Toscana, Isola d’Elba: trekking vista mare alle miniere del Monte Calamita

21 giugno 2022 - 7:30

Le miniere dell’Elba tra cielo, terra e mare

Nel cuore del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, gli appassionati di trekking, mare e archeologia industriale possonotrovare un piolo paradiso: le miniere del Monte Calamita.

Il nome della montagna si riferisce proprio dalla magnetite, il minerale di ferro presente in queste miniere.

da https://parcominelba.it/

Si cammina in una delle aree più selvagge di tutta l’isola, con grandi spiagge e sentieri panoramici.

I giacimenti minerari sono sono stati per secoli la più grande fonte di lavoro per le popolazioni elbane, soprattutto per Rio Marina, Rio Elba e Capoliveri.

Dopo oltre 3000 anni di sfruttamento, l’attività produttiva è stata definitivamente sospesa nel 1980.

Trekking sul monte Calamita: la natura selvaggia dell’Elba

L’itinerario di trekking ha inizio e fine a Capoliveri, un colorato borgo aggrappato a una collina affacciata sul mare.

I suoi stretti vicoli tra le case color pastello e i balconi fioriti conservano ancora l’originale aspetto medievale.

Il sentiero avanza sul Monte Calamita. Sentieri secondari e raccordi consentono di andare alla scoperta di questa parte selvaggia e incontaminata dell’isola.

Il panorama del villaggio di Capoliveri – Foto Getty Images / Balate Dorin

 

L’itinerario non ha difficoltà particolari essendo privo di dislivelli impegnativi. Segue la linea della costa del promontorio, con vista su baie e calette.

Si cammina immersi nel silenzio delle pinete e avvolti dalla tipica macchia mediterranea, con i suoi profumi di erica e rosmarino, oppure sulla terra rossa delle miniere.

Da non perdere in primavera l’esplosione di colori delle Orchidee spontanee.

Gli appassionati di birdwatching potranno avvistare falchi e poiane, in particolare sulle falesie a picco sul mare.

Non è infrequente durante il cammino incontrare anche fagiani e pernici e il Galletto Marzolo, nome locale dell’upupa.

L’itinerario: da Capoliveri al Monte Calamita

Dal centro di Capoliveri ci incamminiamo seguendo le indicazioni per la caserma dei Carabinieri, la superiamo e, su fondo sterrato, raggiungiamo un incrocio prendendo a sinistra il sentiero 70.

Lungo il cammino godiamo della vista su Porto Azzurro e su alcune spiagge incontaminate: Mola, Naregno, Capo Perla, Straccoligno, Ferrato, Calanova. Raggiunto lo spartifuoco sopra la spiaggia di Calanova.

Da qui, è possibile fare una piacevole deviazione fino alla spiaggia sottostante e a quella successiva, più tranquilla e ombreggiata da una pineta, di Istia.

Proseguiamo sul sentiero 82, ci affacciamo sul versante opposto dell’isola, con vista questa volta sulla Miniera di Capoliveri e le sue terre rosse ricche di ferro.

Camminiamo guardando all’orizzonte altre isole dell’arcipelago: il Giglio, Montecristo, Pianosa e, se l’aria è stata spazzata dal vento, possiamo vedere anche il profilo della Corsica.

Continuiamo a camminare, immergendoci nel paesaggio minerario, brullo e rosso.

La miniera venne chiusa quarant’anni fa, ma anche se la vegetazione è ricresciuta rapidamente coprendo gli scavi, l’impronta dell’uomo si fa notare e ci indica l’inizio dei cantieri.

Ci incamminiamo lungo la via del ritorno e chi vuole può seguire i sentieri che portano al Museo della Miniera, sulla strada principale del Calamita, percorribile anche in auto.

In questo tratto tra marzo e giugno fioriscono le orchidee spontanee. Sul percorso troveremo, in cima alla cessa spartifuoco dell’Asta, un ottimo punto panoramico attrezzato con tavolini e panche da pic-nic per una sosta all’ombra.

Proseguiamo deviando solo per godere della vista sul Golfo Stella e le Isole Gemini, di fronte alla Baia della Innamorata.

Cominciamo a scendere per far ritorno al paese godendo della vista sui colori del borgo.

da parcominelba.it/

Informazioni utili

Per scoprire l’affascinante e antica storia delle miniere e il faticoso lavoro dei cavatori è possibile effettuare una visita guidata alla miniera del Ginevro e al Museo della Vecchia Officina.

Per maggiori informazioni si può visitare il sito del parco minerario

 

 

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