Per organizzare un viaggio in Trentuno nella stagione invernale, una buona idea potrebbe essere scegliere come base di partenza Trento: questa città, elegante e pragmatica, è un connubio di natura e cultura che vale la pena visitare ed esplorare.
A pochi chilometri, poi, ci sono anche altre località come Rovereto che certamente sapranno trasmettervi il loro fascino e un’atmosfera d’altri tempi.
Ph.: da www.alpecimbra.it
C’è anche spazio per delle avventure nella natura, magari alla ricerca di storie lontane e paesaggi colorati e suggestivi.
Insomma, a meno di un’ora da Trento esistono “mondi” diversissimi tra loro che valgono una visita, specialmente in inverno quando il Trentino è più quieto e silenzioso, perfetto per cogliere il lato più genuino di questa terra, una cerniera tra l’Italia e l’Europa.
Trento è decisamente una città in grado di sorprendere, una vera e propria espressione di Rinascimento incastonata nelle Alpi.
Il capoluogo trentino è una città elegante, pragmatica e organizzata sul modello delle città austriache e tedesche, un vero spartiacque tra la cultura Mediterranea e mitteleuropea.
L’inverno è anche il momento perfetto per esplorare questa località: Trento, in questa stagione, è piena di eventi e nonostante il freddo si possono fare passeggiate nella natura oppure fermarsi a gustare i prodotti locali.
Se poi siete appassionati di due ruote, allora potrete sempre approfittare dei percorsi della bicipolitana, pensati proprio per chi si sposta in bicicletta.
Per cominciare a scoprire la storia di Trento potrete far visita al Castello del Buonconsiglio, oppure alle Gallerie, due spazi espositivi ricavati all’interno di due ex tunnel stradali.
In questo momento, inoltre, e in occasione dei giochi olimpici, vi sarà possibile visitare la mostra Records, la quale racconta la storia dello sport da un punto di vista differente, quello della misurazione, attraverso un percorso sia immersivo che scenografico.
Ph.: Gettyimages/boerescul
Per quanto riguarda il lato artistico della città, non potrete mancare di visitare il Museo Diocesano Tridentino, culla di capolavori dell’arte sacra nonché balconata panoramica sulla vicina cattedrale di San Vigilio.
È di grande interesse anche il Palazzo delle Albere, un elegante edificio rinascimentale sede di mostre contemporanee a due passi dal quartiere Le Albere, disegnato da Renzo Piano.
Una gita all’insegna della cultura, poi, non può che concludersi con un buon aperitivo, magari proprio con un Trentodoc, la specialità della casa. I luoghi dove poterlo assaporare sono diversi, tra questi spiccano sicuramente lo Scrigno del Duomo, la Vie En Rose e la Quinta del Sordo.
Infine, non ci si può dimenticare del fatto che Trento è pur sempre una città immersa nel verde e nella natura. Le camminate che si possono fare sono diverse: basti pensare alla bellissima passeggiata sul Doss Trento, una delle colline su cui sorge il capoluogo.
Oppure ai laghi dell’Altopiano di Piné, siti a circa mezz’ora dalla città: si tratta di due specchi d’acqua davvero suggestivi in questa stagione, raggiungibili grazie al giro dei laghi, una breve camminata adatta più o meno a tutti.
_Potete scoprire qualcosa in più sulla città consultando la pagina ufficiale della città di Trento
Se volete respirare un’atmosfera un po’ bohémien e godervi una cittadina ricca di arte, cultura ed eleganza, allora Rovereto potrebbe essere la vostra meta ideale.
La prima teppa della vostra visita è il Mart, un grande museo di arte contemporanea, che organizza diverse mostre di livello internazionale ma anche eventi aperti al pubblico: dalle visite guidate alle degustazioni, dalle performance artistiche ai dj set, fino ai concerti sotto la cupola di Botta.
