Trekking ad un’ora da Milano, via della Ganda: verso il rifugio più amato d’Italia

27 luglio 2022 - 18:00

Un itinerario verso la vetta della Grigna settentrionale, fino a raggiungere il Rifugio Brioschi, votato nel 2013 il più amato dagli italiani, che offre uno splendido panorama sulle Alpi e Prealpi Lombarde

La via della Ganda: in cammino verso il rifugio Brioschi

La via della Ganda è la via normale per salire al Grignone passando per il versante nord di Cainallo.

In estatequesto percorso è un itinerario turistico, piuttosto semplice, che porta fino al rifugio Bogani, poi diventa di livello escursionistico nel tratto fino al Grignone, con qualche facile catena nella parte finale.

Nella stagione invernale l’itinerario diventa un percorso coperto di neve, per percorrerlo possono servire picozza, ramponi o ciaspole, a seconda delle condizioni. La neve, vista l’esposizione Nord, è generalmente presente fino a luglio.

Dal parcheggio in fondo alla Val di Cino si prende la direzione dello spartiacque per poi deviare a destra sul sentiero nr. 25, che inizialmente sale all’ombra del bosco.

Un tratto privo di dislivello contorna il Grumellone tenendo a sinistra la costa che cade sulla Valle dei Mulini (prestare attenzione). Nel bosco di faggi si alternano fasi di salita a tratti pianeggianti.

Si trascura a destra il sentiero nr. 24 e proseguendo diritti si perde quota (70 metri) fino al fondo della Val delle Lavinie. I torrioni del Frate e della Monaca attirano l’attenzione degli escursionisti.

Si riprende a salire, a un bivio si prende a sinistra e terminato il bosco si superano delle distese prative, radi larici, fino a raggiungere l’Alpe Moncodeno (m 1700), dove superata una baita si prosegue diritti, in vista del Rifugio Bogani (m 1816), da dove si segue il sentiero nr. 25 Via della Ganda.

Trascuriamo le deviazioni a sinistra, sfasciumi prima e prati dopo accompagnano il percorso fino a quota 2045m, dove si trova una madonnina bronzea.

Proseguendo sempre tra sali e scendi, alla fine di una vallecola rocciosa si gira a sinistra, sempre tra sfasciumi: a quota 2150m un passamano agevola il superamento di un tratto poco esposto.

A un secondo cavo si risale una parete e giunti a un bivio (m 2230), si prosegue trascurando i sentieri nr. 19 e 28. Dopo una facile cengia inizia una ripida pietraia che si supera zigzagando fino a una parete attrezzata con catene: l’ultimo sforzo prima di arrivare al Rifugio Brioschi, votato nel 2013 il più amato dagli italiani.

 

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