Trekking d’autunno vicino Milano: Lago di Como, 3 itinerari panoramici

In autunno il Lago di Como diventa magico. Le montagne che si specchiano nitide nelle sue acque, i sapori e i profumi di questa stagione, i panorami che si ammirano lungo i sentieri regalano un'esperienza unica e indimenticabile da godere a passo lento

17 novembre 2023 - 8:00

Trekking d’autunno vicino Milano: 3 itinerari del gusto con vista sul Lago di Como

La gastronomia di un territorio è uno scrigno di saperi e di tradizioni che affondano le loro radici nella storia.

Il Lario e i suoi monti raccontano di esistenze indissolubilmente legate ad alpeggi, boschi e pascoli dove si conduceva una vita di fatica e lavoro, ma con il piacere di ritrovarsi tutti insieme a condividere cibi semplici e quattro chiacchiere.

Le terre del Lario, paesaggio di acqua e di monti modellato dai ghiacciai, anticamente hanno conosciuto un’economia di sussistenza basata quasi esclusivamente su ciò che il territorio offriva.

Una sfida quotidiana per una popolazione che si è presto specializzata in occupazioni a stretto legame con i suoi monti.

Abili scalpellini, maestri nell’uso del gesso, con la scagliola policroma che imita preziosi marmi negli altari delle chiese.

Ma anche esperti operai nelle calchere – forni in pietra per la produzione di calce…e spregiudicati contrabbandieri.

Le valli che si aprono verso la Svizzera sono state a lungo teatro del froso, il contrabbando come definito nell’idioma locale.

Un’attività illecita contrastata da tutti i governi che si sono succeduti nei secoli: spagnolo, austriaco, italiano.

Nonostante ciò, qui sono state contrabbandate le merci più svariate, affidate agli “spalloni”, che si spostavano soli e rigorosamente a piedi tra i boschi lungo il confine.

Di questo periodo rimangono ora le ex caserme della Finanza poste in cima ai valichi montani.

Alcune sono state trasformate in accoglienti e panoramici rifugi, come il Prabello e il Murelli.

Sono dislocati lungo la Via dei monti Lariani, interessante percorso che in circa sei giorni di cammino conduce per l’intera lunghezza del Lario, da Cernobbio a Sorico.

Autunno sul Lago di Como: i sapori della tradizione

Vivere di montagna per le genti del Lario ha significato anche, ovviamente, dedicarsi all’allevamento e alla pastorizia, praticati lungo le pendici dei monti che sovrastano il lago.

Ancora oggi gli alpeggi – piccoli agglomerati di edifici in pietra locale comprendenti un semplice alloggio e i locali per la trasformazione del latte – vengono “caricati” del bestiame nei mesi estivi e “scaricati” in settembre.

La pratica del condurre gli animali in alpeggio permette di variare il pascolo e di ottenere formaggi più aromatici e più grassi, ed è proprio qui che trova la sua origine quella cucina a base di latte e derivati ovini e bovini che caratterizza l’intera zona.

Ogni alpeggio, poi, produce le sue specialità.

Semplicemente catalogato in “magro”, “grasso”, “semigrasso”, il Lariano d’Alpeggio non è un unico formaggio.

La qualità artigianale della lavorazione e la specificità di ogni pascolo sono diversi dall’altro per esposizione, fioritura, temperatura e precipitazioni.

Il consumatore può scegliere tra una straordinaria varietà di sapori, profumi e consistenze, autentico tesoro per chi non teme di dover affrontare qualche sentiero montano per degustare in loco i doni della tradizione.

Questi formaggi sono inoltre fondamentali per la suntuosa “polenta uncia”.

Si tratta di un piatto che unisce ai carboidrati di mais e grano saraceno le proteine del latte.

Un energetico comfort food che non manca mai nei ristoranti tipici e al caldo della stufa nei rifugi lariani.

Tocc, il piatto delle feste sul Lago di Como

Dall’unione di formaggi, burro e polenta nasce anche il “tocc”, piatto delle feste tipico del Bellagino.

