Liguria con le ciaspole, Val d’Aveto: Monte Penna e Passo Cereghetto
La Liguria non smette mai di sorprendere: non solo mare, ma anche montagna vera, dove si può ciaspolare e sciare. Andiamo con le racchette da neve alla scoperta della selvaggia Val d'Aveto.
Val d’Aveto d’inverno: la Liguria di montagna con la neve
La Val d’Aveto è un angolo davvero particolare della Liguria: pur non troppo lontano dal mare,riserva incredibili sorprese agli appassionati di escursioni.
Pur non troppo distante dal mare, sembra di essere in un altro mondo, rispetto a quello della riviera.
Il territorio, tutelato dal Parco dell’Aveto, è una delle zone più belle dell’Appennino Ligure.
Lo spettacolo che si offre ai viaggiatori d’inverno, quando arriva la neve, è unico ed è di alta montagna.
Il Parco comprende le principali cime: il Monte Penna (1735 m), la vetta più elevata del Parco; il Monte Aiona (1701 m), con le foreste di faggio; i monti Zatta (1404 m) e Ramaceto (1345 m), a strati arenacei nudi nel versante meridionale e ricoperti da folte faggete in quello settentrionale.
In questo paradiso naturalistico coperto dal manto bianco dell’inverno, è possibile anche ciaspolare e, per gli appassionati, cimentarsi in discese di sci alpino.
L’itinerario: con le ciaspole nella foresta del Monte Penna
Il sentiero inizia nei pressi della località Casermette del Penna, nel comune di S. Stefano d’Aveto, si sovrappone inizialmente ad uno dei percorsi ad anello dell’area protetta (Anello del Monte Penna, segnavia A5).
Inizialmente si sale nella bella foresta demaniale del Penna, su comoda strada sterrata, fino a giungere alla segheria che il Parco ha fatto realizzare nella foresta per poter trasformare direttamente in cantiere il legname.
Da qui si lascia l’anello e si segue il Sentiero Ofiolitico (segnavia SO). Si prosegue quindi, sempre su strada sterrata, lungo quella che è comunemente conosciuta come la “strada delle Guardie” in quanto collega la foresta demaniale del Penna con quella delle Lame; il tracciato procede a mezza costa, lungo il versante settentrionale del monte Cantomoro.
In un alternarsi di faggeta e rimboschimenti a conifere, si giunge al ponte sul rio Ronco del Diavolo. In località Moglia Negretta si trova un piccolo riparo realizzato dal Parco, essenziale come posto tappa durante un’escursione o ricovero d’emergenza in caso di mal tempo.
Si lascia quindi il Sentiero Ofiolitico e si segue il segnavia A3 (Anello del monte Aiona) fino a giungere al passo del Cereghetto: l’ultimo tratto di percorso è più aperto e panoramico. Giunti al passo si consiglia di tornare indietro e di non proseguire perché in inverno il tratto diventa impervio a causa del ghiaccio e di numerose rocce affioranti.
Volendo dalla località Moglia Negretta, seguendo sempre il Sentiero Ofioitico, si può fare una deviazione al passo della Spingarda, ai piedi del monte Aiona, da dove si gode uno splendido panorama sulle montagne dell’alta Val d’Aveto.
I segnavia citati in caso di nevicata abbondante non sono più visibili, si raccomanda quindi di prestare la massima attenzione e di informarsi preventivamente sulle condizioni meteo.
Informazioni utili
Dal momento che siamo pur sempre in Liguria, occorre informarsi sulla presenza della neve in quantità sufficiente per andare a ciaspolare.
Il riferimento è naturalmente il Parco dell’Aveto, questo il sito ufficiale, dove si possono anche avere informazioni sulla percorribilità dei sentieri con le ciaspole.
Ricordate che, per la propria sicurezza, chiedere informazioni è sempre un’ottima idea prima di partire, a maggior ragione se non si conosce il territorio.
Per gli appassionati di sci, nel sito ufficiale degli impianti di risalita si trovano tutte le informazioni e contatti.
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