Liguria, Riviera di Ponente: 5 spettacolari trekking primaverili
Liguria in primavera: la meraviglia della Riviera di Ponente tra mare e monti
La Liguria, grazie al suo paesaggio caratteristico così come agli innumerevoli borghisingolari, ha da sempre ispirato generazioni di poeti, cantautori e artisti italiani e non solo.
E questo non è un caso: la cultura, il valore estetico dei paesaggi e dei suoi piccoli borghi rendono questa regione stretta e affusolata un unicum in tutto il nostro territorio.
Il versante occidentale della Liguria denominato anche “Riviera di Ponente”, in particolare, sicuramente non significa solo Sanremo.
Questa porzione di territorio, infatti, saprà regalarvi numerosi sorprese, specialmente per quanto riguarda le attività outdoor.
Camminerete lungo vie storiche su cui mise piede Napoleone, raggiungerete vette che sapranno regalarvi paesaggi mozzafiato.
E poi ancora scoprirete grotte nascoste, spiagge cristalline e borghi pittoreschi tutti da visitare.
Le alternative non mancano e quindi non resta che partire per un’avventura di primavera.
1- Finale Ligure, a piedi lungo lo storico sentiero napoleonico
Percorrere questo itinerario significa spostarsi nel territorio della provincia savonese.
Quest’ultima, infatti, può vantare una rete sentieristica davvero impressionante: questa supera addirittura i 300 Km.
Percorrerli anche solo in minima parte significa incrociare antichi borghi medievali, laghetti, cultura e tradizioni popolari così come vuol dire assaporare tanti prodotti tipici della gastronomia del territorio.
I sentieri escursionistici che si sviluppano in questa terra sono diversi e si adattano a tutti, dagli esperti ai bambini, regalando sempre panorami sublimi a picco sul mare e angoli nascosti nelle zone meno costiere.
Il percorso proposto è collocato nella zona di Finale Ligure, rinomata non solo per il turismo marittimo ma anche per gli sport outdoor.
Percorrendolo avrete la grande possibilità di coniugare la storia con lo sport, specie se si considera che il sentiero si sviluppa sulle antiche orme di Napoleone Bonaparte.
Partirete dalla porta antica di Finalborgo e, dopo un centinaio di metri, incontrerete sulla destra l’inizio del sentiero napoleonico.
Quest’ultimo fu realizzato verso la fine del XVIII secolo per permettere il transito delle artiglierie della “Grande Armée”, già itinerario medievale a sua volta ricalcato sull’antica via romana Julia Augusta.
Salendo raggiungerete in breve tempo la cappelletta Regina Pacis, punto panoramico che domina su Finale Ligure.
Proseguendo ancora riuscirete a scorgere Borgio Verezzi e l’isola di Gallinara.
Se desidererete arrivare fino al bosco allora dovrete percorrere un’antica mulattiera che termina sul selciato della chiesa di San Martino e del santuario Maria Regina Mundi.
La discesa vi permetterà di scoprire le vecchie borgate di Verezzi, gli uliveti, i vigneti e i terrazzamenti tipicamente liguri.
Per terminare l’escursione ad anello dovrete rientrare a Finalborgo passando per il monte Caprazoppa.
Questo percorso ad anello di media difficoltà si percorre in circa 3 ore di cammino (andata e ritorno).
Una raccolta di itinerari escursionistici in provincia di Savona
2- Triora, un itinerario immerso nella Valle Argentina
Questo itinerario ci conduce in un’altra splendida provincia ligure: quella di Imperia.
Stanziata al confine con il territorio francese, questa provincia saprà riservare grandi gioie agli amanti dell’escursionismo.
In un lampo passerete dalla costa frastagliata con le sue celebri località balneari fino alle irte vette delle Alpi Marittime.
L’entroterra imperiese è un favoloso susseguirsi di caratteristici paesini, borghi e naturalmente sentieri tutti da percorrere fino all’ultimo metro.
Il percorso proposto trova il suo incipit a Triora, noto anche come “il paese delle streghe”, nascosto tra le valli dell’Imperiese.
Il paese è celebre per le streghe poiché, all’epoca, si credeva che queste praticassero i loro riti nei boschi.
Il prelibato “pane di Triora” si ricollega a questa leggenda: si dice che tra i vari ingredienti ci fosse anche la segale cornuta, ovvero il cereale infetto.
Questa piccola borgata medioevale di circa 400 abitanti è famosa in tutta Italia per avere dato luogo, nel lontano 1587, alla peggiore caccia alle streghe di tutti i tempi.
A partire da Triora potrete partire a piedi per esplorare la bellezza della Valle Argentina, esattamente sulla strada sterrata che ospita i resti della chiesa di Santa Caterina, risalente al lontano 1390.
Dopo aver passato alberi di castagno lungo la Valle del torrente Capriolo, ecco che l’escursione proseguirà verso la seconda tappa, Goina.
Quest’ultimo è un antico borgo adagiato in una valle incorniciata dalle irte vette delle Alpi Marittime.
Camminerete lungo un sentiero che vi farà immergere in un bosco rigoglioso in direzione di baite e del Passo della Guardia.
Questo itinerario era già conosciuto nell’epoca del Bronzo e, nella vicina grotta del Petruso, furono ritrovati oggetti della popolazione micenea.
