Emilia, trekking di fine estate con vista: Passo della Scalucchia e Cerreto
Un itinerario d fine estate sul crinale tra Emilia e Toscana, per scoprire un vero paradiso naturalistico, un ecosistema intatto nel cuore dell'Appennino Tosco - Emiliano
Trekking di fine estate sul Cerreto, tra Emilia Romagna e Toscana
Fare al Passo del Cerreto in Emilia a fine estate è un’esperienza straordinaria per godere labellezza selvaggia dell’appennino emiliano lontano dalle folle.
Si cammina tra panorami unici, su sentieri circondati da prati verdi e fiori selvatici sotto il tepore del sole estivo.
La vista panoramica dal passo è stupefacente, con le cime delle montagne che si stagliano contro un cielo azzurro cristallino.
Il trekking al Passo del Cerreto in questa stagione offre una piacevole frescura, lontano dal caldo estivo delle pianure circostanti.
È un’opportunità per rilassarsi e riflettere nella tranquillità della natura incontaminata.
Un’esperienza che nutre non solo il corpo ma anche l’anima, regalando momenti di pace e bellezza immersi nella natura.
L’itinerario: dal passo della Scalucchia al Passo del Cerreto
A partire dal Passo della Scalucchia percorriamo un itinerario di interesse naturalistico, alla scoperta dell’ecosistema intatto dell’appennino emiliano.
Il Passo della Scalucchia è un noto ed importante valico appeninnico dal quale è possibile seguire inoltre molti itinerari sul versante toscano o emiliano, tutti molto ben segnalati.
Il percorso tiene una strada carrabile, intercettando anche il Bivacco Prà Po fino al Fosso dei Ravini dove si innesta sul CAI 669 fino al Fosso delle Polle.
Dopo averlo guadato si innesta sul CAI 651 per poi proseguire su una sentiero CAI 677 che attraversa la Costa del Borello.
Poi guada il torrente Secchia e si innesta su una strada carrabile che intercetta il CAI 675 e a poca distanza il CAI 675B che in pochi metri intercetta lo 00 al Passo dell’Ospedalaccio.
Da lì lo 00 porta al Passo del Cerreto.
Interessanti sul percorso il cippo napoleonico presso il passo dell’ospedalaccio.
Il percorso ha valenza prevalentemente naturalistica e attraverso un paio di varianti con i CAI 675 e 671 si raggiungono le sorgenti del Secchia nella conca glaciale del Prataccio.
Informazioni utili
Il sito ufficiale del Parco dell’appennino Tosco- Emiliano
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