Lombardia, 4 trekking suggestivi in Val Seriana e Val di Scalve: ideali per un fine settimana d’estate

La Val Seriana, assieme alla vicina Val di Scalve, è un territorio ricco di antichi borghi e maestose montagne. Questa valle alpina è la meta ideale per gli amanti dell'outdoor, con sentieri per tutti gli appassionati: dalle facili passeggiate fino ai percorsi più impegnati sulle vette delle Orobie

29 agosto 2024 - 9:49

La Val Seriana, un paradiso per il trekking a due passi da Milano

La Val Seriana e la Val di Scalve sono da considerarsi un vero e proprio grande parco naturale che si estende per 70 Km, capace di offrire esperienze naturalistiche, sportive, culturali ed enogastronomiche uniche.

Alte vette, cascate e torrenti gorgoglianti, bellezze artistiche e panorami da lasciarvi senza fiato: questo è quello che troverete in Val Seriana, un territorio dove i siti naturalistici di grande interesse si alternano a vere e proprie perle di arte e architettura.

Ogni borgo di queste vallate, infatti, conserva e valorizza uno straordinario patrimonio tutto da scoprire, con piccoli e grandi itinerari da percorrere a piedi.

Se vi piace camminare all’aria aperta, allora il Parco delle Orobie con suoi sentieri, le piste ciclabili e i rifugi, è certamente la meta ideale per delle gite familiari oppure di gruppo.

Di seguito potete trovare alcune proposte escursionistiche piuttosto fattibili alla scoperta di queste oasi naturalistiche nel territorio lombardo.

 

1- Un meraviglio itinerario alla scoperta della Val Sedornia e del lago Spigorel

La Val Sedornia, una piccola valle laterale della Val Seriana, è decisamente una perla tutta da scoprire grazie alla sua natura incontaminata, ai suoi paesaggi mozzafiato e alle curiosità storiche e artistiche che la contraddistinguono.

Il trekking proposto è il sentiero CAI 309, ed è l’ideale per chi vuole avvicinarsi alla montagna e visitare uno del laghi alpini più affascinanti della Val Seriana: il lago Spigorel.

La Val Sedornia, come si diceva prima, è una piccola valle laterale a cui si accede facilmente sia da Tezzi Alti, una frazione di Gandellino, sia dagli Spiazzi di Gromo.

Questo itinerario vi permetterà di calarvi nella vallata facendovi addentrare nei boschi di abeti, ma anche di passeggiare su ampi pascoli verdeggianti.

Tra le testimoniante più antiche di questa vallata, poi, c’è il Masso Altare. Si tratta di una pietra risalente a pochi secoli dopo la nascita di Cristo.

La leggenda narra che il masso fosse utilizzato dai sacerdoti druidi per compiere riti sacrificali di varia natura.

Il percorso richiede almeno 5 ore di cammino per essere intrapreso per intero, e il dislivello in salita è di circa 1000 metri.

_ Le informazioni dettagliare sul percorso sono disponibili sul sito ufficiale della Val Seriana

 

2 – In cammino verso la Cima Grem dal Colle di Zambla: 

La Cima di Grem è una montagna alta 2049 metri situata al confine tra la Val Seriana e la Val del Riso.

Si tratta di una passeggiata lunga circa 15 Km che si sviluppa tra boschi di faggi, pascoli e segni di un’attività mineraria ormai conclusa: scavi, imbocchi di gallerie, depositi di materiale di scarto e ricoveri per i minatori.

L’itinerario vi condurrà anche al Colle di Zambla, l’unico valico stradale che collega la Val Seriana con la Val Brembana. Per la precisione, il passo si trova sullo spartiacque tra la Val del Riso e la Val Parina, anche se quest’ultima viene unanimemente considerata parte della Val Seriana.

Nonostante numerosi tentativi di ricerca, l’origine del nome Zolambra rimane ancora oscura.

Il colle, stando alla testimonianza di Giovanni Maironi da Ponte, venne acquistato dalla nobile famiglia serinese Bonghi nel lontano 1267.

Questi iniziarono a disboscare e dissodare i terreni trasformandoli negli splendidi pascoli che, ancora oggi, possiamo ammirare. Questi stessi boschi, poi, rimasero relegati nei versanti più ripidi e ombrosi.

Tra le peculiarità di questa porzione di territorio vi è sicuramente la produzione di formaggio di qualità: gli allevatori della zona, infatti, nel 2014 hanno fondato la “F.V.S. Formaggi Valserina”, un marchio di qualità per distinguere e valorizzare i prodotti caseari della vallata.