Gli ingredienti sono semplicissimi, ma sapientemente dosati e cotti molto lentamente si trasformano in un impasto cremoso da consumarsi rigorosamente in gruppo attingendo da un unico paiolo con il solo aiuto di un cucchiaio di legno… e delle mani!

Come accompagnamento, ottimi risultano i salumi, ma superbi i “Missoltini”, saporitissimi agoni pescati nel lago, pressati ed essiccati al sole, che ben contrastano il dolce delle farine.

Il tocc è una vera festa: un momento di alta convivialità con cui un tempo si era soliti celebrare i passaggi importanti, come feste patronali, battesimi, cresime.

Un vero e proprio rituale collettivo, che prevede, a paiolo svuotato, il “Regell”, ovvero la preparazione di una bevanda calda a partire da vino rosso, brandy e spezie che, portata a temperatura, viene accesa con una fiamma in una suggestiva e magica atmosfera.

Lo Zincarlin, il principe dei formaggi d’alpeggio

Il principe di tutti i formaggi d’alpeggio è senz’altro lo Zincarlin, ormai presente in infinite varianti.

Fresco o stagionato, di mucca o di capra, a latte crudo o pastorizzato, ma sempre caratterizzato da una ricchissima speziatura di pepe, erbe, aglio.

Il suo nome bizzarro sembra provenire dal celtico tsigros, che individua un formaggio fatto in casa per uso domestico.

Lo Zincarlin è un’autentica esplosione di sapori e profumi, soprattutto se gustato con un filo del locale olio di Lenno, leggero e fruttato, ottenuto dagli ulivi che qui prosperano grazie al microclima lacustre.

 

1 – Da Brunate a Pian del Tivano, trekking vista lago nel Triangolo Lariano

Dal piazzale di arrivo ci si avvia seguendo l’indicazione per San Maurizio.

In 20 minuti si arriva al piazzale della chiesa di Sant’Andrea e di qui si prosegue per l’ampia mulattiera a sinistra della chiesa stessa, per giungere poi in circa mezz’ora alla Capanna CAO.

Si procede in un bosco fino alla baita Bondella (m 1075) da cui inizia la parte panoramica dell’itinerario.

Nelle giornate limpide si gode di scorci eccezionali sui monti della zona lariana, sulle cime delle Alpi e, volgendosi verso ovest, si può scorgere la sagoma maestosa del Rosa.

Si percorre il sentiero nr. 1: superato il rifugio Boletto, ci si trova in vista dell’omonimo monte, dove il panorama si fa veramente suggestivo e spazia a tutto campo su un’infinità di rilievi.

Di qui poi il sentiero piega leggermente a sinistra del crinale e si rivolge verso il lago, con viste stupende.

Si raggiunge la Bocchetta di Molina fino ad arrivare alla Capanna di San Pietro e di lì, attraversando un fresco bosco di faggi, si arriva alla Bocchetta di Lemna (m 1167); continuando in direzione Nord si ha una splendida vista sulle Grigne.

Si arriva prima alla Bocchetta di Palanzo (m 1210) e infine al rifugio Riella.

Con una romantica panoramica sul lago di Como si procede fino alla Bocchetta di Caglio (m 1297) e si ridiscende per una ripida sterrata fino alla colma di Caglio.

Di lì si procede fino alla Colma del Piano ed infine, a chiusura della prima giornata di cammino, al Pian del Tivano (m 937), dove si pernotta.

Come arrivare al punto di partenza dell’itinerario:

Di fronte al lungolago di Como si raggiunge la stazione della funicolare che sale a Brunate.

La funicolare si arrampica dritta lungo il ripido pendio superando in pochi minuti ben 500 metri di dislivello per arrivare a Brunate, a quota 715.

