Le più belle malghe dell’Alto Adige-Sud Tirolo: dove camminare e mangiare

Camminiamo alla scoperta delle più belle malghe dell'Alto Adige - Sud Tirolo: esploriamo i sapori, i profumi e i colori di montagne e valli ricche di storia e tradizioni.

25 agosto 2022 - 6:00

Escursioni alla scoperta delle malghe dell’Alto Adige

Scrivere in maniera adeguata dell’Alto Adige, delle sue montagne, dei suoi boschi e della sua gente richiederebbe pagine di inesauribili descrizioni.

Per quanto preciso possa essere il racconto qualcosa resterebbe dimenticato o non trattato a dovere.

Le alte cime, innevate, rosa al tramonto sarebbero idee vaghe anche se di roccia solida.

I boschi fitti, incontaminati, ricchi di flora e di fauna assomiglierebbero ad un disegno a matita: per quanto dettagliato, comunque privo dei colori che ci offre la primavera.

Le contadine nelle cucine dei masi, gli uomini nella stalla e le vecchie foto di famiglia con i costumi tipici delle valli, per quanto a lungo ne scrivessimo, sarebbero accenni a vite che non vi hanno mai sfiorato.

Ph.: Gettyimages / kabVisio

“Il piacere di andare in montagna” è una frasetta di sei parole che nulla descrive e tutto lascia all’immaginazione, ma che risveglia nella testa le immagini giuste: i verdissimi prati, gli altopiani soleggiati, i panorami alpini maestosi, le erbe profumate tra i sassi, i masi dalle facciate rugose e i contadini dal volto scolpito nel legno, i tavoli in legno su cui fare la Merenda alla altoatesina: pane, formaggi, e Speck.

Tutto quanto “Il piacere di andare in montagna” vi porta alla mente, tutti quei desideri che non vedete l’ora di soddisfare nella prossima vacanza tra i monti, l’Alto Adige ve lo porge.

Nella quiete dei sentieri o nei vivaci paesi, accarezzati dal clima mite o viziati dalle prelibatezze della cucina regionale, adulti e bambini troveranno l’occasione per divertirsi, rilassarsi e ritemprarsi.

 

Da Rio Pusteria a Vipiteno-Racines: nell’abbraccio dei monti, tra storia e natura

Iniziamo con l’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria, che si estende nei comuni di Rio di Pusteria, Rodengo e Vandoies. Già i tre paesi, prima ancora di andare alla scoperta del paesaggio spettacolare che li circonda, hanno delle attrazioni da non perdere.

La bella costruzione fortificata nota come chiusa di Rio di Pusteria, che dal XII secolo presidia l’accesso alla valle, ci mostra come fosse questo un importante confine.

Di Rodengo invece, oltre al Castello di Rodengo con la sua armeria, merita citare l’alpe omonima, tra le più grandi d’Europa.

A Vandoies potrete conoscere la tradizione del Loden nel museo Mondo del Loden, oppure cimentarvi con il trekking sui monti di Fundres.

Ph.: Gettyimages / Christopher Moswitzer

Chi vuole cogliere lo spirito dell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria, respirarne i profumi, riempirsi gli occhi dei colori e gustare le prelibatezze che la tradizione contadina locale offre non si perda la bella escursione circolare nella Valle di Altafossa.

Camminare in Val Pusteria

Punto di partenza della gita è il parcheggio all’inizio della Valle di Altafossa a Maranza.

Come prima baita nella Valle di Altafossa incontriamo la baita Großberghütte, il posto giusto tanto per gli amanti della selvaggina quanto per chi non può resistere – ma chi può resistervi? – ad una fetta di strudel o di torta di grano saraceno.

In una natura incontaminata, attraverso sentieri ampi e poco pendenti, percorribili pure con i passeggini, raggiungerete poi malga Pranter-Stadl, dove vi accoglierà il simpatico e originale Konrad Unterkircher.

È questo il posto ideale per rifocillarsi con i saporiti piatti di carne e per far divertire i bambini con i vari giochi da cui non vorranno più scendere!

Al rifugio Wieserhütte producono dell’ottimo formaggio che profuma di fieno e fiori di montagna: ogni boccone parla di mucche felici che pascolano in un paesaggio nel quale, a ben guardare, spuntano qua e là anche le marmotte. Un piacere da gustare sul posto e, perché no, da portare anche a casa.

Vipiteno e dintorni: la bellezza della montagna

Poco più a ovest, i paesi più a nord dell’Alto Adige tra i quali la città di Vipiteno, centro storico tra i borghi più belli d’Italia, e il comune di Racines, con la sua antica storia mineraria formano l’area vacanze di Vipiteno-Racines.

La zona vanta ben 55 malghe, che accolgono i visitatori con il loro fascino senza tempo e li viziano con i loro prodotti. Facilmente raggiungibili dal fondovalle o direttamente dalla città alpina di Vipiteno, le malghe offrono l’occasione per scoprire una natura rigogliosa.

