3 percorsi trekking in Sardegna tra mare, natura e paesaggi spettacolari
La Sardegna è forse la regione più selvaggia d'Italia, quella dove oltre al mare e alle spiagge incantevoli chi ama l'outdoor può trovare pane per i propri denti.
Da molti anni ormai, tutti gli appassionati di trekking si avventurano alla scoperta del territorio sardo, straordinariamente capace di unire la bellezza del mare al fascinodei paesaggi montuosi.
Come arrivare in Sardegna per fare trekking
La Sardegna è facilmente raggiungibile da ogni parte dell’Italia e non solo.
Chi preferisce volare potrà decidere di atterrare agli aeroporti di Cagliari, Olbia o Alghero, scegliendo uno dei tanti voli economici che si trovano online.
L’alternativa all’aereo è raggiungere l’isola via mare.
Prendere uno dei traghetti Sardegna significa sicuramente impiegare più tempo, ma si tratta di un’opzione pur sempre comoda ed elastica a seconda della città di provenienza.
Inoltre consente di ammirare la bellezza del mare.
Trekking in Sardegna: 3 percorsi da non perdere
Da qualsiasi parte si arrivi, quel che è certo è che una volta qui nessun appassionato di trekking può perdersi questi 3 percorsi immersi nella natura sarda.
Prima di vederli tutti è bene ricordare che, come in qualsiasi altra area naturale, è importante seguire le regole del buon senso e rispettare l’ambiente.
Facciamo quindi attenzione a:
- non abbandonare rifiuti;
- non accendere fuochi;
- non disturbare la fauna selvatica;
- non danneggiare l’ambiente in nessun modo.
Detto questo, ecco 3 trekking in Sardegna da non perdere.
_ Sella del Diavolo:
La gente del posto la chiama anche Sedd’e su Diaulu ed è uno dei simboli della città di Cagliari.
La Sella è un promontorio che separa la spiaggia del Poetto da quella di Calamosca.
La leggenda vuole che qui l’arcangelo Michele e la sua schiera abbiano sconfitto Lucifero che voleva impadronirsi del Golfo di Cagliari.
Secondo i racconti, Lucifero sarebbe caduto dal cavallo e la sua sella si sarebbe pietrificata dando vita al promontorio.
Altre versioni invece dicono che a dare la forma alla montagna sia stata la caduta del demonio. In ogni caso, la Sella del Diavolo è oggi una meta must per tutti gli appassionati di trekking.
_ Selvaggio Blu
Il Selvaggio Blu è il percorso trekking più difficile in assoluto non solo della Sardegna, ma di tutta Europa.
Basti pensare che persino il New York Times lo ha inserito nella lista dei 100 trekking più spettacolari al mondo.
Il sentiero si snoda per circa 40 chilometri partendo da Santa Maria Navarrese e concludendosi a Cala Gonone, e attraversa scogliere, falesie, mulattiere e punti impegnativi.
Il Selvaggio Blu è nato nel 1987 grazie all’alpinista Mario Verin che lo ha ideato.
Si tratta di un percorso che solo i più esperti possono affrontare, camminando per molte ore al giorno e arrampicandosi per alcuni tratti.
_ Cala Goloritzè
Sulla costa orientale dell’isola si trovano alcune delle spiagge più belle della Sardegna, molte delle quali raggiungibili solo dopo una lunga camminata, proprio come Cala Goloritzè, una delle destinazioni più ambite da chi ama il trekking e il mare.
Per raggiungerla si parte da Baunei.
Da qui si intraprende un sentiero lungo circa tre chilometri e mezzo, tra viste panoramiche e tanta natura. S
i tratta di un itinerario alla portata di tutti, a patto che si sia abituati a camminare e si abbia la giusta attrezzatura.
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