Via Lauretana Toscana: un cammino medievale da Siena a Cortona

La Via Lauretana Toscana unisce Siena a Cortona con un cammino di 114 chilometri immerso nella magia delle Crete Senesi e nella natura della Val di Chiana. Borghi, pievi e siti archeologici raccontano la storia di un itinerario le cui origini risalgono all'epoca etrusca per essere poi percorso, in epoca medievale, da mercanti e pellegrini.

18 aprile 2022 - 15:28

La Via Lauretana Toscana: camminare sulle orme di mercanti e pellegrini medievali

La Via Lauretana Toscana non è solo un cammino. È un vero e proprio viaggio di centoquattordici chilometri nella storia, nella cultura e nella civiltà toscana.

Centoquattordici chilometri innanzitutto di bellezza naturalistica.

Si attraversano a piedi paesaggi tra i più celebri al mondo, quelli che si usa definire “da cartolina” e che, nell’immaginario collettivo, sono l’essenza della Toscana.

Basti pensare alle Crete Senesi, un ambiente caldo e lunare, un sogno a cielo aperto che meraviglia ogni volta come se fosse la prima, con i suoi colori pastello, le pievi, i borghi e cipressi più belli del mondo.

E poi la Val di Chiana, un’antica pianura che regala l’ordine idilliaco dei campi coltivati, dei boschi e dei fiumi che accompagnano da secoli i viaggiatori.

Ma il cammino non regala soltanto meraviglie naturalistiche.

Borghi medievali e siti archeologici raccontano la storia di luoghi che hanno visto trascorrere vite di etruschi, pellegrini e mercanti, nobili e soldati.

Abbazia di Farneta, Cortona, Ph.: Gettyimages/pegasophoto

La Via Lauretana Toscana ripercorre infatti un’antica direttrice etrusco-romana che divenne itinerario di devozione mariano, legato al culto della Sacra Casa di Maria in viaggio dalla Terra Santa a Loreto.

Quest’origine religiosa del Cammino lascia traccia di sé ad ogni passo, tra mura medievali, rocche e borghi appollaiati su colline.

Le pievi che s’incontrano, legate al culto mariano, attrassero artisti tra i migliori del loro tempo, che hanno regalato decorazioni che ancora sfidano le leggi del tempo.

Ph.: Gettyimages/jenifoto

Le antiche battaglie che si combattevano da queste parti, quella per la salute contro l’ambiente malsano delle paludi e quelle tra comuni e signorie, hanno anch’esse lasciato memoria di sé, nelle opere ingegneristiche di bonifica del Granducato di Toscana e nei tanti borghi fortificati.

Le due città collegate dalla Via Lauretana Toscana sono una sintesi del Cammino.

Siena, Patrimonio dell’Umanità Unesco, è una delle più belle città al mondo: partire da Piazza del Campo, all’ombra della Torre del Mangia e di Santa Maria della Scala, è il miglior viatico per i camminatori.

Cortona, destinazione dell’ultima tappa, è invece la meta ideale: antica città etrusca, borgo medievale perfettamente conservato, arroccata su un colle da cui godere di un panorama indimenticabile.

Tra Siena e Cortona tutto è bellezza e storia: il silenzio della Val d’Arbia, le linee dolci delle Crete Senesi fino ad Asciano, il paesaggio delle calanchi e i filari di cipressi.

E poi le Serre di Rapolano, patria del travertino che troviamo ovunque nei palazzi e nelle chiese, le terre bonificate della Val di Chiana, la Pieve longobarda di San Michele Arcangelo.

Il Panforte di Siena, Ph.: Gettyimages/Quanthem

Il Cammino però non è solo storia, natura e arte.

Chi viene da queste parti non può dire di aver davvero fatto esperienza del territorio senza aver provato alcune delle sue prelibatezze: dai piatti senesi – il celebre Panforte, la cinta DOP e i Pici – al tartufo bianco, l’Olio Extravergine di Oliva toscano, l’Aglione della Valdichiana, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP.

Partiamo allora alla scoperta della natura, dei sapori e della cultura che incontreremo lungo la Via Lauretana Toscana.

