mountain pasture with drinking trough
La Valle Brembana, è un territorio ricco di natura, caratterizzata dalla presenza costante del suggestivo fiume Brembo, dal quale prende anche il proprio nome.
Si tratta di un angolo della provincia bergamasca davvero unico e caratterizzato da aspetti molto diversificati: paesaggi impervi e rocciosi si alternano infatti a territori più aperti e a conche verdeggianti.
La Valle Brembana sarà capace di offrirvi molte testimonianze storiche lungo le vie Mercatorum e Priula, ma anche suggestivi borghi storici, e tesori artistici e architettonici.
Ph.: da www.bergamonews.it
È decisamente il luogo ideale per gli amanti dell’outdoor.
In questa valle, infatti, la rete sentieristica è piuttosto sviluppata e si adatta a tutti i livelli di difficoltà: potrete fare passeggiate brevi tra i borghi storici della Valle, oppure affrontare escursioni più impegnative fino alle cime più elevate del territorio.
Questa proposta vi condurrà nella splendida Val Serina, una delle valli laterali della Val Brembana sita nel cuore delle Prealpi Orobie.
Il sentiero in questione è denominato “del Sole e dei Sensi” e percorre Costa Serina, un comune della Val Serina collocato a 900 metri d’altitudine.
Per la precisione, partirete dalla località Trafficanti, una frazione del comune di Costa Serina.
Da Trafficanti, poi, il sentiero vi condurrà fino a Nespello. Questo tragitto, segnato come “Via Mercatorum”, è immerso nella più totale natura floreale e faunistica.
Lungo il percorso, inoltre, sono dislocate le antiche sorgenti “Leamàgn”, create dagli avi della Val Serina.
Ph.: da www.altobrembo.it
La “Via Mercatorum” era considerata, un tempo, la più importanti della Val Brembana poiché consentiva il collegamento tra la città di Bergamo, le comunità dei Grigioni e il resto d’Europa.
Durante tutto il tragitto potrete passeggiare su una strada antica e circondata da un panorama incantevole.
Dopo aver ammirato l’abitato di Nespello, proseguirete in discesa lungo un percorso facile e ben conservato sino a giungere nella località di Ruspino, luogo in cui sorge un’antica chiesa quattrocentesca in stile romanico che merita una visita.
Superato l’abitato di Ruspino, il percorso si farà lastricato e, dopo una salita, arriverete fino alla Péta, località oggi nota per essere luogo di uno dei più pregiati agriturismi della bergamasca.
L’itinerario si snoda per circa 5 Km ed è percorribile in un’ora e mezzo di camminata.
_ I dettagli del percorso sul sito ufficiale della Val Brembana
Ci si sposta ora sul versante nord del monte Croce (Gruppo dell’Alben), nella provincia di Bergamo, per intraprendere un’incredibile ferrata panoramica.
Si tratta della ferrata “Maurizio”, la quale si sviluppa a 1900 metri d’altitudine, sull’anticima sita a est del monte Croce.
Questa anticima, vista da nord, si distingue per i due grandi contrafforti solcati da profondi canali che conducono verso le torri imponenti della vetta.
È un versante selvaggio e alpinisticamente poco frequentato data la sua difficile accessibilità.
Ph.: da www.valseriana.eu
La via ferrata percorre il versante seguendo, in una prima fase iniziale, il grande zoccolo di destra, per poi risalire le pareti delle torri sommitali.
Una facile cresta, intercalata da piccole torri, vi porterà all’intaglio di collegamento con la Via Normale che sale dalla Forca fino alla cima del monte Croce.
L’accesso può essere effettuato soltanto se si è attrezzati con l’equipaggiamento previsto per la progressione su via ferrata: imbrago con kit di sicurezza, casco, guanti e scarpe da trekking.
Questa via ferrata si sviluppa per quasi 5 Km ed è percorribile in circa 2 ore e mezza.
Questo percorso, poco frequentato, rappresenta un’interessante alternativa alle classiche vie di accesso ai Laghi Gemelli, siti nel comune di Branzi, nell’alta Val Brembana.
Risalendo il fianco orografico sinistro del fiume Brembo, sulle pendici del Pizzo dell’Orto, il sentiero vi farà salire in un bosco fino alla diga di Pian Casere.
Dopodiché, presso la casa dei guardiani Enel, il percorso si congiungerà al sentiero 211 in direzione del rifugio Laghi Gemelli. Il sentiero parte da via Cagnoli a Branzi, nei pressi di un campo sportivo dove è anche presente un parcheggio pubblico.
L’accesso al sentiero, in alternativa, può avvenire partendo dalla cascata La Borleggia, collocata nei pressi del parcheggio in via Monaci.
Le vie si congiungono a circa 15 minuti di cammino dalla partenza, a una quota di 1040 metri, per poi proseguire insieme fino a una “strada piana” a quota 1110 metri.
Ph.: da bergamoxp.com
Gli effetti di una valanga e delle malattie arboree hanno portato al taglio completo della vegetazione nel tratto successivo, quindi potrete godere di un’ampia visuale in attesa che le piantumazioni effettuate tornino a dare al bosco il suo aspetto originario.
A quota 1400 metri giungerete ai Grassi, dove sono presenti alcune baite comunali e dove pastori e mandriani sostano nel periodo di transumanza verso gli alpeggi.
Procedendo ancora, arriverete alla diga di Pian Casere: lì, il bosco terminerà e inizierà a intravedersi il tipico paesaggio orobico.
Poche centinaia di metri dopo, nei pressi della casa dei guardiani dell’Enel, incrocerete il sentiero 211 e, da lì, proseguirete fino al rifugio Laghi Gemelli, sito 1968 metri d’altitudine.
L’itinerario si snoda per 4 Km e mezzo ed è percorribile in 3 ore e mezza di camminata.
Quest’ultima alternativa di viaggio vi porterà a percorrere il percorso Nembrini fino alla baita omonima.
La baita Nembrini, situata ai piedi di una ripida parete sul versante nord del monte Alben, è gestita dalla sottosezione ed è dedicata alla memoria di Claudio Nembrini, morto tragicamente sulle Ande Boliviane.
La località di partenza per questa escursione è il Passo di Zambla (1270 metri) in località Passo della Crocetta, dove potrete lasciare l’auto.
Da quel punto dovrete procedere verso la Conca d’Alben fino a incontrare le segnalazioni del sentiero 501 che sale verso sud-ovest.
Ph.: da www.caibergamo.it
Dapprima nel bosco, il sentiero tenderà a salire raggiungendo il Col dei Brassamonti, da dove inizierà ad attraversare la testata della Val Piana.
Abbandonerete quindi il tracciato principale per poi compiere una breve deviazione a sinistra.
Arriverete così alla baita sita a 1730 metri di quota. Questo sentiero è piuttosto breve: è lungo poco più di 3 Km ed è percorribile in circa un’ora e mezza.
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