Toscana, Alpi Apuane: itinerario sul Monte Forato

Il Monte Forato è uno dei rilievi più affascinanti delle Apuane. Il nome di questa montagna, raggiungibile con un’escursione di difficoltà bassa, si deve al grande arco naturale aperto tra le due cime che ne caratterizzano la bizzarra forma

25 giugno 2022 - 0:22

Da sempre il Monte Forato attrae turisti, scienziati o semplici curiosi, che possono ammirare le sue geometrie più suggestive soprattutto all’alba e al tramonto, quando il sole centra perfettamente il grande foro nella roccia, alto 26 e largo 32 metri.

Questa formazione si deve all’azione erosiva di acqua e vento sulle rocce calcaree.

Una leggenda ben più fantasiosa riferisce che l’arco venne formato da una lotta all’ultimo sangue tra l’eremita San Pellegrino e il Diavolo.

La prima parte dell’anello

Il punto di partenza è Fornovolasco, piccola frazione che ricade nel territorio del Comune di Vergemoli, paese del Parco delle Apuane.

Fornovolasco è famosa per il piccolo fiume che la divide in due e per una piccola chiesa con antiche pitture.

Il nostro cammino inizia proprio da Fornovolasco, si oltrepassa il paese e si procede, grazie alle indicazioni, verso la “Grotta del Vento”, e in seguito si passerà sul ponticello che sovrasta il torrente Turrite di Gallicano.

In questo punto, se non si è già arrivati a piedi, si può posteggiare la macchina e, in seguito, iniziare a percorrere il sentiero n° 6.

Questi, si discosta un po’ dal fondovalle costeggiando la Tana che Urla, una stupenda grotta, percorsa da un fiume sotterraneo e accessibile solo agli speleologi.

Dopo poco, si giunge al bivio tra il sentiero numero 2 e 6: entrambi conducono all’arco del monte, anche se il 2 è adatto solo ai trekkers più allenati.

 

La seconda parte dell’anello

Proseguendo dunque sul sentiero 6, abbastanza pianeggiante, si guadagna il fondovalle, per poi risalire sino a giungere ad una sorgente vicino ai ruderi della Chiesaccia, antica chiesa medioevale.

Arrivati poi ad un nuovo bivio si segue il segnavia bianco-rosso, affrontando la salita verso la Foce di Petrosciana (900 m) da dove partono due sentieri.

Il primo conduce sino alla “via ferrata” per poi giungere al gigantesco arco naturale passando, in saliscendi, attraverso un bel bosco.

Scegliendo invece il sentiero numero 131, si transiterà vicino alle Grotte di Pietramolla e alla località conosciuta come Casa del Monte: da qui si riprende il sentiero numero 2 che, in salita, ci condurrà sino all’arco naturale. Itinerario di ritorno sulla stessa via.

 

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Toscana: 4 percorsi vista mare da scoprire in inverno

Colline del Chianti da sogno tra autunno e inverno: due trekking panoramici

La Grande Traversata Elbana: un trekking a tappe nel cuore del mediterraneo