Puglia, trekking di primavera ad Alberobello: camminare nel paese dei trulli

In primavera, quando la vegetazione mediterranea esplode in tutti i suoi profumi e colori, il piccolo paese pugliese è una gemma ancora più godibile, tra storia e natura. Ecco una guida per un trekking completo nel suo meraviglioso centro storico e suoi trulli Patrimonio dell'Umanità.

3 maggio 2023 - 11:00

Alberobello: la magia dei trulli in primavera

Si dice Alberobello e subito si pensa ai trulli, questi piccoli gioielli archietettonici che hanno reso questa parte della Puglia celebre in tutto il mondo.

Qui nei trulli si fa tutto: sono case, parti di masserie, oggi anche alberghi diffusi, trattorie dove gustare il meglio della tradizione gastronomica pugliese e persino chiese.

Vediamo allora una guida completa per un trekking tra i trulli di Alberobello, per esplorare a piedi in primavera la meraviglia di questo Patrimonio dell’Umanità Unesco.

 

La chiesa a forma di trullo: Sant’Antonio

Alla sommità del Rione Monti, uno dei due principali nuclei a trullo di Alberobello, si trova la Chiesa di Sant’Antonio, costruita negli anni Venti del secolo scorso dal sacerdote Antonio Lippolis, grazie alle rimesse dei cittadini.

Si tratta di un’opera tipicamente alberobellese, sia per i materiali che per la tecnica costruttiva.

Presenta la peculiarità di essere edificata in forma di trullo, non solo la cupola maggiore, che raggiunge l’altezza di oltre 20 metri, ma anche i due trulli minori e il campanile.

Da qui, da Piazza Lippolis, può avere inizio il percorso cittadino.

Nella vicina Via Isonzo c’è un’area picnic e un parcheggio dove si può lasciare l’auto.

Superata Via Monte Pertica, dove ci sono dei bagni pubblici, ci si immerge subito nella magica atmosfera dei trulli, che fanno da corona festosa all’escursionista, già all’imbocco di Piazza D’Annunzio

Poi, in discesa, per la gradinata Via Monte San Michele, con numerosi negozietti dove è possibile acquistare prodotti della gastronomia e dell’artigianato locale.

Ph.: Gettyimages/wjarek

Si scende, così, al fondo di quello che doveva essere un antico alveo torrentizio, le cui alte ripe sono costituite dai trulli del Rione Monti, e da quelli della dirimpettaia Aia Piccola.

Di qui, da Largo Martellotta, piegando a destra, si raggiunge, all’inizio di Via Indipendenza, un’altra area a parcheggio.

Alla scoperta degli antichi trulli

Attraversato il basolato, di fianco ai bagni si imbocca un vialetto dei giardini pubblici che risale a tornanti fino alla sommità della salita, dove, attraverso uno stretto passaggio, si sbocca in Via Duca degli Abruzzi, prendendo a destra.

Si è già nel Rione Aia Piccola, quello forse più caratteristico di Alberobello, che deve il nome a un’aia pubblica, sulla quale si svolgeva la trebbiatura.

Lo si attraversa, così, in quello che sembra un allestimento di quinte scenografiche per una rappresentazione fiabesca; i trulli di Aia Piccola, del resto, sono stati scelti più volte come set cinematografico.

Quinte non prive di vita, anzi.

Qui quasi tutti i trulli, uniti a gruppi e affacciati sulle viuzze del rione, sono abitati: lo provano, sia il via vai delle persone che gli odori della cucina – il ragù, soprattutto – che si colgono all’ora di pranzo.

Percorsa la strada in tutta la sua lunghezza si imbocca a sinistra in Via Cristoforo Colombo, lungo la quale s’incontra l’azienda Vinicola Masciulli.

Si torna così indietro fino a incontrare, ancora a sinistra, Via Galileo Galilei e poi a destra Via Verdi, completando in tal modo la conoscenza di questo singolare rione.

Casa d’Amore e il Belvedere: profumi e sapori antichi di Alberobello

Giunti in Piazza Mario Pagano ci si trova di fronte al Museo del Territorio, costituito da numerosi trulli comunicanti tra loro, che ospita varie mostre temporanee.

Di qui, attraverso Piazza XXVII Maggio e la contigua Piazza del Popolo, si raggiunge Piazza Ferdinando IV, dove c’è Casa D’Amore, dal nome dell’antico proprietario, Francesco, che la eresse all’indomani dell’affrancamento di Alberobello, nel 1797, utilizzando per la prima volta la malta, fino ad allora bandita dalle disposizioni feudatarie.

Ritornati in Piazza del Popolo si può raggiungere, in fondo alla vicina Piazza Gian Girolamo e di fianco alla Chiesa di Santa Lucia, già del SS. Sacramento, il Belvedere: una terrazza dalla quale si ha una vista d’assieme della zona monumentale.

Ph.: Gettyimages/alkir

Tornati indietro, s’imbocca Corso Vittorio Emanuele e lo si percorre per quasi tutta la sua lunghezza. Prima di giungere alla Basilica dei Santi Medici, si prende a destra Via Trento e Trieste e la si segue fino a intersecare, al successivo incrocio, Via Monte Grappa, che si imbocca a sinistra.

Il Trullo sovrano: storia, arte e cultura da esplorare a piedi

Ci si trova, ora, in un’altra area a trulli, che si sviluppano sia lungo la strada principale, che nelle vie circostanti.

Si superano varie traverse, procedendo in leggera ascesa, fino a incontrare sulla sinistra, dove c’è una fontanella, Via Monte Calvario che si percorre sino al termine.

Si giunge, finalmente, di fronte alla Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano, in Piazza Curri.

Il nome deriva dall’architetto alberobellese, Antonio, che ne progettò il rifacimento in forme neo-classiche nel 1885, sulla precedente chiesa seicentesca.

Alla sinistra della facciata della basilica si apre Via del Gesù che conduce in Piazza Sacramento.

Sulla piazza si alza il Trullo Sovrano, a due piani, della seconda metà del Settecento, il più alto e ampio manufatto edificato con questa tecnica costruttiva.

Eretto anch’esso da un sacerdote: Cataldo Perta, è aperto al pubblico e ospita attività culturali.

Ph.: Gettyimages/PetruStan

Ritornati indietro, all’imbocco della strada, si piega a destra per Via Olmo, che si abbandona subito a sinistra per Via Armando Diaz. Si scende, così, a intersecare Via Cesare Battisti.

La si attraversa e si risale per un tratto Via Parini.

Sulla destra si prosegue in Via Giosuè Carducci, in tutta la sua lunghezza, fino a giungere in Piazza Matteotti, prospiciente il Corso Vittorio Emanuele già percorso all’andata.

Di qui si scende, per Via Tenente Cucci e la sua prosecuzione, Via Umberto, nuovamente in Largo Martellotta, dove, tra i numerosi negozi, ci si può affacciare alla ricerca di tipicità nella Panetteria dei Trulli.

Di fronte si apre Via Sabotino, un’altra strada a gradini, che riconduce a Piazza D’Annunzio, prima della quale s’incontra il punto vendita dell’Azienda Olearia Intini.

Poi, per Via Monte Pertica, si ritorna a Piazza Lippolis, concludendo così, il tracciato cittadino.

 

Informazioni utili

 

Il sito ufficiale della Pro Loco di Alberobello

Il sito ufficiale del Trullo Sovrano, ricco di informazioni e con la possibilità di acquistare online il biglietto alla Casa Museo.

Un sito ricchissimo di informazioni e news su Alberobello

 

 

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