Toscana, l’Anello del Rinascimento: 250 km a piedi o in bici tra storia e natura
L’Anello del Rinascimento: dove si trova
L’Anello del Rinascimento è un itinerario di trekking ma anche un percorso ciclabile di 250 chilometri suddivisoin 8 tappe e 10 varianti che si snoda tra Firenze e il territorio circostante.
Il percorso fa entrare nel cuore delle terre dei Medici e del Rinascimento fiorentino, toccando centri storici, castelli, pievi e paesaggi diversi che vanno dall’argine del fiume alla montagna.
Nel caso si scelga di percorrerlo in bicicletta è meglio usare una mountain bike, perché molti tratti sono su sterrato.
Perché si chiama Anello del Rinascimento
L’itinerario deve il suo nome al fatto di attraversare le terre che furono, a partire da Firenze, la culla del Rinascimento italiano.
Percorrerlo significa percorrere la storia di quel formidabile periodo storico e dei suoi personaggi.
A partire da Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, figura insostituibile di mecenate, ma anche di diplomatico e letterato.
Con molta probabilità, non ci sarebbero stati i vari Della Mirandola, Poliziano, Michelangelo, Botticelli, Pollaiolo, Verrocchio e il da Sangallo, se non ci fosse stato, alle loro spalle, il Magnifico a reggerne le sorti, anche sotto forma di sovvenzioni in denaro.
Inevitabilmente, il Rinascimento ha finito così per identificarsi con Firenze e le opere di questi illustri pittori, scultori e letterati, che operarono non solo nel capoluogo toscano, ma anche nei borghi e paesi limitrofi.
L’Anello non rappresenta solo un viaggio escursionistico alla scoperta di paesaggi e di una natura suggestivi.
È anche un modo nuovo per riappropriarsi degli aspetti storici e artistici rinascimentali che gravitano intorno a quello che, non a caso, è il centro del percorso: il Duomo di Firenze, che con la sua cupola è il simbolo della città e opera del genio di Filippo Brunelleschi.
I comuni partecipanti al progetto e toccati lungo il percorso sono, oltre a Firenze: Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, Rignano sull’Arno, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Vaglia.
I territori e i borghi attraversati
Il percorso inizia a Calenzano per arrivare a Vaglia, un tratto molto suggestivo dal punto di vista naturalistico, in particolare quando ci si trova nei pressi del Monte Morello (19,7 km/6.40h).
La seconda tappa passa da Vaglia-Alberaccio-Fiesole, con splendidi panorami su Firenze e sulla stessa Fiesole (23 km/6.40h).
La variante Vaglia-Alberaccio-Santa Brigida ci porterà invece a conoscere il Convento di Montesenario, il Santuario della Madonna del Sasso, sino a Poggio Ripaghera, località che custodisce un raro endemismo floristico (17,5 km/ 3h).
Da segnalare la variante del Convento di Montesenario, che si sovrappone al tracciato del sentiero CAI 00, e che offre l’opportunità di visitare sia l’omonimo Convento che la celebre Ghiacciaia di Montesenario.
Riprendendo l’anello, si procede con la tappa Santa Brigida-Pontassieve (13 km/4h), impareggiabile percorso per rilassarsi nella campagna toscana, tra casali, vigneti e mulini.
Seguirà il tragitto Pontassieve-Montecucco-San Donato (13 km/4.30h), con la Valdarno epicentro del cammino.
Da qui, il turista potrà inoltrarsi lungo il percorso che, da Rignano sull’Arno, porta a Bagno a Ripoli passando per Montecucco (13.5 km/4h). In questo tratto si camminerà, idealmente, sulle orme dei pellegrini che un tempo percorrevano queste terre per raggiungere la Roma dei Papi.
La tappa San Donato in Collina-Impruneta (18 km/6h) è famosa invece per i boschi di Fonte Santa, per i suoi vigneti e uliveti, dispersi in un paesaggio dominato dal verde delle colline.
