Il Sentiero della Pace: il cammino storico più lungo del Trentino
Il Sentiero della Pace è il cammino ideale per fare un tuffo nel passato e nella memoria collettiva, ma anche per visitare luoghi naturalistici di incredibile bellezza nel cuore di un'incredibile regione come il Trentino. Si tratta di un sentiero, in alcuni tratti impegnativo, che saprà regalarvi grandi soddisfazioni
Il Sentiero della Pace: il filo conduttore della memoria storica trentina
La Grande Guerra, per la popolazione trentina, è stata certamente un evento memorabile e incancellabileche ne ha segnato per sempre la memoria collettiva.
“Saliente Trentino”, così passò alla storia la linea del fronte delle montagne.
Un “saliente” fatto di trincee, dove gli uomini affrontavano il freddo in chilometri di buche che rasentavano le creste di cime abissali, al di sopra dei 2500 metri d’altitudine, e resistevano abbarbicati e circondati dagli spari di nemici e amici.
Lì, Alpini e Schützen, spesso in pace, separati soltanto dallo stesso spartiacque vallivo, si ritrovavano improvvisamente nemici, in condizioni quotidiane ancora oggi inspiegabili.
Da quel momento, ecco che venne fuori tutta la loro improvvisa e imperitura eroicità.
La storia e le origini del Sentiero della Pace
Forti, strade militari, resti di trincee, fortificazioni di un secolo fa, ma anche, e soprattutto, boschi vivi, ruscelli scroscianti, montagne quiete e vallate dove lo sguardo si perde in campi verdissimi dove pascolano le greggi.
L’idea di realizzare percorsi escursionistici lungo il fronte delle Alpi orientali, proprio sulle rovine lasciate dalla Grande Guerra, si deve all’austriaco Walther Schaumann.
Questi, nel 1973, coinvolse all’interno del suo progetto l’associazione “Amici delle Dolomiti – Vie della Pace” e numerosi altri volontari.
In seguito, tra il 1986 e il 1996, la Provincia Autonoma di Trento realizzò il vero e proprio Sentiero della Pace che attraversa tutto il Trentino dal confine lombardo fino a quello veneto.
A dirigere i lavori ci fu Claudio Fabbro, un giovane ingegnere civile possessore di una delle prime lauree a indirizzo ambientale nonché alpinista esperto con la passione della storia.
Egli venne incaricato di mettere insieme i pezzi e le tracce di una memoria “da lucidare”.
Nel 1986 non era certamente di moda andare per trincee. In più, non c’era letteratura e i forti venivano considerati come un cumulo di macerie e di massi.
Nell’estate di quell’anno al cammino lavorarono 650 operai che si occuparono di quali pulire gli alvei dei torrenti e i resti delle fortificazioni.
Geometri e tecnici distribuiti in 4 comprensori iniziarono a mettere a terra la bozza del progetto.
Il lavoro di recupero è durato anni e fu portato avanti metro dopo metro: le squadre di tecnici impiegarono tre anni e mezzo a tracciare tutto il percorso!
Non c’era il gps, bensì solo le bussole, gli altimetri, la carta, la penna, la matita e una tavoletta. Si fecero interventi solo sui sentieri già esistenti, il 60% dei quali era di proprietà della SAT (Società degli alpinisti tridentini).
I tratti e le tappe del percorso
Il Sentiero della Pace è un percorso lungo 495 km che collega i luoghi e le memorie del fronte meridionale della Grande Guerra.
Si tratta di un percorso da percorrere a tappe, un lunghissimo cammino nato per unire le genti italiche e mitteleuropee che su questi monti hanno combattuto.
Il Sentiero della Pace è da immaginarsi come una riga che dallo Stelvio arriva fino alla Marmolada e poi a Rovereto, formando una piramide rovesciata che, grosso modo, schematizza la forma del Trentino.
Il sentiero è infatti una traccia ideale che unisce i punti principali di un immenso teatro di guerra, dai forti corazzati agli avamposti, fino ai terminali logistici delle prime retrovie.
Questa linea è ideale perché nella sua longitudine e latitudine è passibile di varianti.
Fino alla Marmolada, tre sono i livelli e le tracce metodologiche che permettono di percorrerlo e che corrispondono alle tre fasi dei combattimenti della guerra.
La prima fase, ovvero il primo livello, si ferma davanti ai forti corazzati e ai fronti vallivi.
La seconda, invece, occupa i colli intermedi, e la terza sale fino a 3500 metri, in corrispondenza delle postazioni degli alpini del Cevedale e dell’Adamello.
In sintesi, il cammino è suddiviso in sette tratti da percorrere in trentacinque tappe: un itinerario che, a volerlo percorrere tutto, richiede più di 30 giorni di cammino, grande allentamento e grande conoscenza della montagna.
Specialmente nelle tappe in alta quota, come quelle che interessano la Val di Sole e le Dolomiti di Brenta.
Gran parte del percorso è dotato di un’apposita segnaletica riconoscibile dal simbolo di una colomba, che indica il tracciato del Sentiero della Pace e guida gli escursionisti.
Prima della partenza, il consiglio è quello di contattare i gestori dei rifugi per verificare l’apertura e per avere informazioni sullo stato dei sentieri e sul meteo.
Primo e secondo tratto: dal Passo del Tonale alla Val di Concei
La partenza è fissata a partire dal Passo del Tonale, tra gli algidi panorami del ghiacciaio Presena.
