Sicilia: l’Isola Lunga dello Stagnone

20 maggio 2018 - 20:12

L’isola Lunga è frutto dell’unione di tre isolotti collegati nel corso degli ultimi secoli dall’impianto delle saline, l’oro bianco di questa terra flagellata daiventi.

Dalla Torre di San Teodoro, sin dal 1200 posta a guardia di una tonnara, inizia la traversata di un breve braccio di mare – il cui fondale non supera i 30 centimetri – fino a raggiungere la stretta lingua di terra, lunga 5 chilometri e larga qualche centinaio di metri.

Il percorso di snoda lungo la strada che attraversa tutta l’isola da Nord a Sud, fra le regolari geometrie delle saline, campi incolti, piccoli boschetti e pantani.

Ovunque la fanno da padrone le numerose specie di uccelli che qui svernano o nidificano: aironi, garzette, anatre, limicoli, cavalieri d’Italia e un numero impressionante di fenicotteri.

Gli antichi caseggiati, le torri e i mulini, molti dei quali abbandonati, ci indicano quale intenso lavoro l’uomo ha sviluppato nei secoli su questa lingua di terra sospesa in mezzo al mare.