Questa città, che nel corso del Settecento si era aggiudicata il titol0 di “Atene del Trentino”, non è però conosciuta solo per gli eventi culturali e i musei, ma anche per i vigneti della Vallagarina, da cui si ricava il tipico Marzemino.
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Se invece cercate un luogo in cui camminare tra gusto e sapori, le colline di Rovereto sono ideali per escursioni tra vigneti e e cantine vinicole che offrono interessanti percorsi di degustazione.
Per gli amanti della grappa, invece, il consiglio è quello di provare le distillerie Marzadro, a Nogaredo, dove potrete assaporare la degustazione chiamata I cinque sensi.
Infine, per gli amanti del trekking urbano, sono imperdibili gli itinerari per scoprire la città: a dicembre, infatti, vengono organizzati ben 9 itinerari guidati tra palazzi, chiese, musei e luoghi della memoria.
_ Maggiori dettagli sul sito turistico ufficiale di Rovereto
La Valsugana è un luogo capace di sorprendere: a due passi dal lago di Santa Colomba (Trento), infatti, esistono dei tunnel che conducono in luoghi nascosti che raccontano una storia di secoli fa, scritta in una lingua nata nelle miniere e conosciuta solo in una valle del Trentino.
Si tratta della Valle dei Mocheni, a 20 chilometri da Trento, una vera e propria “valle incantata” che racchiude gallerie sotterranee e tesori sepolti nel sottosuolo.
Ma che origine hanno questi tunnel? L’Alta Valsugana è sempre stata ricca di giacimenti minerari di piombo, zinco, rame e, soprattutto, argento, che durante il Medioevo veniva utilizzato per coniare le monete.
Di conseguenza, questo minerale era richiestissimo, tuttavia, per l’estrazione erano necessarie numerose braccia e tanta esperienza.
Ph.: da www.latrentina.it
Così, a partire dal XIII secolo, i Principi Vescovi di Trento invitarono in Trentino dei gruppi di coloni tedeschi, boemi e austriaci, specializzati nell’estrazione mineraria, i “canòpi”, ovvero i minatori.
Questa comunità si trasferì in quella che, oggi, è nota come “Valle dei Mocheni” e, a colpi di piccone, costruirono miniere, cunicoli e tunnel intricati.
Le alternative per visitare questi luoghi nascosti sono diverse: il consiglio è quello di partire proprio dalla valle per salire verso le torri del castello di Pergine, sostare lungo le rive dei laghi di Levico e di Caldonazzo per poi ripartire verso due borghi incantevoli come Pieve Tesino e Borgo Valsugana.
_ Trovate maggiori dettagli su questi luoghi e le relative passeggiate direttamente sulla pagina VisitTrentino
L’Alpe Cimbra è uno dei più grandi alpeggi d’Europa, un luogo davvero speciale ricco di pascoli, corsi d’acqua, malghe e sentieri nel bosco.
Proprio lì, nei paesi della valle come Lavarone, Luserna e Folgaria, è ancora possibile ascoltare l’antica lingua cimbra, ossia l’idioma tramite il quale, da generazioni, vengono tramandate leggende riguardanti gnomi, folletti e streghe.
Non solo: camminando in questo territorio si possono osservare sculture fantastiche, opere nate dalla mano dell’artista Marco Martalar, come il cervo e il dragone che raccontano una storia di rinascita e speranza, perché costruiti con gli scarti degli alberi a seguito della tempesta di Vaia del 2018.
Se la vostra idea è quella di organizzare una piccola gita in famiglia allora potrete percorrere i sentieri che si sviluppano lungo l’Alpe Cimbra, magari partendo dal Sentiero Cimbro dell’Immaginario.
Si tratta di un anello relativamente semplice e lungo 7 Km che scorre tra personaggi fantastici, abeti e faggi, e racconta leggende straordinarie.
_ Se cercate qualche informazione in più sulle varie esperienze e attività potete consultare il sito ufficiale dell’Alpe Cimbra
_ Scopri gli altri itinerari e percorsi trekking in Trentino-Alto Adige:
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