Le tappe della Via Lauretana

 

_ TAPPA 1: da Siena a Vescona

  • Lunghezza: 19,6 km
  • Dislivello: + 430 m – 395 m
  • Terreno: 57% sterrato; 43% asfalto

Il Cammino inizia da Siena e dal suo centro storico: un gioiello di storia, architettura e civiltà medievale toscana.

Dalle pietre bicolori del Duomo agli straordinari affreschi del Palazzo Pubblico, da Piazza del Campo alla Torre del Mangia fino all’antico hospitale pellegrino di Santa Maria della Scala, Siena conserva un patrimonio di palazzi, basiliche ed opere d’arte unico al mondo.

Ma altre meraviglie ci attendono lungo il cammino, quindi partiamo, uscendo dalla città attraverso la fortificata Porta dei Pispini, la stessa traversata verso sud dalla Via Francigena.

Piazza del Campo, Siena, Ph.: Antonio Ristallo

Pochi chilometri ed ecco il panorama di Siena alle spalle e quello dei primi calanchi che accompagneranno il cammino.

Tra di essi, appena prima del borgo di Mucigliani, si staglia Site Transitoire, suggestiva opera d’arte monumentale in pietra che incornicia il paesaggio delle Crete Senesi.

Si cammina tra colline coltivate e altri calanchi, tra i quali si potranno distinguere anche le cosiddette biancane o mammelloni, collinette di argilla che il sole e il salmastro rendono biancastre.

Si arriva, a conclusione della tappa,  nel piccolo borgo di Vescona, frazione di Asciano.

_Cosa vedere e cosa gustare

Piazza del Campo
Duomo di Siena
Biancane di Leonina
Panforte di Siena IGP
Cinta senese DOP
Pici
Croccolato di Siena

 

_ TAPPA 2: da Vescona a Serre di Rapolano

  • Lunghezza: 23,1 km
  • Dislivello: +639 m – 641 m
  • Terreno: 86% sterrato; 14% asfalto

Il paesaggio modellato dalle Crete Senesi è protagonista anche di questa tappa.

A Poggio Montecercone intersechiamo i percorsi cicloturistici dell’Eroica che conducono alla Pieve di San Vito in Versuris e a Monte Sante Marie, borgo medievale che svetta tra i cipressi con vista sulla valle.

Ph.: Gettyimages/Janoka82

Questi sterrati (bellissimi ma se andate in bici anche faticosi, attenzione) proseguono fino ad Asciano, cuore delle Crete, dove si è accolti dall’arco di Porta Senese e dal profumo del Tartufo Bianco delle Crete Senesi.

Nel centro storico da non perdere la Torre della Mencia, che prende il nome dall’omonima fonte costruita alla base.

Da visitare la Basilica di Sant’Agata, con la facciata in travertino.
Questa pietra è estratta dalle colline che attraverseremo nelle tappe successive.

Proprio il travertino adorna alcuni dei palazzi più prestigiosi di Serre di Rapolano, il borgo medievale dove si conclude la tappa.

_Cosa vedere, cosa gustare

Museo Civico Archeologico e d’Arte Sacra Palazzo Corboli
Museo Cassioli
Rapolano Terme
Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio di Serre
Tartufo Bianco
Olio Toscano IGP

 

_ TAPPA 3: da Serre di Rapolano a Sinalunga

  • Lunghezza: 19,3 km
  • Dislivello: + 614 m – 610 m
  • Terreno: 64% sterrato; 36% asfalto

Lasciata Serre di Rapolano ci immergiamo nella campagna modellata dalle coltivazioni e dalla cave di travertino che ritroviamo nella Pieve di Sant’Andreino alle Cave, piccolo gioiello del romanico.

Proseguendo in direzione di Sinalunga il paesaggio comincia a cambiare.

Le colline sono ora ricoperte da boschi di querce che offrono riparo d’ombra ai camminatori.

Più avanti, tra gli uliveti incontriamo il borgo fortificato di San Gimignanello e poi quello di Scrofiano, anch’esso antico avamposto e grancia, vale a dire deposito fortificato di cereali.

