Dolomiti: Cima Rosetta e traversata delle Pale di San Martino
Nelle Dolomiti, la traversata delle Pale di San Martino, dalla Rosetta sino al Rifugio Pradidali e al Cant del Gal in Val Canali, catapulta l’escursionista in un mondo alieno, di roccia nuda, un altipiano panoramico con quinte naturali tra le più mutevoli delle Dolomiti
L’itinerario non presenta difficoltà, ma è consigliabile con tempo stabile e, soprattutto, senza nebbia che rende difficile orientarsi nel deserto di roccia dell’altipiano.
Dallastazione a monte della Funivia della Rosetta, si sale verso destra, su sentiero, sino all’evidente croce di vetta della Cima Rosetta (m 2743; 30 minuti).
Si scende sui propri passi per poi raggiungere il Rifugio Pedrotti alla Rosetta (m 2581).
Dal rifugio si prende il nr 707 e 709, camminando su roccia in falsopiano, sempre ben segnalata, si passa ai piedi di Cima Roda, Cima Scarpe e della Pala di San Martino (m 2980) e si attraversano alcuni tratti, spesso innevati anche all’inizio dell’estate.
Si ignora la deviazione per il Passo Pradidali Alto e con alcuni saliscendi ed una breve discesa si giunge al Passo di Pradidali Basso (m 2658; 1,30 ore dal Rifugio Pedrotti alla Rosetta), con bella vista sulla Fradusta e sul suo ghiacciaio.
Si scende ora (nr 709) verso il Rifugio Pradidali che si raggiunge in 1.30 ore (m 2278), sito nel suggestivo anfiteatro dolomitico dal quale si ergono, tra le altre, la Cima di Ball e la Cima Canali.
Si continua ora in discesa sino al Cant del Gal (m 1180, 2.30 ore dal Rifugio Pradidali; 1098 metri di dislivello in discesa; E), dapprima su sentiero roccioso e poi entrando nel bosco, prima in discesa e poi con un lungo tratto in piano che costeggia il torrente.
Dal rifugio, un servizio autobus conduce a Fiera di Primiero e, successivamente, a San Martino di Castrozza (tabellone orari presente al Rifugio Pradidali).
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