Capo di Ponte (Bs), Valcamonica,Lombardy,Italy, The National Park of Rock Engravings of Naquane,rock n.1 , neolithic, site UNESCO n.94
Esplorare la bellezza ancestrale e il mistero inciso nella pietra: il trekking tra le incisioni rupestri della Valcamonica è un’esperienza che incanta i sensi e nutre la curiosità.
Situata nel cuore delle Alpi italiane, questa regione offre un viaggio nel tempo attraverso l’arte preistorica incisa su rocce millenarie.
Le incisioni, testimonianze mute di antiche civiltà, dipingono storie di caccia, rituali sacri e vita quotidiana, regalando una finestra affascinante su un passato remoto.
Ph.: Gettyimages/bonottomario
Camminando lungo i sentieri serpeggianti, si è circondati da paesaggi mozzafiato, con valli verdi e piccoli villaggi che sembrano emergere da un’epoca dimenticata.
La Valcamonica, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, incanta non solo con la sua storia incisa nella pietra, ma anche con la sua natura incontaminata e il suo fascino rustico.
Ogni passo rivela incisioni meticolose e suggestive, suscitando un senso di meraviglia e connessione con chi ha vissuto in quel mondo lontano.
Il primo Patrimonio dell’umanità riconosciuto dell’UNESCO in Italia, è costituito da una delle più ampie collezioni di petroglifi preistorici del mondo.
Le oltre 140.000 figure rupestri della Val Camonica (sito UNESCO nr 94), rappresentano un insieme eccezionale di documenti iconografici che consentono di seguire nel corso dei secoli l’evoluzione culturale della Civiltà Camuna.
Il numero complessivo delle incisioni catalogate, destinato a salire, si concentra soprattutto nei comuni di Capo di Ponte, Nadro, Cimbergo e Paspardo, in provincia di Brescia.
L’arte rupestre porta una testimonianza eccezionale di una civiltà esistente e delle tecniche di raffigurazione della vita quotidiana, dei riti e delle pratiche religiose.
Ecco due itinerari per godersi le straordinarie incisioni del Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane, primo parco archeologico d’Italia, fondato nel lontano 1955.
Visita lungo un percorso circolare e pianeggiante, in quattro settori differenti, seguendo la segnaletica del parco, numeri di catalogazione delle incisioni.
Dalla casa del parco si incontra la roccia 50, una delle più antiche, con oltre 8000 anni di storia, che rappresenta gli oranti in preghiera.
Inizio del percorso blu dopo l’edificio dell’Antiquarium.
La roccia 23 mostra un carro a tre ruote, la 35, al limitare della radura, reca un sacerdote in corsa e capanne incise. Si devia lungo una scalinata in terra battuta e si imbocca il percorso rosso.
Importante la roccia 57, che propone scene di caccia. Il sentiero torna verso la roccia 50, dove si incrocia il percorso verde, che ci accompagna verso l’uscita soprattutto con le rocce 70 e 73, raffiguranti il dio Kernunos, dalle corna di Cervo. Queste le rocce più importanti di un sentiero turistico ed interessantissimo.
Il secondo itinerario è il Sentiero delle Foppe di Nadro, del Parco di Ceto, Cimbergo e Paspardo.
Si parte dal piccolo museo di Nadro, la mulattiera inizia dal cimitero del paesino e porta in 15 minuti all’area di sosta del parco.
Di qui parte un sentiero, segnalato sia come percorso CAI che dalle segnalazioni della riserva archeologica.
Dopo soli cento metri, una passerella accede alla roccia 1, simbolo del parco, che rappresenta un orante che prega verso il sole.
Poco più avanti la grande roccia 6, con scene di caccia, duellie boxe primitiva.
Il sentiero inizia a salire dopo le alabarde e i pugnali della roccia 4, con un discreto dislivello.
Si rimane nel bosco, incontrando la passerella della roccia 24, con la rosa camuna, simbolo della valle.
Vicinissimo si incontra l’arciere, roccia 36, un unicum nell’aerea rupestre.
Il sentiero è ben segnalato e anche piuttosto impegnativo, un vero trekking, intervallato da altre rocce importanti, fino alla gigantesca 27, dalle molte istoriazioni differenti.
Il sito ufficiale del Parco Nazionale delle Incisioni rupestri della Val Camonica
Il sito ufficiale della Riserva Naturale Incisioni rupestri che ospita il Museo di Nadro
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