Trekking vicino Milano: 5 itinerari nelle Orobie nella natura primaverile
Il Parco delle Orobie: itinerari e percorsi per esplorarle
Grazie ai suoi 70.000 ettari, il Parco delle Orobie Bergamasche rappresenta una delle aree protette più estesead elevata naturalità di tutta la Lombardia.
Il Parco comprende gran parte del versante meridionale delle Orobie, con imponenti rilievi montuosi che si innalzano oltre i 3.000 metri di altitudine.
Senza dimenticare le estese vallate percorse dai fiumi Brembo, Serio e Dezzo, che solcano rispettivamente le Valli Brembana, Seriana e di Scalve, e numerose valli laterali capaci di regalare scenari davvero sorprendenti.
Il territorio del parco è sicuramente un ricco mosaico di ambienti, creati dalla natura e dall’uomo, che ospitano specie tutelate dall’Unione Europea per il loro elevato valore naturalistico.
Per questo importante capitale naturale, il Parco delle Orobie bergamasche è noto come uno dei territori a più elevata biodiversità a livello regionale, nazionale ed europeo.
Per gli amanti delle escursioni, inoltre, il Parco delle Orobie Bergamasche offre oltre 1.000 Km di sentieri più o meno impegnativi: c’è quasi l’imbarazzo della scelta.
1- A piedi lungo il Sentiero dei Fiori
Per gli amanti della flora questa escursione è quasi un must.
I sentieri dei fiori e delle farfalle, infatti, vi consentiranno di scoprire e apprezzare le straordinarie peculiarità naturalistiche che si sviluppano intorno al Monte Pizzo Arera, in particolare specie che non esistono altrove nel mondo: gli stenoendemiti.
Il sentiero individuato per l’osservazione della flora, il “Sentiero dei Fiori”, è un anello che si snoda tra i 1821 e i 2078 metri di quota, dal Rifugio Capanna 2000 fino al Passo del Branchino.
Il periodo migliore per osservare il maggior numero di fioriture è il mese di luglio, tuttavia, già dalla primavera non rimarrete delusi dallo spettacolo che vi attenderà.
Nel loro insieme, i sentieri di accesso da Valcanale e Mezzeno costituiscono il “Sentiero delle Farfalle”, l’ideale per l’osservazione della fauna invertebrata e, in particolare, dei lepidotteri, soprattutto in relazione alla presenza di prati e pascoli attraverso i quali questi percorsi si snodano.
_Per maggiori dettagli la pagina dedicata.
2- Un trekking al Lago d’Avert e a Ol Simàl
Ricco di attrazioni naturalistiche, Valbondione e le sue frazioni vi permetteranno di immergervi nel silenzio e di scoprire la natura che caratterizza il Parco delle Orobie Bergamasche.
Circondata dalle maggiori vette della provincia, questa località è un ottimo punto di partenza per diverse escursioni alla scoperta della natura, tra vecchi siti minerari e riserve florofaunistiche.
Il percorso proposto si costituisce come una lunga escursione dalle elevate pendenze, infatti dura all’incirca 5 ore e mezza.
Ad ogni modo ne varrà la fatica dato che vi condurrà fino al punto più alto raggiungibile tramite il Sentiero delle Orobie: Ol Simàl, sito a 2712 metri.
Ma passerete anche per uno degli specchi d’acqua più suggestivi di Valbondione: il lago d’Avert, collocato a 2309 metri d’altitudine.
_Se volete saperne di più sul percorso potete consultare la pagina dedicata.
3- In cima alla Diga del Gleno
Partendo da Bueggio (frazione di Vilminore di Scalve) si raggiungono con un’ora circa di camminata, immersi in una natura unica, sia il lago che i ruderi della famosa diga del Gleno.
Si tratta di un’escursione unica e ricca di storia: il trekking alla Diga del Gleno unisce, infatti, la bellezza della natura della Val di Scalve al ricordo dell’immane tragedia del crollo della diga avvenuto il primo dicembre del 1923.
Il disastro distrusse le frazioni di Bueggio, Azzone e altre abitazioni fino a Darfo e causò la morte di almeno 356 persone.
L’ultimo tratto del percorso, completamente scavato nella roccia, è totalmente pianeggiante e straordinariamente panoramico.
_Qui potete trovare l’itinerario completo.
4- Un giro ad anello intorno al versante sud della Presolana
Questo itinerario si costituisce come un giro ad anello che vi regalerà panorami indimenticabili intorno al versante sud Presolana, una grande montagna orobica dai profili dolomitici, scrigno di una preziosa biodiversità costituita da specie endemiche.
Questo percorso vi permetterà di conoscere anche l’angolo remoto in cui è incastonato lo splendido rifugio Olmo, ma anche gli ampi pascoli della Valzurio e le alte bastionate calcaree della parete nord.
Il punto più alto del sentiero nonché il più scenografico e panoramico è costituito dalla Grotta dei Pagani.
Quest’ultima è una cavità situata sulla Presolana, raggiunta da numerosi escursionisti tra i quali spiccano dei nomi davvero importanti.
Nel 1930 un segretario comunale di Castione, cercando tra le carte della guida alpina Carlo Medici, trovò il vecchio libretto di questi che documentava una salita alla grotta nel 1888.
La salita venne intrapresa dallo stesso Medici in compagnia del principe don Emanuele Gonzaga, di don Luigi Grasselli e di Achille Ratti, futuro pontefice.
La notizia del ritrovamento del libretto e l’ascensione del futuro pontefice Pio XI alla Grotta dei Pagani, diedero importanza a questo luogo che divenne, ed è ancora, meta di numerosi escursionisti.
_Qui potete trovare il percorso completo
5- Un’avventura escursionistica per il Sentiero delle Orobie
Questo affascinante percorso si snoda per 160 Km con quote medie intorno a 2000 metri e punte fino a 2700 metri.
Si sviluppa lungo i monti della provincia di Bergamo e attraversa paesaggi suggestivi e montagne di rara imponenza.
Si distinguono generalmente 8 tappe per il Sentiero delle Orobie Orientali.
Quest’ultimo parte da Valcanale e arriva fino al Passo della Presolana in Valle Seriana.
In alternativa, esiste anche la variante ad anello che dal Passo dello Scagnello riconduce ad Ardesio.
C’è poi il Sentiero delle Orobie Occidentali, suddiviso in 6 tappe, che da Cassiglio conduce al Rifugio Calvi in Valle Brembana.
È sempre possibile percorrere anche numerose varianti in base al proprio livello di allenamento e dei giorni che si hanno a disposizione per il
trekking.
Potrete intraprendere anche solo delle singole tappe dato che il sentiero delle Orobie è raggiungibile attraverso vari percorsi che partono dai paesi del fondovalle.
Tutte le tappe utilizzano come punti d’appoggio rifugi gestiti nel periodo che va da maggio fino a ottobre, con possibilità di pernottamento e ristoro.
_Per saperne di più potete visitate la pagina ufficiale dedicata.
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