Il rifugio Chabod si trova nel cuore del Gran Paradiso, in Valsavaranche, immerso nella bellezza senza tempo delle alpi.
Si tratta di una base ideale per gli alpinisti che affrontano il loro primo 4000.
Ma anche per le famiglie che che vogliono provare l’emozione di trascorrere la notte tra le montagne.
Il rifugio è anche meta degli sci alpinisti che intendono compiere il tour del Gran Paradiso e degli scalatori impegnati a salire la Parete Nord Ovest.
Per tutti, trekker e alpinisti, si tratta di una meta che offre panorami unici e il contatto con la natura più selvaggia.
Dal ponte sul Savara, a lato della strada regionale, nei pressi dell’alpe Terre o Terré, si segue l’indicazione verticale per lo Chabod.
Si fa attenzione a un casolare isolato, a sinistra del quale inizia l’antica mulattiera reale, caratterizzata da numerosi tornanti.
Il percorso si snoda tra i larici, salendo con regolarità.
Superato il casotto di Lavassey (2195 m), da quota 2350 circa ci si ritrova a camminare tra panoramiche praterie.
Poco a monte, si offre finalmente alla vista il lato nord-occidentale del Gran Paradiso.
Ph.: da pngp.it
La mulattiera si stringe a formare un comodo sentiero.
Si lascia a destra la deviazione per il rifugio Vittorio Emanuele, raggiungendo infine la meta.
Il rifugio Federico Chabod (2710 / 2750 m), offre una straordinaria vista sul versante nord-ovest del Gran Paradiso.
Si ammirano gli spettacolari ghiacciai di Laveciau e di Montandayné e l’alta Valsavarenche col ripiano del Nivolet, chiuso a mezzogiorno dalla punta Basei (3338 m).
Nella segnaletica, l’altitudine del rifugio è un po’ controversa: quota 2710 m è riferita alla costruzione attuale.
Invece quota 2750 m è riferita alla Baracca, oggi locale invernale, un tempo costruzione di fortuna realizzata subito dopo l’autorizzazione alla realizzazione del rifugio.
Il sito ufficiale del Rifugio Chabod
_ Scopri gli altri itinerari e percorsi in Valle d’Aosta
Seguici sui nostri canali social!Instagram – Facebook – Telegram