Un bel percorso per scoprire le montagne della zona e gustare le bontà del territorio è quello del sentiero Dolomieu, che prende il nome dallo scopritore della roccia dolomitica che, al tramonto, si tinge di un suggestivo rosso-rosa.

Questo sentiero conduce attraverso sei malghe, da Monte Cavallo per Ladurns e fino in Val di Fleres.

Percorrendo il sentiero Dolomieu, che grazie all’ activeCARD è facilmente raggiungibile con la funivia Monte Cavallo, sono numerosi gli highlights panoramici e anche culinari che accolgono l’escursionista.

Guidati dal sole in questo viaggio attraverso l’Alto Adige, potrete vivere la gioia di una colazione all’alba nella malga Telfer Kuhalm.

Di particolare interesse sono le pittoresche malghe di Valminga, a quota 1.182: uno dei rari borghi alpini composti di fattorie.

 

Malghe e sapori: il piacere della montagna da gustare

Lungo la strada le tre malghe alpine da sogno Baronkaser, Walterkaser e Jörgerkaser, con i loro prodotti, fanno venire l’acquolina in bocca a tutti gli escursionisti: lo speck, con quel sentore di affumicato, e i saporitissimi salamini Kaminwurzen sono leccornie da gustare in mille occasioni.

Ph.: Gettyimages / Jimmy69

Il burro, lo yogurt e i formaggi esaltano la qualità eccellente del latte di malga e fanno gola a tutte le età.

Meritevole di più di un assaggio è il particolare formaggio grigio, realizzato senza caglio attraverso l’acidificazione del latte. Magro e saporitissimo, diventa un piatto speciale condito con olio, aceto, sale e cipolla.

 

L’altopiano del Renon e Meltina, due paradisi escursionistici

Continuando il nostro viaggio guidati dal sole, giungiamo nei pressi di Bolzano. Sopra il capoluogo dell’Alto Adige si staglia l’altopiano del Renon, che con i suoi più di trecento giorni di sole all’anno, la vista panoramica sul Massiccio dello Sciliar e sulle Dolomiti attira ogni anno numerosi visitatori e locali.

Il Renon non è solo interessante da un punto di vista paesaggistico, ma anche per le tante particolarità che lo rendono famoso.

Il viaggio di 12 minuti a bordo della cabinovia che collega Bolzano all’altopiano, grazie allo stupendo panorama, è già un’esperienza memorabile.

Da Soprabolzano c’è poi la possibilità di viaggiare con il trenino del Renon in mezzo a prati e boschi, fino a giungere a Collalbo.

Due volte al giorno è ancora possibile viaggiare con lo storico trenino che un tempo partiva da piazza Walther a Bolzano e che, nel 2017, ha festeggiato il suo compleanno numero 110.

Il trenino nuovo che ha molto più posto con i suoi due vagoni viaggia dalla mattina presto fino alla sera tardi, anche ogni mezz’ora.

Altro simbolo del Renon sono le celebri piramidi di terra: caratteristici coni di argilla morenica, sormontati da un grande masso che impedisce a queste bizzarre strutture di venir dilavate dalla pioggia.

Sono tre i luoghi in cui è possibile ammirare le piramidi: nella valletta di Rio Fosco sulla strada per Longomoso e per Monte di Mezzo, nella valletta di Rio Rivellone nei pressi di Soprabolzano e nella valletta di Rio Gasterer a Auna di Sotto.

Cucina altoatesina: sapori forti come le montagne

Una visita alle piramidi è anche l’occasione per gustare le specialità della cucina altoatesina.

Nell’osteria contadina Haidgerberhof a Longostagno, la signora Maria vi delizierà con i suoi Schlutzer, i ravioli fatti con farina di segale e ripieni di spinaci e ricotta fresca, magari accompagnati dai vini locali.

Rifocillati per bene, con una breve camminata i grandi e piccoli amanti del mistero potranno raggiungere l’Hexenbödele, il Pian delle streghe.

Qui, secondo la leggenda, le streghe si ritrovavano a danzare attorno ad un maestoso larice. Non ci credete? Anche quel giovane di cui è rimasto solo impresso il volto sul terreno era della vostra opinione.

Meltina, la montagna e l’uomo

Di altopiano in altopiano giungiamo su quello del Salto, dai verdi prati e dagli sconfinati boschi di larici, dove sorge Meltina.

Le prime testimonianze scritte che riguardano l’esistenza di questo centro risalgono al 590 d.C., ma alcuni toponimi e il ritrovamento di spille e bracciali in bronzo attribuiti ai Celti ne confermano una storia ancora più antica.

Ph.: Gettyimages / Nemo1963

Nel centro del paese, tranquilla e accogliente oasi di pace, si trova la chiesa parrocchiale di Maria Assunta, che custodisce una pregevole incoronazione di Maria ed una rappresentazione della morte della Vergine.