Da Impruneta, si prosegue poi in direzione La Certosa, dove sarà possibile visitare il complesso monumentale omonimo (7 km/2h).
Da La Certosa, si ritorna infine verso Firenze, giungendo a Piazzale Michelangelo (6 km/2h).
D’altro canto, la variante La Certosa-Pian dei Cerri-Lastra a Signa-Signa (23 km/6.30h) permette di conoscere il fondovalle dei Bottai, le colline che confinano con il Chianti, i boschi della Roveta e la campagna che sembra quasi tuffarsi nell’Arno.
Il tratto Signa-Firenze (12,6 km/3h) consente, invece, di osservare il Parco dei Renai e il Parco delle Cascine, mentre la direttrice Signa-Campi Bisenzio-Calenzano (16,8 km/4.30h) ha come protagonista tutta la piana fiorentina.
Quando andare
L’itinerario può essere percorso durante tutto l’anno, con preferenza naturalmente per il periodo che va dalla primavera all’autunno.
In inverno infatti a Firenze e nelle campagne circostanti può fare anche molto freddo.
Al contrario, in estate i boschi delle colline possono offrire un riparo alla calura.
Come organizzarsi
Tutte le tappe iniziano e finiscono in un borgo che di solito è un gioiello medievale e rinascimentale, meritevole di una visita.
Chi può organizzare un viaggio di più giorni farebbe bene quindi a prenotare nelle varie tappe per il pernottamento, così da godere il privilegio ogni giorno di svegliarsi in uno di questi piccoli borghi sospesi nel tempo.
Nel caso si decida invece di usare come base Firenze occorre prenotare con largo anticipo in alta stagione, essendo una delle mete più ricercate al mondo.
In ogni caso l’offerta alberghiera è molto ricca e non si dovrebbe correre il rischio di restare senza un tetto.
Molti alberghi offrono anche un servizio di noleggio bicicletta e mountain bike.
Tutte le tappe
Le tappe vanno da una lunghezza minima di 5 a una massima di 25 chilometri.
Il percorso è di difficoltà media e attraversa strade di tipo sterrato e asfaltato, se percorso in bici si consiglia una mountain-bike.
Seguendo la segnaletica, verticale e orizzontale, studiata ad hoc, passeggiando tra boschi, colline, campi coltivati, campagne e dolci declivi, si avrà la possibilità di visitare castelli, monasteri, mura, pievi, testimonianze non solo del Rinascimento ma anche del Medioevo.
_ 1a tappa: Calenzano – Monte Morello – Vaglia
Distanza: 19 km
Dislivello: 850 m
_ 2a tappa: Vaglia – Alberaccio – Santa Brigida
Distanza: 16, 2 km
Dislivello: 750 m
_ 3a tappa: Santa Brigida – Pontassieve
Distanza: 15,1 km
Dislivello: 500 m
_ 4a tappa: Pontassieve – Montecucco – San Donato in Collina
Distanza: 12,7 km
Dislivello: 700 m
_ 5a tappa: San Donato in Collina – Impruneta
Distanza: 18,3 km
Dislivello: 700 m
_ 6a tappa: Impruneta – La Certosa
Distanza: 7 km
Dislivello: 100 m
_ 7a tappa: La Certosa – Pian dei Cerri – Signa
Distanza: 21,6 km
Dislivello: 775 m
_ Variante 7A: La Certosa – Firenze
distanza: 7,5 km; dislivello: 200 m
_ 8a tappa: Signa – Campi Bisenzio – Calenzano
Distanza: 15,5 km
Dislivello: 200 m
L’ideatore del percorso:
L’Anello del Rinascimento è stato ideato negli anni ’80 da Gianfranco Bracci, autore e ideatore di cammini.
Il progetto è stato sottoposta al comune di Firenze che ha coinvolto nella realizzazione altri 12 comuni.
Negli anni novanta il percorso ad anello, venne segnalato con segnavia bianco – rossi e scritta AR.
Inoltre vennero stampate della di cartoguide in 4 lingue che oggi sono disponibili su Amazon.
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