Trekking vicino Milano vista Lago d’Iseo: le incredibili Piramidi di Zone

Le Piramidi di Zone sono un vero spettacolo della natura, rocce dalle forme uniche. Ecco un itinerario di trekking con un doppio panorama: da un lato sul Lago d'Iseo, dall'altro su queste pietre dalle forme immaginifiche

19 marzo 2024 - 9:00

Piramidi di Zone, rocce uniche con vista sul Lago d’Iseo

Nella parte settentrionale del Lago di Iseo c’è un’area che sembra modellata da un artista eclettico: sono le piramidi di Zone, bizzarre formazioni rocciose di origine morenica che si ergono con le loro geometrie tra gli alberi.

Conosciute anche come Camini delle fate, le Piramidi di Zone sono frutto dell’erosione dell’acqua.

In primavera la natura intorno al lago rende un trekking da queste parti ancora più affascinante.

Ph.: Gettyimages/siete_vidas

La zona circostante alle Piramidi è stata dichiarata riserva regionale e rappresenta il punto di partenza per itinerari alla portata di tutti che consentono di ammirare le curiose formazioni da diverse angolazioni.

Da Zone parte anche un’escursione più impegnativa verso il Monte Guglielmo, che con i suoi 1.957 metri d’altezza domina la pianura bresciana separando il bacino del Lago d’Iseo alla Val Trompia.

Trekking panoramico alle Piramidi di Zone

Si parte dal cimitero di Zone seguendo il rio Valurbes.

Si raggiunge la chiesetta della Madonna del Disgiolo, presso cui si possono trovare antiche orme di dinosauri su una parete di roccia dell’epoca del Triassico.

Proseguendo per 20 minuti si giunge alla croce di Zone, dopodiché si gira a destra in salita seguendo il segnavia CAI 234.

Ph.: Gettyimages/fotoember

Superando un cancello si entra nel pascolo di malga Aguina e si prosegue su carrareccia fino ad un’area di sosta dove si trova una pozza.

Si lascia il sentiero 208 per Passabocche e si segue una traccia lungo la cresta panoramica. Da qui inizia il tratto più ripido, seguendo una traccia inerbita, da cui la vista spazia dal Monte Rosa all’Adamello.

Proseguendo si incrocia il sentiero 201, che va seguito fino al Rifugio Almici. Da questo punto si continua a salire verso la vetta, che si raggiunge in una ventina di minuti.

Al ritorno si scende fino al rifugio proseguendo poi sul sentero 227.

Continuando dal sentiero, si imbocca una strada a destra e si rincontra il 227 (attenzione a non imboccare il 227A). Si costeggia la malga Palmarusso di Sotto e successivamente si giunge a Malga Casentiga.

Continuando sulla carrareccia principale si incontra l’acciottolato della Val Vandul.

A fianco della strada si possono ammirare le 45 statue intagliate del “Bosco degli Gnomi”, realizzate dall’artista Luigi Zatti e rappresentanti personaggi immaginari che popolano i boschi.

Si prosegue ancora e in pochi metri si raggiunge la chiesa parrocchiale, da cui si arriva al punto di partenza.

 

Informazioni utili

Questa pagina del sito turistico VisitLakeIseo offre molte informazioni sulla Riserva Naturale delle Piramidi di Zone ed è ricca di spunti utili per organizzare il viaggio o l’escursione.

 

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