Trentino Alto Adige, Dolomiti, tre itinerari di trekking sull’Alpe di Siusi

21 aprile 2022 - 13:15

Alpe di Siusi: 3 itinerari di trekking sulle Dolomiti

Chi ama il trekking in alta quota non potrà fare di programmare almeno una volta un itinerario all’Alpe di Siusiin Alto Adige.

Il motivo è presto detto: stiamo parlando dell’altopiano più grande di tutta Europa, che è situato a est rispetto a Bolzano e che – soprattutto – offre occasioni di svago e relax a tutta la famiglia.

È vastissimo, la sua superficie raggiunge i 70 chilometri quadrati ed è caratterizzato da una morfologia dolce e ondulata.

Sono presenti valli, boschi e ruscelli: tutto intorno si ergono splendide formazioni rocciose che nel 2009 sono state inserite dall’UNESCO nel Patrimonio Naturale dell’Umanità.

Una vista dell’Alpe di Siusi – Foto Getty Images/Dimitriy Isakov

Gli amanti del trekking sceglieranno senza dubbio di dirigersi verso l’altopiano per provare un’esperienza davvero unica: qui la natura è davvero incontaminata, siamo infatti lontanissimi da caos e traffico.

È possibile programmare di prendere parte a diversi tipi di escursione, tutti caratterizzati da una vera e propria immersione nella bellezza.

Cambiano i livelli di difficoltà, ovviamente, proprio perché questa regione così bella dell’Alto Adige è adatta ad accogliere qualsiasi tipologia di appassionato.

Vediamo allora tre escursioni sull’Alpe di Siusi da prendere in considerazione per costruire l’itinerario perfetto:

  • Puflatschrunde (Giro del Bullaccia);
  • Tirser Alpl (Alpe di Tires);
  • Schlern (Sciliar).

 

Giro del Bullaccia: trekking con vista sulle Dolomiti

Quello che offre il Bullaccia, altopiano dove è possibile fare un’escursione piuttosto tranquilla, è il punto panoramico più bello di tutta l’area. Un vero e proprio must per gli amanti del trekking.

La montagna pianeggiante che si alza sopra l’Alpe di Siusi può essere percorsa facilmente a piedi (non è corretto parlare di una vera e propria cima).

Foto Getty Images

Questa escursione è molto adatta per essere fatta nei mesi estivi, dunque da giugno in poi: vediamo allora come procedere.

Si parte da Compaccio, dove è possibile arrivare con la funivia, per poi imboccare il sentiero A che conduce verso “Alpenvereinshütte” e che si snoda in salita.

Il percorso conduce lungo l’affascinante borgo del pianoro, in senso orario. Occorrerà poco più di un’ora per raggiungere – dopo un’ultima parte in salita – il punto che domina la scena, il più alto dell’altopiano.

Abbiamo accennato al fatto che il Bullaccia non sia una cima, nonostante questo è comunque presente una croce. Giunti a questo punto, sarà necessario imboccare il sentiero PU (Puflatschumrundung) per poi tornare verso la strada percorsa all’andata.

 

Alpe di Tires: natura e rocce millenarie

Altra escursione interessante da pianificare è poi quella all’Alpe di Tires. Un percorso abbastanza lungo e di difficoltà media, che richiede un tempo di percorrenza di circa 5 ore.

Si parte da Compaccio, sul margine ovest dell’Alpe di Siusi, per un’escursione di tipo circolare.

Una vista dell’Alpe di Tires – Foto Getty Images/Roberto Moiola

Dopo aver percorso per una ventina di minuti il sentiero 7, sarà la volta di fare una breve discesa per poi imboccare il sentiero 2 che va verso sud.

Le cose si fanno lentamente più complesse sui pendii della collina Grunser Bühel e della Punta d’oro.

Il sentiero 2 conduce rapidamente sulla Forcella di Denz, poi si prende la via per tornare verso Compaccio percorrendo la strada carrozzabile con il segnavia 4 e ancora il sentiero 7 che, in direzione nord, ci riconduce al punto di partenza (si passa dai prati).

 

Sciliar: le Dolomiti più selvagge

Il massiccio dello Sciliar offre scorci mozzafiato e panorami indimenticabili, soprattutto è possibile dedicarsi ad escursioni che consentono di fare fotografie e immortalare attimi di pura luce.

Una vista della montagne dello Sciliar – Foto Getty Images

Ecco un percorso di circa 13 chilometri e di difficoltà maggiore che richiede un impegno di 5 ore. Da Castelrotto bisogna raggiungere e prendere la seggiovia per Spitzbühel.

Si prosegue sulla stradina 5 e si attraversano gli iconici pascoli, toccando alcune malghe. Si raggiunge infine il ruscello – siamo a circa 1800 metri – per poi incontrare il ‘sentiero dei turisti’ 1.

Lo si prende per risalire la china con una serie di serpentine, raggiungendo infine la vetta che si trova a 2564 metri (si può proseguire ancora verso nord, fino a raggiungere il margine davanti a punta Santer). Il rientro avviene poi sulla stessa via che è stata percorsa lungo l’andata.

 

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