Emilia in primavera: salita panoramica al Rifugio Segheria Abetina Reale

L'Appennino Tosco-Emilano, specialmente in primavera, sa sempre regalare esperienze e paesaggi naturalistici davvero invidiabili. Andiamo alla scoperta di crinali panoramici, pianure d'alta quota, fitte foreste e passaggi decisamente scenografici

2 aprile 2024 - 12:00

La meraviglia dell’Appennino Tosco-Emiliano in primavera

La primavera si sta ormai dischiudendo e la voglia di partire per un weekend fuori porta all’insegna del trekking di certo non manca.

Una meta sempre interessante da scoprire è certamente l’Appennino Tosco-Emilano.

Quest’ultimo si innalza, appunto, tra il mare di Toscana e la pianura dell’Emilia  e consente di respirare sia le arie dell’Europa che quelle del Mediterraneo.

Il suo splendido crinale si può considerare come un sentiero sospeso tra due mondi, in cui si concentra gran parte della biodiversità italiana, favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.

Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, poi, vanta una straordinaria ricchezza di ambienti.

Ph.: da goonitaly.com

Basti pensare alle vette dell’Alpe di Succiso, a quelle del Monte Prado e del Monte Cusna, alle foreste che lasciano il posto alle rocce, ai laghi e alle praterie d’alta quota.

Più in basso, sul versante emiliano, l’inconfondibile Pietra di Bismantova domina il paesaggio con le sue pareti verticali.

La primavera, in questo senso, offre splendidi paesaggi in cui le vette più alte ancora innevate sovrastano le valli verdeggianti puntellate qua e là dal rosa delle primule e dal giallo dei narcisi.

Si tratta della stagione ideale per dedicarsi al trekking, alla bicicletta e per visitare i borghi e le molte emergenze culturali comprese nel territorio del Parco.

Uno dei percorsi più interessanti da percorrere a piedi è situato in corrispondenza del Passo della Pradarena, nel cuore della foresta appenninica.

 

L’itinerario, a piedi dal Passo della Pradarena fino al Rifugio Segheria Abetina Reale

Questo itinerario comincia dal Passo della Pradarena e vi condurrà, immersi nel silenzio della foresta appenninica, fino al Rifugio Segheria Abetina Reale.

Dovrete intraprendere il sentiero 00 per poi deviare sul CAI 639 che porta fino al Passo della Comunella.

Proseguirete, quindi, attraversando lo scenografico circolo glaciale della lama di Rio Re, della Sella di Mezzo e della Lama di Mezzo.

Procederete poi sul sentiero CAI 633A fino all’incrocio con il Sentiero Spallanzani.

Intercetterete così il Lago del Capriolo.

L’itinerario, quindi, vi farà deviare su un sentiero che intercetterà la strada forestale per la Bargetana.

Lì vi ricongiungerete con il Sentiero Spallanzani e la strada forestale fino a che non raggiungerete la Segheria intercettando il passo di Lama Lite.

Foto d’archivio

Il primo tratto, estremamente interessante dal punto di vista naturalistico, non vi farà incappare nella viabilità oppure nelle varie strutture fino al rifugio Bargetana.

Lì sarà possibile raggiungere il percorso dalla Presa Alta dove potrete lasciare i mezzi attraverso la forestale che sale al Battisti oppure tenendo sempre il sentiero Spallanzani.

Se vorrete arrivare al passo Lama Lite sino alla Segheria c’è un’alternativa oltre alla strada forestale indicata come percorso principale.

Potrete infatti scendere fino al Rifugio Segheria attraverso svariati percorsi CAI tutti segnalati.

Tra questi, il più battuto è il sentiero CAI 605.

Dalla Segheria sarà poi molto facile raggiungere sia il paese di Civago che i vari servizi principali.

 

Informazioni utili

Per scoprire tutti i percorsi presenti all’interno dell’Appennino Tosco-Emiliano consultate la pagina dedicata.

Se, invece, cercate qualche posto dove mangiare allora ecco qua un locale consigliato:

Albergo Ristorante Carpe Diem

Qui di seguito, infine, trovate anche il sito ufficiale del Rifugio Segheria Abetina Reale:

Rifugio Segheria Abetina Reale

 

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