembo di terra: si tratta dell’incontaminata Penisola di Boscoforte.
Questa penisola è un lembo di terra lungo circa 6,5 km, formatosi in epoca etrusca (quindi più di 2000 anni fa), al confine tra le province di Ravenna e Ferrara, all’interno delle Valli di Comacchio.
Sul territorio l’acqua, la sabbia e il vento hanno saputo dialogare al meglio con l’uomo disegnando, nel corso dei secoli, panorami e paesaggi difficili da raccontare se non visti con i propri occhi.
Non è forse un caso che moltissimi animali hanno eletto l’intera zona come loro casa contribuendo a renderla uno dei più straordinari ecosistemi d’Europa.
_ Per maggiori informazioni sull’itinerario potete consultare questa pagina.
Questa alternativa di viaggio vi porterà alla scoperta del magnifico Parco dei Gessi Triassici sito nell’Appennino reggiano.
Si tratterà di un panorama naturalistico davvero unico che affonda le proprie radici in un passato antichissimo.
Basti pensare che questi gessi risalgono a ben 200 milioni di anni fa e sono i più antichi di tutto l’Appennino. Sono collocati in un tratto di circa 10 km lungo la Valle del Secchia, poco più a sud della Pietra di Bismantova.
Lì, il fiume, ha profondamente inciso questa vasta formazione, alle pendici dei monti Rosso, Carù, Pianellina e Predale.
Ph.: da www.parcoappennino.it
Queste evaporiti, rarissime sul territorio italiano dato che affiorano soltanto sull’1% del territorio nazionale, sono di colore bianco, a volte grigio chiaro, arancione e rosa.
Sono arricchite, inoltre, da bellissime formazioni di cristalli e inglobano diversi tipi di rocce come calcari e dolomie scure.
I gessi, per le loro caratteristiche, creano un paesaggio molto suggestivo, con fenomeni carsici sotterranei e superficiali come gli inghiottitoi, le conche chiuse e le grotte, fino a generare veri monumenti naturali di grande interesse geomorfologico.
Il percorso in questione è il Giro dei Gessi Triassici 403, è lungo circa 22 Km, ed è totalmente da percorrere in bicicletta partendo dalla località di Castelnovo ne’ Monti.
_ L’itinerario completo è disponibile sulla pagina ufficiale
Immediatamente sotto la cima più alta dell’Appennino Parmense che presta loro il nome, i Laghi del Sillara sono la meta ideale per un’esperienza di trekking giornaliera.
Scoprirete dei veri e propri gioielli glaciali tra il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e il Parco Regionale dei Cento Laghi.
Ciò che rende davvero unica l’escursione è in realtà la camminata nel suo insieme che, partendo da Pratospilla, incontra in sequenza una serie di specchi d’acqua di origine glaciale, come il Lago Ballano e il Lago Verde.
Ph.: di Max Barattini da www.travelemiliaromagna.it
Lì i faggi costituiscono il preludio per la suggestiva alternanza cromatica di boschi e prati di mirtilli che potrete ammirare e vivere fino a raggiungere i Laghi gemelli del Sillara, a 1730 metri di altitudine.
Da questi ultimi sarà possibile salire fino alla vetta per godere di una vista che spazia dalla Lunigiana alle Alpi Apuane fino al mare.
_ Potete trovare il percorso completo in questa pagina.
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