Pantelleria meravigliosa in primavera: il Sentiero del Kaggiar

In primavera Pantelleria è un piccolo paradiso di mare cristallino e natura selvaggia: camminiamo alla scoperta della colata lavica del Kaggiar tra panorami, profumi e colori indimenticabili

20 maggio 2024 - 16:00

Primavera a Pantelleria: camminare in un paradiso mediterraneo

In primavera, Pantelleria si trasforma in un paradiso terrestre.

L’isola, incastonata nel blu intenso del Mar Mediterraneo, si risveglia con una profusione di colori e profumi unici.

Ph.: Gettyimages/Bepsimage

Campi di fiori selvatici dipingono colline e vallate con sfumature vibranti, gli che agrumeti emanano un’esplosione di fragranze che pervade l’aria.

Il trekking diventa il modo perfetto per esplorare questa terra selvaggia e suggestiva, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nella sua natura incontaminata.

I sentieri serpeggiano tra vigneti terrazzati, coste rocciose e crateri vulcanici, offrendo panorami indimenticabili su un mare turchese punteggiato da calette nascoste.

Ogni passo rivela un nuovo spettacolo della natura, mentre la pace e la tranquillità dell’isola catturano i cuori di chi la visita.

 

Trekking a Pantelleria: il Sentierio del Kaggiar

Il sentiero inizia a pochi metri dal parcheggio di Cala Cinque Denti.

Ci incamminiamo su strada lastricata risalente all’epoca romana. Lungo il cammino ammiriamo le forme immaginifiche delle rocce nate dalle imponenti colate laviche che hanno dato vita al paesaggio del Gelfiser e del Khaggiar.

Anche le piante hanno cercato il proprio spazio vitale tra le rocce al riparo dal vento.

Ph.:Gettyimages/Bepsimage

Avanziamo tra i colori e profumi del corbezzolo, del lentisco e dell’asparago e notiamo i licheni che ricoprono le antiche rocce vulcaniche.

Dopo un incrocio il sentiero scende verso il mare, dove nella stagione buona si può fare il bagno nella piccola Cala Cottone così da vedere l’isola da un altro punto di vista e dal mare ammirare la conformazione della roccia costiera.

Risaliamo verso il faro di Punta Spadillo tra leccete ed euforbie, lo oltrepassiamo e scendiamo tra vecchie postazioni di artiglieria proseguendo nella parte finale della colata del Kaggiar fino al Laghetto delle Ondine.

Una piccola vasca di scogliera al riparo dalle onde dove si trovano delle rocce vulcaniche dalla particolare forma geometrica a cui è stato dato il nome di Pantelleriti Colonnali da Fulvio Fonseca, dottore magistrale in scienze biologiche e sommozzatore scientifico, dal 2014 impegnato nella conduzione di studi sull’isola.

Tramite una vecchia mulattiera di guerra facciamo ritorno al punto di partenza.

 

Informazioni utili

_Il sito ufficiale del Parco Nazionale di Pantelleria è ricco di informazioni e suggerimenti utili

_La pagina dedicata ai sentieri di trekking di Pantelleria

 

Come arrivare a Pantelleria

Pantelleria è raggiungibile sia per via aerea che marittima.

Per via aerea Pantelleria è collegata da voli giornalieri da Trapani che si intensificano in estate così come da voli da altre città italiane.

Per via marittima esistono collegamenti giornalieri da parte di Siremar e Traghetti delle Isole.

_Tutti i dettagli relativi ai trasporti in questa pagina

 

 

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