Una volta raggiunto il Passo della Guardia dovrete procedere sul sentiero nuovamente in direzione di Triora per un punto panoramico che dominerà sui paesi sottostanti.
Il sentiero non presenta grosse difficoltà ed è percorribile in circa 5 ore.
3- Ventimiglia, trekking in direzione spiaggia delle Calandre
Ci si sposta ora a Ventimiglia, collocata sempre nella splendida provincia di Imperia.
Questo percorso, seppur breve, si rivelerà piuttosto interessante e caratteristico dal momento che è uno dei pochi a coniugare il mare azzurro con la costa rocciosa nel Ponente ligure.
Il punto di partenza è il fiume Roja, situato nella città di confine italo-francese Ventimiglia.
Una volta superato il fiume, dovrete proseguire verso la bellissima passeggiata Marconi sino a raggiungere l’antica zona portuale della città in località Ventimiglia Vecchia.
In questo punto vi troverete dinanzi a una vecchia costruzione abbandonata e, dopo averla lasciata spalle, procederete sul lungomare.
Dovrete quindi affrontare una piccola salita per poi ridiscendere nuovamente verso la località che dà il nome all’escursione stessa: la sorprendente spiaggia delle Calandre.
Per il ritorno potrete decidere se ripercorrere lo stesso itinerario a ritroso, oppure se dirigervi verso ovest ricollegandovi alla Via romana Julia Augusta che, seguendo alcuni suoi sentieri minori, arriva fino in Francia.
4- Loano, salita panoramica al Monte Carmo
Questo trekking è decisamente uno dei più suggestivi di tutta la Riviera di Ponente.
La destinazione è il Monte Carmo, adatta indicativamente per camminatori esperti.
Il primo passo per raggiungere il monte è quello di arrivare in auto fino a Verzi, nell’entroterra di Loano, e da qui seguire le indicazioni per la località di Castagnabanca.
Dovrete seguire in auto una strada sterrata che terminerà, dopo lungo percorso, presso uno slargo dove potrete lasciare il vostro mezzo.
L’itinerario seguirà la stradina sterrata che passa a monte del posteggio.
Dopo qualche centinaio di metri arriverete a un bivio.
Dovrete quindi deviare a destra sul sentierino (segnavia “2 quadrati rossi”) che sale repentino nel bosco.
Dopo aver superato un intaglio roccioso e dopo aver attraversato un ponticello su di un rio (Ponte dei Martinetti), arriverete al Rifugio Pian delle Bosse da cui potrete godere di un eccezionale panorama.
Dal rifugio continuerete a salire nel bosco sino ad incontrare una “palina” di segnalazione.
Presso questa occorre lasciare il percorso principale e deviare a sinistra.
Con un susseguirsi di ripide salitelle e ottimi scorci panoramici giungerete al colletto che sovrasta la caratteristica Rocca dell’Aia, nota agli appassionati di arrampicata.
Da qui, prestando molta attenzione alle “tacche” di vernice sulle pietre, dovrete inerpicarvi sulla destra superando alcuni scalini rocciosi per poi raggiungere la cresta.
La dovrete percorrere integralmente seguendo i segnavia finché, dopo lungo percorso, questa terminerà presso una teleferica in disuso.
Alla vostra sinistra troverete il Rifugio Amici del Carmo, mentre di fronte a voi non potrete non notare la cima del Monte Carmo.
Procederete scendendo all’interno di una piccola conca erbosa per poi risalire a zig-zag seguendo l’erboso versante sud.
In breve tempo raggiungerete la grande croce di vetta del monte.
Questa pagina descrive nel dettaglio l’itinerario al Monte Carmo con tutte le informazioni utili
5- Noli, alla scoperta della Grotta dei Falsari
Se desiderate raggiungere con facilità un luogo in grado di incantarvi e offrirvi uno scenario unico e speciale, allora il sentiero che conduce alla Grotta dei Falsari di Noli è ciò che può fare al caso vostro.
Il nome dell’antro – conosciuto anche come “Grotta dei Briganti” e che vedete nella foto di apertura di questo articolo – pare ricondurre all’ipotesi che, un tempo, la grotta fosse un nascondiglio per la merce dei contrabbandieri.
La vista da questa grotta è semplicemente mozzafiato.
La potenza della natura, infatti, ha scavato questo antro che si apre quasi come fosse una finestra sul mare.
La Grotta dei Falsari è facilmente raggiungibile con un percorso a piedi che inizia dal lato occidentale del borgo medievale di Noli, un’antica Repubblica Marinara.
Dovrete seguire le indicazioni per la “Passeggiata Dantesca” che, in circa mezz’ora, vi porterà fino alla Grotta dei Falsari attraverso un percorso immerso nella macchia mediterranea.
Il consiglio è quello di prestare attenzione lungo il percorso perché, per raggiungere l’antro, a un certo punto occorre abbandonare il sentiero principale e scendere verso sinistra lungo un breve tratto che può risultare abbastanza scivoloso.
Fra le indicazioni per raggiungere la grotta potrete trovare anche la dicitura “Sentiero del Pellegrino”, in quanto l’antro è raggiungibile anche attraverso un sentiero più lungo che da Varigotti conduce a Noli.
Se volete scoprire tutti i percorsi di trekking a Noli e dintorni potete consultare questa pagina
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