Tra la meta dell’Ottocento e gli anni Settanta del secolo scorso, inoltre, la popolazione del luogo era in gran parte impegnata nell’attività estrattiva mineraria.

I distretti minerari della Val Parina, dell’Arera, della Val Vedra e del Grem sono infatti un vero e proprio labirinto di gallerie.

Negli anni Ottanta del secolo scorso venne anche completata una galleria lunga quasi 12 Km, la “Ribasso Riso-Parina”, che passa in profondità sotto il colle di Zambla e mette in comunicazione gli stabilimenti di trasformazione del minerale di Gorno, in val del Riso, con le miniere della Val Vedra e della Val Parina.

Blenda e Calamina erano i principali minerali che si estraevano e, da essi, si ricavavano zinco, piombo e piccole quantità di argento.

Ad ogni modo, gli alti costi estrattivi portarono alla progressiva dismissione delle miniere della zona culminando, nel 1982, con la chiusura definitiva dell’ultimo impianto a Gorno.

La passeggiata richiede almeno 3 ore di cammino e prevede un dislivello di circa 1000 metri.

_ Le informazioni dettagliare sul percorso sono disponibili sul sito ufficiale della Val Seriana

 

 

3- Una passeggiata fino alle Cascate del Vò

Questo itinerario vi condurrà nell’alta Val Seriana, per la precisione all’interno della Valle del Vò, la quale si apre poco prima di Schilpario, collocato nei pressi del piccolo borgo di Ronco.

Si tratta di una passeggiata ad anello della durata di un’ora e mezza che si sviluppa su un sentiero largo, ben battuto e segnalato, senza difficoltà e adatto anche ai bambini.

La Cascata del Vò è tra le principali mete estive della Val di Scalve.

Si tratta di una meravigliosa cascata formatasi dall’omonimo torrente: un vero e proprio salto di 25 metri immerso nel verde dei boschi.

Ci sono un paio di curiosità legate al percorso. Sul tragitto di andata si trova un esempio di “poiat”, una struttura di rami e tronchetti di legno utilizzata per la fabbricazione del carbone, importantissima, un tempo, per gli abitanti della zona.

Inoltre, poco prima della cascata, potrete osservare i resti dell’antica “reglana”, il forno di fusione dei minerali a cui si accedeva proprio tramite la mulattiera che oggi porta alla cascata.

Sono tutte tracce dell’antica vocazione mineraria della valle, nata al tempo dei romani.

_ Le informazioni dettagliare sul percorso sono disponibili sul sito ufficiale della Val Seriana

 

4- Una camminata verso il rifugio Tagliaferri: il più alto delle Orobie

L’ultima proposta di viaggio vi guiderà fino a Schilpario, lungo un’escursione piuttosto impegnativa nella natura selvaggia della Val di Scalve che vi porterà fino al rifugio Tagliaferri, il più alto delle Orobie, capace di regalare panorami spettacolari.

Per la precisione, il rifugio è situato sul Passo di Venano, nell’alta Valle del Vò. Partirete da Bergamo e percorrerete la provinciale della Val Seriana fino al Passo della Presolana.

Scenderete quindi verso la Val di Scalve e seguirete le indicazioni per Schilpario. Oltrepassati Vilminore e Vilmaggiore, poi, incrocerete la frazione di Ronco.

Dalla località di Ronco di Schilpario dovrete quindi intraprendere la mulattiera che sale in modo regolare lungo la Valle del Vò.

In prossimità delle cascate (deviazione sulla destra), il sentiero salirà con alcune svolte nel bosco e proseguirà sempre lungo il lato sinistro (destra orografica).

A quota 1650 metri si dovrà attraversare il torrente (ponte di legno) e salire fino alla conca di Venano di Sopra.

Bisognerà attraversarla per salire sulla mulattiera, con pendenza costante e ampi tornanti, fino a quota 2202 metri.

Da lì dovrete svoltare in direzione nord e, con un percorso più dolce, arriverete al Rifugio Nani Tagliaferri. Tramite il medesimo sentiero potrete raggiungere nuovamente Ronco.

Tuttavia, è anche possibile percorrere il sentiero naturalistico Antonio Curò, raggiungere i laghi del Venerocolo, e seguire il sentiero CAI 414 per ritornare a Ronco.

_ Le informazioni dettagliare sul percorso sono disponibili sul sito ufficiale della Val Seriana

 

 

 

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