Le prime due tratte, decisamente tra le più impegnative, vi guideranno sul Tonale-Adamello, in Val Rendena, Val Giudicarie e in Val Concei.
Per i primi due step, il Sentiero della Pace presenta percorsi in quota molto interessanti dal punto di vista paesaggistico, che tuttavia richiedono un livello di esperienza molto elevato e attrezzature specifiche.
Il consiglio, se si ha intenzione di percorrerli, è di rivolgersi direttamente alle guide alpine della Val di Sole e di Campiglio.
_ Per saperne di più sulle tappe specifiche delle due prime tratte si rimanda al sito visittrentino.info
Terzo tratto: la Valle di Ledro e l’Alto Garda
Giunti al terzo tratto, con molta probabilità, starete sostando presso lo splendido Rifugio Pernici.
A questo punto ci si è lasciati alle spalle le tratte più impegnative, quelle che dal Passo del Tonale hanno portato fino a qui.
Almeno per il terzo tratto il Sentiero della Pace si farà più agevole e in discesa.
La terza tratta del percorso, infatti, è composta da 3 tappe, ed è un vero e proprio saliscendi.
La prima tappa vi porterà giù, dai 1600 metri di quota fino alle sponde miti del lago di Garda.
Visto il caldo stagionale, ci si potrebbe anche concedere un bagno nel lago e, magari, anche un pomeriggio di relax a Riva del Garda.
La tappa successiva sarà piuttosto fattibile, comincia da Riva del Garda e termina al paese di Torbole.
Da lì si dovrà salire nuovamente fino al Rifugio Damiano Chiesa dove vi attenderà uno dei più bei panorami del Trentino.
In sintesi, si tratta di una delle tratte più rilassanti del Sentiero della Pace.
_ Per saperne di più sulle tappe specifiche delle due prime tratte si rimanda al sito visittrentino.info
Quarto tratto: Rovereto e Vallagarina
Il quarto tratto del Sentiero della Pace inizia e finisce in quota: per la precisione dal Rifugio Damiano Chiesa fino al Rifugio Achille Papa.
Tuttavia, nel corso delle sue sette tappe, il percorso scenderà, salirà e ridiscenderà più volte.
Vi troverete così in vetta, con viste aperte sul lago di Garda, la Vallarsa e la Valle dell’Adige e poi ancora sui paesi del fondovalle: Mori, Isera e Rovereto.
Questo quarto tratto conta ben 126 Km che vi permetteranno di ammirare da vicino i luoghi della Grande Guerra di questa parte della regione.
Trincee, resti e camminamenti che lungo il percorso possono aiutare a recuperare la memoria di un passato e a consolidare uno spirito di pace.
Ci saranno poi anche rifugi, prati verdi, piazzette storiche e musei.
Questo tratto del Sentiero della Pace può essere percorso in circa sette giorni.
_ Tutti dettagli sulla pagina di VisitTrentino
Quinto tratto: sull’Alpe Cimbra passando per il lago di Lavarone
Il quinto tratto del percorso si compone di quattro tappe, parte dal Rifugio Lancia e arriva fino a Cima Vezzena, seguendo i saliscendi di un altopiano verdissimo.
La tratta conta all’incirca 78 km dove la storia e la natura si intrecciano continuamente.
Il sentiero, che sale in quota fino a 1900 metri e scende sulle sponde del lago di Lavarone, non potrà che portare a riflessioni, domande, pensieri.
Questo tratto del Sentiero della Pace può essere percorso in circa quattro giorni.
_ Tutti dettagli sulla pagina di VisitTrentino
Sesto tratto: Valsugana e Lagorai
La sesta tratta del Sentiero della Pace, composta da sette tappe e lunga oltre 120 km, si costituisce come un frequente saliscendi che dai laghi Bandiera Blu della Valsugana conduce fino alle dolomitiche Pale di San Martino.
Nel mezzo, attraverserete il selvaggio e mai monotono Lagorai, con le sue rocce granitiche, i pascoli verdissimi e i laghetti glaciali che non mancheranno di lasciare un segno deciso nella memoria.
_ Tutti dettagli sulla pagina di VisitTrentino
Settimo tratto: sulle Dolomiti in direzione Marmolada
La settima e ultima tratta del Sentiero della Pace si compone di tre tappe, è lunga poco meno di 50 km, e vi accompagnerà verso la fine di questa incredibile avventura.
La prima tappa non è eccessivamente impegnativa e vi porterà dal Passo Rolle fino alla Foresta dei Violini di Paneveggio, dove avrete l’occasione di camminare tra gli imponenti abeti rossi noti in tutto il mondo per essere fonte di legname pregiato utilizzato per la costruzione dei violini.
La seconda tappa, più lunga e con un dislivello più impegnativo, raggiunge l’iconico Rifugio Passo alle Selle.
Se poi avrete tempo ed energia, potrete pensare anche di intraprendere il sentiero attrezzato “Bepi Zac”, il cui attacco è collocato poco sopra il rifugio sulla cresta di Costabella.
È certamente un punto di grandissimo interesse storico per via di tutte le postazioni belliche e trincee ancora presenti dalla Prima Guerra Mondiale.
L’ultima tappa, infine, vi guiderà con un bel saliscendi fino ai piedi della maestosa Marmolada, un piacere infinito per gli occhi e per le gambe, in ogni stagione.
_ Tutti dettagli sulla pagina di VisitTrentino
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