Trekking vicino Milano, Lago di Como: tre spettacolari itinerari panoramici

A soli 50 chilometri da Milano il Lago di Como regala paesaggio emozionante, ancora perfettamente conservato sia naturalisticamente che nei piccoli borghi antichi. Andiamo alla scoperta di questo piccolo paradiso con tre itinerari, due a piedi e uno in mountain bike, godendoci la meraviglia del panorama tra lago e montagne.

7 giugno 2023 - 5:44

Trekking sul Lago di Como: tra il lago e la montagna del Triangolo Lariano

Il triangolo lariano è una regione di straordinaria bellezza sul Lago di Como.

Tra Como, Lecco e Bellagio, che formano i vertici del triangolo, regala una perfetta combinazione di spettacolari paesaggi montani e d’acqua, un ambiente unico per il trekking.

Le montagne che si affacciano sul lago offrono spettacolari sentieri adatti a tutti i livelli di abilità.

Vediamo due itinerari escursionistici e uno in mountain bike, tra boschi, ruscelli, borghi e panorami indimenticabili.

 

1 – Lungo le rive del lago: da Careno a Nesso

Dalla cava di pietra si tiene la sinistra, si scendono gli scalini (indicazioni) per arrivare al pontile.

Dalla chiesa di San Martino si risale attraverso il caratteristico borgo in pietra e tenendo la sinistra si raggiunge la chiesa di Santa Maria Assunta.

Sulla destra si trova un sottopassaggio e la carrozzabile che porta alla grotta Masera e a Monti di Careno.

A sinistra si perde quota e dopo un piccolo portico si raggiunge la provinciale: si cammina per circa un chilometro lungo il marciapiede, apprezzando la bellissima vista sul lago e sui monti. Ad una piazzola (fontanella) si è ormai prossimi al centro abitato (300 metri circa).

A destra, salendo presso la chiesa di San Lorenzo si vedono i resti del castello; perdendo quota, sempre a destra c’è una strettoia che porta a un lavatoio dove scorre l’acqua del torrente Tuf.

 

A Piazza Castello ecco l’orrido, per osservarlo meglio si scende a Riva di Castello.

Tornando qualche metro su si prosegue sulla sinistra e una ripida scalinata porta al ponte della Civera.

Si attraversa una ex oliera lasciando l’imbarcadero sulla sinistra, finché un sentiero in ciottoli sale verso un parcheggio; si prosegue lungo una viuzza fino alla frazione Borgonuovo.

La strada si restringe e diventa un vicolo pedonale, dopo qualche metro ci si trova davanti la chiesa di San Pietro e Paolo.

Si scende sulla stradina e qui troviamo in alto la scritta incisa nel legno: Borgovecchio.

Seguendo gli scalini sulla sinistra si arriva alla piazza vecchia sul lago, dove si può notare Brienno.

In estate è meta gradita dei bagnanti. Tornando sui propri passi si prosegue fino al molo dove il panorama si fa ancora più aperto.

 

2 – La montagna: Valle del Nosè e Monti di Careno

Da Vico, direzione Nosè, si raggiunge Scerio: dalla piccola frazione si supera il lavatoio e la mulattiera sulla sinistra che sale verso i paesi più in alto.

Dopo le ultime case si arriva su un sentiero che collega le frazioni basse con l’inizio della Valle del Nosè.

Oltrepassato un ponte si segue la carrozzabile in una successione di sali e scendi; a 400 metri (segnati), presso una cappelletta si prosegue sempre dritto finché la vegetazione si fa meno fitta e si apre a sinistra la visuale sul monte San Primo e i paesi di Zelbio e Veleso.

Si incontrano diverse baite e case in pietra.

A destra della carrozzabile si stacca un sentiero pianeggiante (non segnalato), lo si percorre prestando attenzione perché procedendo si restringe e diventa meno evidente alla fine del muro a secco, ma è sufficiente orientarsi tenendosi sulla sinistra.

Questo sentiero si collega ad un altro che porta sul monte Preaola.

Arrivati a un paletto con la scritta “Vasceno”, si scende e ignorando il cartello della strada regia che indica Pognana ci si trova a Monti di Careno.

Scendendo un tratto ripido della carrozzabile, appena dopo una cappelletta si vede l’insegna della strada regia per Nesso.

Si segue passando attraverso un bosco e massi erratici (in autunno è molto suggestivo ma più difficoltoso per via del fogliame).

Arrivati a una Madonnina si prosegue a destra passando per la piadera.

Il sentiero ricongiunge alla Valle del Nosè. Da qui si scende a sinistra e si ritorna al punto di partenza.

3 – Pian di Nesso e Valle del Nosè in mountain bike

Dall’incrocio tra la S583 e la SP44 si prende la strada direzione Pian del Tivano.

Passando Nesso si trovano numerosi tornanti che mostrano spettacolari panorami sul lago.

Si continua sulla strada principale ignorando le deviazioni per Erno e Veleso.

Passando per Zelbio, in un paio di chilometri con una fitta vegetazione sulla destra, ci si troverà ai Pian di Nesso.

Si può proseguire qualche centinaio di metri più avanti per godere degli spazi aperti del Pian del Tivano e del paesaggio intorno, tra cui spicca la cima del monte San Primo.

Tornando si svolta a sinistra e si passa per l’azienda Enervit.

La strada, inizialmente pianeggiante, si addentra sempre più nella boscaglia.

 

Dopo un chilometro circa si arriva a un incrocio: sulla sinistra è segnato l’agriturismo Moses ma si prosegue sulla destra per la strada di terra battuta che passa vicino all’ex ristorante Morini e si prosegue ancora sulla destra per Erbaiola.

Qui inizia la Valle del Nosè e si incomincia a scendere.

Raggiunto un piccolo agglomerato di case la pendenza aumenta: sulla destra vi è una ricca vegetazione e la valle si fa sempre meno ripida, si sente lo scorrere del torrente Nosè, fino ad arrivare al ponte a due campate di origine medievale e al piccolo laghetto.

Continuando dove si trova la Madonna col Bambino scolpita nella roccia la strada si divide, si scende verso il centro del paese oppure, seguendo la strada principale, si raggiunge la S583.

Informazioni utili

Il sito ufficiale della Comunità Montana del Triangolo Lariano è ricco di spunti e informazioni sul territorio

 

 

 

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