Difficoltà: E
Dislivello: + 582 metri
Tempo di percorrenza: 6 ore circa
Segnaletica: segnavia CAI sentiero nr.1 bianco-rosso
Punti d’appoggio
Azienda Agricola Valsecchi, m 973, loc. Pian del Tivano, tel. 031. 677019

 

 

2 – Da Pian del Tivano a Bellagio, la natura del Lago di Como

Partendo dal Pian del Tivano si supera una serie di alpeggi: Alpetto di Torno, Alpe Grasso, Alpe Spessola.

Si  arriva ai 1536 metri dell’Alpe di Terra Biotta, dal quale si gode di un’eccezionale vista della punta di Bellagio e delle montagne circostanti.

Volendo, con una digressione di circa un’ora si può raggiungere il monte S. Primo (m 1685).

Altrimenti si comincia la lunga discesa verso il lago.

Si supera l’Alpe del Borgo, poi San Primo e infine si prosegue su ripide discese tra baite e alpeggi ancora in uso.

Man mano si discende fino a Guggiate (m 230) e da lì si attraversano prati e coltivi, dove si ritrova anche l’ulivo, per arrivare fino alla punta Bellagio.

Da qui si rientra a Como in battello o in autobus.

 

Difficoltà: E
Dislivello: + 582 – 1300 metri
Tempo di percorrenza: 6 ore circa
Segnaletica: segnavia CAI sentiero nr. 1 bianco-rosso

 

3 – Da Tremezzo alla Chiesa di San Martino: storia, natura e tradizioni del Lago di Como

Una piacevole escursione al centro del lago di Como nella zona di Tremezzo, la cui particolarità è la varietà dei paesaggi, con la posizione del centro abitato di Bellagio che fa da spartiacque ai due rami del lago Lario.

Qui si incontrano le palme e gli ulivi tipici del suo clima mite, gli ampi panorami sul lago, il contrasto con le cime e le alte vette delle Grigne, del monte Legnone e delle Alpi svizzere in lontananza, per finire con l’incredibile suggestione della chiesa di San Martino, incastonata sulla parete del Sasso di San Martino che sporge a precipizio sul lago.

Attraversando un piccolo centro abitato dove ancora sopravvive una traccia dell’attività di allevamento, si seguono le anse della montagna.

Nel punto in cui il sentiero è affiancato da una ringhiera ecco il cartello giallo indicante Parco Naturale di San Martino.

Pochi minuti ancora e si arriva alla chiesetta, un luogo magico, dal panorama incredibile e dalla storia antica, intrecciata a un fiorire di fantastiche leggende.

Dedicata a San Martino, è particolarmente frequentata proprio nell’ultima settimana di ottobre.

Le sue intricate vicende attraversano almeno un paio di millenni: per la sua posizione strategica il sito fu scelto già dai Romani per costruire un complesso d’osservazione collegato alla fitta rete di analoghe strutture, che consentiva un sistema efficacissimo di controllo del territorio e invio d’informazioni dalla periferia al centro dell’Impero.

Dislivello: + 200 metri circa
Difficoltà: T
Tempo di percorrenza: 2 ore circa

 

Testo di Domenico Boccia

 

 

Informazioni utili

Come arrivare

1° / 2° itinerario
In auto: A9 uscita Como Sud o Como Monte Olimpino, proseguire per Como.

In treno: da Milano Ferrovie NORD fino a Como, poi funicolare per Brunate; per il rientro a Como autobus della linea Bellagio-Como (Consorzio Trasporti Pubblici Como Tel. 031303608).

3° itinerario
In auto: A9 uscita Como Nord, direzione Cernobbio/Menaggio, fino a Tremezzo.

In treno: Stazione FS di Como e bus di linea C10 fino a Tremezzo.

Il sito ufficiale della Funicolare di Como con tutte le info su orari e prezzi

Questa pagina di VisitComo suggerisce molti itinerari ed escursioni nella natura

Questo sito è interamente dedicato alla Via dei Monti Lariani: forse non sarà graficamente perfetto, ma è ricchissimo di informazioni dettagliate e descrizioni del percorso

 

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