Usciti dal centro, Meltina continua a sorprendere con i capolavori che la natura offre agli escursionisti. A primavera infatti i prati si ricoprono di milioni di punti bianchi e viola: sono i crochi in fiore. A tanta bellezza è dedicata addirittura una festa con musica tipica e specialità culinarie.

Le varie malghe presenti nel territorio sono spesso facilmente raggiungibili anche da famiglie con passeggini e, oltre che con i bei panorami, deliziano con formaggi, Speck, Kaminwurzen, marmellate, succhi e, per i più grandi, un buon bicchiere di vino.

A riguardo, gli intenditori, ma non solo, sappiano che Meltina è sede di Arunda, la cantina per spumanti a maggior altitudine di tutta Europa. Un primato che val la pena celebrare sorseggiando un calice di raffinate bollicine.

 

Scena e Merano: mete gourmet da non perdere

Ritemprati da quanto di buono la natura ci offre giungiamo a Scena, che dalla sua soleggiatissima collina si affaccia sulla conca meranese.

Il centro del paese, curato e tranquillo, è dominato dal Castello di Scena, risalente al 1305.

Il maniero permette ai suoi visitatori un salto al tempo di dame e cavalieri.

Ph.: Gettyimages / faber1893

La posizione di Scena risulta strategica non solo per il clima mite durante tutto l’anno e la scarsa piovosità, ma anche per le tante escursioni alle malghe, accessibili anche ai piccolissimi in passeggino.

Facilmente raggiungibile con la funivia di Verdins-Talle (frazione di Scena) è la malga Haashof, un “piccolo regno” dei canederli – li avete mai assaggiati all’albicocca o al nougat? – e della gustosa cucina tirolese.

In più, questa malga formato famiglia dedica ai bambini un programma speciale con giochi e animazione.

 

Resegger Alm, la malga del relax

Una delle numerose baite lungo il sentiero delle malghe “Almenweg”, che si snoda attraverso tutta l’area escursionistica Hirzer, è la malga Resegger Alm, raggiungibile con la funivia di Verdins-Talle o con la Hirzer.

I bei prati che la circondano e il parco giochi per bambini rendono la malga il posto ideale per rilassarsi.

La cucina della Resegger Alm propone un appetitoso menù, che comprende deliziosi dolci fatti in casa, come gli Hefeteigbuchteln, soffici e profumatissimi panini dolci serviti con salsa alla vaniglia.

Immancabile in una gita che vuole unire al piacere di andare in montagna quello di assaporare, e portarsi a casa, ciò che di buono l’Alto Adige ha da offrire, è una visita alla malga Mahd Alm.

Ph.: Gettyimages / nicky39

Latte, burro, uova, carne bovina e d’agnello, Speck e formaggi – tutti prodotti provenienti dal maso – sono i “tesori della malga”: li troverete nei piatti della cucina e faranno la vostra gioia anche tornati a valle.

 

Val Venosta, il buono della natura in tutta la sua varietà

Risalendo l’Adige verso le sue sorgenti, magari pedalando sull’ampia ciclabile che lo costeggia, ci verrà incontro la Val Venosta, dove il grande lago di Resia fa la felicità dei velisti e sulle sue rive si sfidano i pescatori.

In Val Martello, valle laterale sul versante sud della Val Venosta, merita una gita – anche con il passeggino – il lago di Gioveretto.

Ph.: Gettyimages / bigmikephoto

L’imbarazzo della scelta in tema di escursioni lo offre la malga Lyfi Alm, nel bel mezzo del Parco Nazionale dello Stelvio: ottimo punto di ristoro, grazie alle gustosa offerta e all’atmosfera familiare.

Sul versante opposto della Val Venosta, la malga Rableid Alm, in Val di Fosse nel Parco Naturale Gruppo di Tessa, è famosa per gli ottimi formaggi e la cucina dell’attenta Fanny: un’escursione nei vicini sentieri oppure sull’Alta Via di Merano è l’occasione buona per farle visita.

 

Informazioni utili

Tutte le malghe dell’Alto Adige

Tutte le escursioni nel dettaglio

Pura qualità in montagna

L’Alto Adige ospita numerose malghe contadine, tutte con delle caratteristiche che le rendono uniche. Orientarsi tra le tante malghe potrà sembrare difficile, tuttavia tra queste alcune spiccano per l’attenzione posta nella cura dell’offerta culinaria e recettiva: ad esse è riconosciuto il marchio “Pura qualità in montagna”.

Dal sito è possibile scaricare anche la app che aiuta a trovare le malghe che hanno ottenuto questo sigillo di garanzia.

 

Per informazioni più specifiche:

Val Pusteria – www.riopusteria.it

Vipiteno-Racines – www.vipiteno-racines.it

Meltina – www.moelten.net

Renon – www.renon.com

Scena – www.schenna.com

 

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