Raggiungiamo infine Sinalunga, una cittadina di origini etrusche: il museo allestito all’interno del castello offre una preziosa testimonianza di questo passato.

Nel centro storico da non perdere una camminata sotto le volte a crociera delle mura medievali fino all’antica Fonte del Castagno.

_Cosa vedere e cosa gustare

Collegiata di San Biagio (Scrofiano)
La collegiata di San Martino
Vitellone Bianco dell’Appennino centrale IGP

 

_ TAPPA 4: da Sinalunga a Valiano

  • Lunghezza: 28,2 km
  • Dislivello: + 306 m – 346 m
  • Terreno: 55% sterrato; 45% asfalto

Una tappa che che diventa pianeggiante poco dopo l’uscita dal centro storico di Sinalunga.

Si cammina in un paesaggio idilliaco tra campi coltivati, argini e canali fino a Torrita di Siena.

Il nome trae origine dalle torri che sormontavano le quattro porte d’accesso: un baluardo medievale in una terra contesa tra fiorentini e senesi, come testimoniano anche i resti delle fortificazioni.

Montepulciano

Lasciata Torrita di Siena si prosegue nel cuore della Val di Chiana fino a Montepulciano Stazione.

Più oltre raggiungiamo il Canale Maestro con il Sentiero della Bonifica e il Callone di Valiano, un ponte che rientrava tra le più importanti opere realizzate da Cosimo III nell’ambito dell’attività di riqualificazione e bonifica di questi territori.

Si arriva infine a Valiano, arroccato su un colle per difendersi dai pericoli delle paludi sottostanti oltreché dalle incursioni nemiche.

_Cosa vedere e cosa gustare
Torrita di Siena
Vino Nobile di Montepulciano DOCG
Aglione della Valdichiana

 

_ TAPPA 5: da Valiano a Cortona

  • Lunghezza: 24,5 km
  • Dislivello: + 495 m – 317 m
  • Terreno: 61% sterrato; 39% asfalto

L’ultima tappa del cammino ci conduce a Cortona, un vero gioiello medievale che si erge sulla pianura della Val di Chiana.

Il cammino riprende da Valiano per scendere tra campi di cereali, viti e olivi. Il percorso si sovrappone quindi alla Via Romea Germanica fino a Cortona.

Prima di salire alla cittadina, da non perdere una visita alla Pieve di San Michele Arcangelo, di origine longobarda.

Arrivati a Cortona si può camminare alla scoperta dei sapori e delle tradizioni più autentiche della Toscana, oltreché godere di un panorama unico sulla Val di Chiana.

Per gli appassionati delle vicende degli Etruschi, ricordiamo che Cortona fu anche un importante centro del misterioso popolo italico.

Per saperne di più, da non perdere la visita al ricchissimo Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona.

_Cosa vedere

Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio
Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona
Area archeologica di Cortona
Fortezza di Ghirifalco

 

Cosa visitare:

_ Siena: una delle città d’arte più importanti al mondo: uno scrigno di storia, ma anche un paradiso per buongustai. Idealmente bisognerebbe dedicare alla visita della città almeno una giornata.

_ Crete Senesi: i paesaggi delle Crete Senesi sono uno dei simboli della Toscana nel mondo, un luogo unico che diventà magico se attraversato a piedi.

_ Site Transitoire: nel cuore delle Crete Senesi, a Mucigliani, un’installazione monumentale realizzata da Jean-Paul Philippe: incornicia il sole del solstizio in un’atmosfera senza tempo.

_ Val di Chiana: una pianura fertile che ha visto passare nei secoli pellegrini, mercanti e avventurieri, oggi produce alcune delle migliori materie prime alimentari italiane.

_ Serre di Rapolano: strade bianche e travertino, un centro storico medievale perefttamente conservato da esplorare a piedi, curiosando tra le botteghe tradizionali.

_ Cortona: un piccolo gioiello d’arte e storia arroccato su un colle, con vista a perdita d’occhio sulla Val di Chiana e i territori di confine tra Toscana e Umbria.

 

Informazioni utili:

Scopri l’Atlante dei cammini Toscani:

 

 

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