Sicilia, trekking vicino Siracusa: Pantalica tra natura e archeologia

1 giugno 2022 - 8:00

Siracusa: Trekking nella Riserva e Necropoli di Pantalica, Patrimonio UNESCO

Pantalica è un sito unico sia dal punto di vista naturalistico che archeologico, tanto daessere stato riconosciuto Patrimonio UNESCO dell’Umanità.

A pochi chilometri da Siracusa è possibile camminare alla scoperta di una necropoli con più di 5.000 tombe datate tra il sec XIII e VII a.C.

Ma si possono anche es0plorare gli spettacolari canyon scavati dal fiume Anapo e dal torrente Cava Grande.

Ph.: Gettyimages/siculodoc

 

Il lavoro millenario dall’acqua ha infatti permesso la nascita di numerose cavità carsiche, come la Grotta Trovato e la più grande Grotta dei Pipistrelli.

In questo itinerario di trekking si attraversa la sbalorditiva necropoli di Nord-Ovest lungo sentieri scolpiti nella roccia bianca e calpestati da 3000 anni di storia.

Si visita il Castello del Principe esi ammirano i villaggi bizantini del III secolo d. C., ognuno con la sua chiesetta rupestre.

Tutto tra canyon profondissimi, natura incontaminata, fiumi e torrenti.

L’itinerario: camminando nella riserva di Pantalica, tra natura e archeologia

Partiamo dall’ingresso basso della Riserva di Pantalica dal lato di Sortino, sul tracciato della ferrovia che costeggia il fiume Anapo.

Si segue la ferrovia e prima della galleria si prende un sentiero sulla destra che risale il torrente Calcinara.

Dopo poche decine di metri si attraversa il torrente sui sassi e si risale la collina sul fianco destro lungo un sentiero ben segnato.

Ph.: Gettyimages/siculodoc

Dopo circa 40 minuti di salita si arriva all’ingresso superiore della Riserva dal lato Sortino e si scende nuovamente all’interno dell’area seguendo il sentiero principale nella roccia.

Si vedono già le prime grotte e tombe.

Dopo circa 500 metri si giunge alla gola del Calcinara con le sue pareti a strapiombo, dalla quale si può ammirare la stupenda necropoli di Nord-Ovest.

Da qui si può seguire lo strettissimo sentiero nella roccia che porta quasi al fiume con decine di scalini.

Si raggiunge l’enorme apertura della spettacolare grotta che ospita migliaia di pipistrelli, i cui escrementi sono stati usati in passato per realizzare ottimo concime e polvere da sparo.

Grotte, canyon e villaggi bizantini

Ritornati al sentiero principale, si attraversa nuovamente il Calcinara e si risale attraversando un villaggio bizantino ottimamente conservato fino a raggiungere l’ingresso superiore della Riserva dal lato Ferla.

Si prosegue sulla strada asfaltata fino ad un tornante dove si lascia l’asfalto per seguire un sentiero sulla sinistra che scende sul fianco della collina verso il fiume Anapo.

Si attraversano ancora alcuni villaggi bizantini e si incontrano centinaia di tombe.

Ph.: Gettyimages/siculodoc

Lungo il percorso si possono fare deviazioni per visitare le ben segnalate chiese rupestri.

Ad un incrocio si può scegliere di seguire la direzione “Anaktoron” per visitare il Castello del Principe oppure proseguire per la Chiesa di San Micidiario.

Successivamente è possibile salire fino alla Sella di Filiporto per ammirare il superbo panorama della valle dell’Anapo dall’alto oppure ridiscendere verso il fiume seguendo la direzione “fiume Anapo”.

Ph.: Gettyiimages/NickTempest

Arrivati giù al corso d’acqua si segue la vecchia linea ferroviaria che lo costeggia nella direzione della corrente, si attraversano numerose gallerie ferroviarie (alcune anche lunghe, per le quali è necessario avere una torcia).

Dopo circa un’ora si ritorna al punto di partenza.

Testo di Giovanni Amato e Antonio Scrofani

 

Informazioni utili

La Necropoli di Pantalica

Pantalica Patrimonio UNESCO dell’Umanità

 

 

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