Lake Como photographed from Ossuccio, showing mountains, Bellagio, the town of Ossuccio, and the Church of the Madonna del Soccorso, in autumn.
Il Lago di Como alla fine dell’autunno e con il freddo alle porte, si trasforma in un’oasi di pace, con panorami accesi da tonalità rosso e oro.
È il periodo ideale per gli amanti del trekking, per camminare sui sentieri che si snodano tra monti e borghi, con vista spettacolare sul lago.
A Brunate, il “Balcone delle Alpi”, si parte per itinerari immersi nella natura, con scorci unici sulla pianura sottostante.
Bellagio, la “Perla del Lago”, incanta con i suoi sentieri tra uliveti e castagneti, dove il panorama si apre in tutta la sua bellezza.
A Tremezzo, i percorsi si arrampicano sui monti, offrendo vedute indimenticabili sulle cime già innevate che lo incorniciano, in un gioco di luci e colori tipico della stagione.
Non solo un trekking, ma un’esperienza rigenerante, per godere della magia e della tranquillità di un luogo unico.
Dal piazzale di arrivo ci si avvia seguendo l’indicazione per San Maurizio.
In 20 minuti si arriva al piazzale della chiesa di Sant’Andrea e di qui si prosegue per l’ampia mulattiera a sinistra della chiesa stessa, per giungere poi in circa mezz’ora alla Capanna CAO.
Si procede in un bosco fino alla baita Bondella (m 1075) da cui inizia la parte panoramica dell’itinerario.
Ph.: Gettyimages/Daniele Mezzadri
Nelle giornate limpide si gode di scorci eccezionali sui monti della zona lariana, sulle cime delle Alpi e, volgendosi verso ovest, si può scorgere la sagoma maestosa del Rosa.
Si percorre il sentiero nr. 1: superato il rifugio Boletto, ci si trova in vista dell’omonimo monte, dove il panorama si fa veramente suggestivo e spazia a tutto campo su un’infinità di rilievi.
Di qui poi il sentiero piega leggermente a sinistra del crinale e si rivolge verso il lago, con viste stupende.
Si raggiunge la Bocchetta di Molina fino ad arrivare alla Capanna di San Pietro e di lì, attraversando un fresco bosco di faggi, si arriva alla Bocchetta di Lemna (m 1167); continuando in direzione Nord si ha una splendida vista sulle Grigne.
Si arriva prima alla Bocchetta di Palanzo (m 1210) e infine al rifugio Riella.
Con una romantica panoramica sul lago di Como si procede fino alla Bocchetta di Caglio (m 1297) e si ridiscende per una ripida sterrata fino alla colma di Caglio.
Di lì si procede fino alla Colma del Piano ed infine, a chiusura della prima giornata di cammino, al Pian del Tivano (m 937), dove si pernotta.
Difficoltà: E Dislivello: + 582 metri Tempo di percorrenza: 6 ore circa Segnaletica: segnavia CAI sentiero nr.1 bianco-rosso
Partendo dal Pian del Tivano si supera una serie di alpeggi: Alpetto di Torno, Alpe Grasso, Alpe Spessola.
Si arriva ai 1536 metri dell’Alpe di Terra Biotta, dal quale si gode di un’eccezionale vista della punta di Bellagio e delle montagne circostanti.
Ph.: Gettyimages/Nicola Colombo
Volendo, con una digressione di circa un’ora si può raggiungere il monte S. Primo (m 1685).
Altrimenti si comincia la lunga discesa verso il lago.
Si supera l’Alpe del Borgo, poi San Primo e infine si prosegue su ripide discese tra baite e alpeggi ancora in uso.
Man mano si discende fino a Guggiate (m 230) e da lì si attraversano prati e coltivi, dove si ritrova anche l’ulivo, per arrivare fino alla punta Bellagio.
Da qui si rientra a Como in battello o in autobus.
Difficoltà: E Dislivello: + 582 – 1300 metri Tempo di percorrenza: 6 ore circa Segnaletica: segnavia CAI sentiero nr. 1 bianco-rosso
Una piacevole escursione al centro del lago di Como nella zona di Tremezzo, la cui particolarità è la varietà dei paesaggi, con la posizione del centro abitato di Bellagio che fa da spartiacque ai due rami del lago Lario.
Qui si incontrano le palme e gli ulivi tipici del suo clima mite, gli ampi panorami sul lago, il contrasto con le cime e le alte vette delle Grigne, del monte Legnone e delle Alpi svizzere in lontananza, per finire con l’incredibile suggestione della chiesa di San Martino, incastonata sulla parete del Sasso di San Martino che sporge a precipizio sul lago.
Attraversando un piccolo centro abitato dove ancora sopravvive una traccia dell’attività di allevamento, si seguono le anse della montagna.
Nel punto in cui il sentiero è affiancato da una ringhiera ecco il cartello giallo indicante Parco Naturale di San Martino.
Pochi minuti ancora e si arriva alla chiesetta, un luogo magico, dal panorama incredibile e dalla storia antica, intrecciata a un fiorire di fantastiche leggende.
Dedicata a San Martino, è particolarmente frequentata proprio nell’ultima settimana di ottobre.
Le sue intricate vicende attraversano almeno un paio di millenni: per la sua posizione strategica il sito fu scelto già dai Romani per costruire un complesso d’osservazione collegato alla fitta rete di analoghe strutture, che consentiva un sistema efficacissimo di controllo del territorio e invio d’informazioni dalla periferia al centro dell’Impero.
Dislivello: + 200 metri circa Difficoltà: T Tempo di percorrenza: 2 ore circa
Come arrivare
1° / 2° itinerario In auto: A9 uscita Como Sud o Como Monte Olimpino, proseguire per Como.
In treno: da Milano Ferrovie NORD fino a Como, poi funicolare per Brunate; per il rientro a Como autobus della linea Bellagio-Como (Consorzio Trasporti Pubblici Como Tel. 031303608).
3° itinerario In auto: A9 uscita Como Nord, direzione Cernobbio/Menaggio, fino a Tremezzo.
In treno: Stazione FS di Como e bus di linea C10 fino a Tremezzo.
Il sito ufficiale della Funicolare di Como con tutte le info su orari e prezzi
La pagina di VisitComo, ricca di suggerimenti per itinerari ed escursioni
Un sito è interamente dedicato alla Via dei Monti Lariani: forse un po’ vintage, ma ricchissimo di informazioni dettagliate e descrizioni del percorso
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