Emilia, trekking di primavera alla meraviglia della Pietra di Bismantova
Citata da Dante nel quarto Canto del Purgatorio, secondo alcuni fu proprio questo massiccio di roccia a ispirargli l'idea del Monte del Purgatorio. Esploriamo la natura e la storia della Pietra con un trekking ad anello che dà il meglio di sé in primavera.
Trekking di primavera alla Pietra di Bismantova, il Monte del Purgatorio di Dante
Sacra, quasi magica, paragonata da Dante al monte del Purgatorio, la Pietra di Bismantovarappresenta una meta ideale per avvicinarsi alla montagna più vera, quella protetta e tutelata dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Qui boschi selvaggi, creste rocciose, brughiere e praterie di alta quota si offrono per numerose attività outdoor.
In primavera, quando la natura riprende vita, un trekking da queste parti è un’esperienza unica, tra storia e panorami.
Al Gir d’la Preda è un facile e appagante percorso circolare su strada asfaltata che attraversa borghi interessanti come Carnola, Vologno, Maro, Casale, Campolungo.
In dialetto emiliano Al Gir d’la Preda significa letteralmente giro della Pietra indicando appunto che l’itinerario ad anello fa il periplo della Pietra di Bismantova.
Il tracciato permette di vedere la rupe da tutte le angolazioni, lambendo campi agricoli, ruscelli e rade macchie di quercia.
Consente inoltre di fare molte deviazioni interessanti, dal punto di vista naturalistico e culturale.
Al Gir d’la Preda, il trekking ad anello del monte di Dante
La prima deviazione conduce alla base della Pietra di Bismantova, da dove parte un facile sentiero che porta alla sommità della rupe che domina la Valle del Secchia e dove lo sguardo spazia verso le cime più lontane, come il Cimone, il Cusna, il Ventasso e Alpe di Succiso.
Il tratto di Carnola-Vologno fa parte del percorso Il Cuore nel Parco, istituito dal Parco Nazionale in collaborazione con Ausi Reggio Emilia e l’associazione “Il cuore della montagna” per la riabilitazione dei pazienti cardiopatici.
Questo percorso, lungo 3,7 chilometri, inizia dopo aver oltrepassato l’incrocio tra Carnola e Ginepreto e segue la strada verso Vologno.
Lungo Al gir d’la Preda si transita di fronte alla latteria sociale di Carnola e una breve deviazione consente di arrivare all’azienda agrituristica “Il Ginepro”, Centro Visita del Parco.
Presso la Chiesa di Ginepreto s’incrocia il sentiero dedicato all’illustre scienziato Lazzaro Spallanzani che attraversa la provincia da Scandiano al crinale e San Pellegrino in Alpe.
Proseguendo il periplo della Pietra ci si immerge nel paesaggio agreste.
Incontriamo poi la bella Chiesa di San Prospero a Vologno, posta in perfetta posizione panoramica sui fianchi boscosi della Valle dei Gessi Triassici.
Nelle località di Maro e di Casale di Bismantova si possono effettuare delle soste presso le rispettive latterie sociali.
Superato l’abitato di Campolungo si rientra a Castelnovo ne’ Monti passando per la sua bella pieve.
Informazioni utili
Il sito ufficiale del Parco nazionale dell’appennino Tosco – Emiliano
La pagina dedicata al percorso Il cuore nel Parco
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