active senior woman snowshoeing under the famous Three Peaks, from Prato Piazzo up to the Monte Specie in the three peaks Dolomites area near village of Innichen, South Tyrol, Italy
Il Trentino Alto Adige, d’inverno, è una delle mete preferite degli appassionati di ciaspole, per la bellezza delle montagne e i numerosi itinerari da percorrere sulle racchette da neve.
Il bello è che non bisogna avere necessariamente esperienza alpinistica, per avventurarsi in questa meraviglia. Moltissimi itinerari sono alla portata di tutti e regalano esperienze indimenticabili e panorami unici.
Foto da www.visittrentino.info
Ecco una piccola selezione di percorsi facili tutti da godere, anche in famiglia, magari sostando in qualche malga per assaporare l’ottima cucina della tradizione.
Questa ciaspolata si trova a San Martino di Castrozza e conduce in uno dei punti più panoramici della zona: le Pale di San Martino.
Il punto di arrivo della passeggiata è però Malga Valcigolera, situata nella splendida Valle di Primiero.
È il luogo ideale per assaporare il meglio della tradizione e dei prodotti locali di questa zona del Trentino, la destinazione migliore per ricaricare un po’ le energie dopo la passeggiata.
Ph.: da primierohiking.com
Quest’ultima, infatti, prevede circa 7,5 Km tra andata e ritorno per una durata complessiva di circa tre ore.
Il punto dolente è che aumenta progressivamente la difficoltà: parte dolcemente per poi accentuare il dislivello nella parte finale.
Sarà comunque uno sforzo ripagato non soltanto dalla sosta in malga ma anche dalla vista sul gruppo dolomitico.
_ La descrizione dettagliata del percorso
_Il sito ufficiale di Malga Valcigolera
L’itinerario porta fino alla Cròs del Cùc, un punto panoramico che si affaccia sull’Altopiano di Piné, meraviglioso nella sua veste invernale.
La vetta è raggiungibile in circa un’ora e mezza di cammino seguendo la strada forestale che parte dal parcheggio collocato vicino a Baita Alpina, sopra il paese di Bedollo.
Il punto di arrivo è segnato da una croce dalla quale si può godere di una vista magnifica sugli specchi ghiacciati del Lago delle Piazze e di Serraia.
Si tratta di un itinerario amato da tutti, sia grandi che piccoli, e questo non solo per via degli scorci panoramici lungo il tragitto, ma anche per la relativa facilità complessiva del sentiero, percorribile in circa un paio d’ore.
_ La descrizione dettagliata dell’itinerario
Questa escursione ad anello di media difficoltà si sviluppa tra la Val Brenta e la Vallesinella e conduce dritta al cuore delle Dolomiti di Brenta.
Il percorso prevede sia dei tratti su sentiero innevato che su strada forestale, e si snoda per lo più all’interno di un bellissimo bosco di abeti bianchi.
Si attraversano anche spazi aperti e malghe costeggiando limpidi corsi d’acqua fino alla splendida radura di Malga Brenta Bassa.
Proprio lì si apre uno scorcio meraviglioso sia sulle Dolomiti che sul Crozzon di Brenta che, con la sua parete ovest, domina l’intera vallata.
Il punto più alto dell’itinerario nonché di arrivo sono le suggestive Cascate di Mezzo di Vallesinella che, d’inverno, tendono a formare uno salto straordinario, teatro di emozionanti arrampicate sul ghiaccio.
Queste cascate, assieme a quelle di Nardis in Val di Genova, sono le più attrattive e spettacolari di tutto il Trentino.
Per di più sono anche immerse in un contesto straordinario come quello del Parco Naturale Adamello Brenta.
Il sentiero da seguire è il numero 13 che si snoda per circa 6,2 Km tra andata e ritorno.
La passeggiata che porta al Passo 5 Croci e alla Cima Socede è una delle più interessanti che si possano fare nella zona del Trentino orientale.
Si tratta di un percorso che porta a scoprire l’incantevole Catena del Lagorai e a godere di un panorama stupendo: dal Passo 5 Croci, infatti, c’è uno scorcio grandioso sul massiccio di Cima d’Asta.
Ph.: da www.caitreviso.it
L’itinerario si sviluppa in salita ma senza pendenze particolari, e si inoltra in un bosco fiabesco di abeti per poi superare il limite della vegetazione e aprirsi sul Lagorai.
Il sentiero conta circa 10 Km tra andata e ritorno e richiede all’incirca 5 ore di cammino per essere completato.
Questa ciaspolata è una delle più gettonate del periodo invernale, un percorso mediamente impegnativo che conduce al Corno di Tres, la cima che separa l’Altopiano della Predaia in Val di Non dalla Val d’Adige.
Si tratta di un percorso suggestivo che si snoda per lo più su strade forestali, anche se si deve imboccare un breve sentiero nella parte finale per raggiungere la vetta.
L’itinerario, piuttosto battuto, riserva scorci e panorami ricchi di contrasti che è possibile osservare una volta raggiunto il punto più alto del Corno.
Sul versante della Val di Non, infatti, i pendii sono dolci e ricoperti da boschi, con radure e boschi sparsi un po’ ovunque, mentre in corrispondenza della Val d’Adige cadono a picco e si fanno sempre più rocciosi.
Il punto di partenza è il Rifugio Predaia: lì c’è anche un parcheggio dove è possibile lasciare la macchina nel caso in cui la strada dovesse essere pulita.
In caso contrario la si può lasciare più in basso, al rifugio Sores, sulla strada che da Vervò sale verso il Passo della Predaia.
In questo modo si percorre il primo tratto direttamente a piedi aumentando però il dislivello di circa 200 metri.
L’itinerario prevede 8,4 Km tra andata e ritorno e occorrono circa 4 ore per percorrerlo totalmente.
_ Il sito ufficiale del Rifugio Predaia
_ Il sito ufficiale del Rifugio Sores
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