Toscana, trekking di primavera vicino Siena: Radicofani tra storia e natura

All'ombra del Monte Amiata e delle meraviglie della Val d'Orcia, Radicofani racconta storie antiche e regala panorami unici, a pochi chilometri da Siena: esploriamo a piedi questa terra unica, tra natura e tradizioni

21 maggio 2024 - 10:21

Primavera sulle colline toscane: Radicofani tra natura e storia

In primavera Radicofani e le colline intorno fioriscono nella natura e nel lungo ciclo delle tradizioni e del gusto.

Immerso nel cuore della Toscana, il territorio si trasforma in un paradiso di colori vivaci e fragranze delicate.

Le colline regalano panorami unici, con le cime degli alberi che si stagliano contro il cielo azzurro e le distese di campi verdi che si allungano all’orizzonte.

Ph.: Gettyimages/clodio

Fare trekking in questo ambiente è un’esperienza indimenticabile: i sentieri tortuosi conducono attraverso boschi profumati e paesaggi incantevoli, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nella natura incontaminata.

Ogni passo rivela nuove sorprese, dalla scoperta di cascate nascoste al godimento di vedute panoramiche spettacolari.

In primavera, Radicofani e dintorni sono un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e degli sport all’aria aperta.

Per la sua posizione confinaria tra lo stato Pontificio e le Terre di Siena, Radicofani fu per secoli al centro di continue contese; alla fine del 1200, il gentiluomo senese Ghino di Tacco, ribelle e ghibellino, si impossessa della rocca, e durante il suo dominio, i suoi armigeri deruberanno chiunque si trova passare da quelle parti.

Sui sentieri dei banditi gentili, da Radicofani ad Abbadia S.Salvatore

Al km 25 della strada provinciale Sarteano-Radicofani, in prossimità del bivio per il centro di Radicofani, si prende la strada bianca che scende al podere Villanova e da qui al Poggio l’Apparitoia.

Prima di arrivare al capannone situato sull’altura, all’altezza di un leccio isolato si devia a sinistra.

Si segue un sentiero che, superato un fossato, costeggiando un campo scende fino al fiume Paglia, quasi sempre in secca.

Ph.: Gettyimages/stockphoto52

Lo si attraversa dirigendosi verso località le Casette o Callemala, caratterizzata da alcune piccole costruzioni semidiroccate.

Nel Medioevo la Via Francigena passava proprio qui, e queste costruzioni erano un importante punto di sosta e ristoro, nei pressi dell’Abbazia di San Salvatore.

Da Callemala l’itinerario segue una carrareccia in direzione nordovest e dopo essere passati sotto il viadotto della Cassia si raggiunge e si guada il torrente Pagliola (qualche problema per il passaggio nei periodi di forti piogge).

Si sale lungo un sentiero che a tratti costeggia le tubazioni per lo scarico dell’acqua proveniente dalle vecchie miniere dell’Amiata.

Il panorama si apre con vedute sulla vallata, sempre dominata dalla rocca di Radicofani, e avvicinandosi al bordo di Abbadia S.Salvatore il territorio abbandona l’aspetto selvatico e diventa più dolce.

Con un po’ di fatica per la salita, si raggiunge la piazza principale del borgo.

 

 

Informazioni utili

 

Il portale della Val d’Orcia è ricco di informazioni e suggerimenti utili per organizzare il viaggio

 

 

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